Io credo che politicamente parlando siamo entrati nell'era dell'incapacità diffusa globale, in una fase post-post-post-postmoderna dove non solo niente è vero e tutto è opinabile, ma anche dedicandosi, le cosiddette classi dirigenti (qui ribattezzate per l'occasione "classi digerenti"), alla progettazione di ipotetici piani segreti per tiranneggiare il mondo, la traduzione in pratica di tali piani si risolverebbe invariabilmente in una schifezza. Non son più capaci, nemmeno a fare i villains. La stessa SP.E.C.T.R.E. oggi funzionerebbe come l'ultimo dei carrozzoni statali. Insomma, potrai pure insegnare all'École des hautes études commerciales de Paris, "la migliore business school europea, nonché una delle migliori del mondo", una Bocconi che ce l'ha fatta, ma il destino non potrà esimerti dal ritrovarti un giorno sostituito da Elly Schlein. Prove me wrong.
lunedì 25 settembre 2023
sabato 23 settembre 2023
Posso dirmi ufficialmente in fase epicurea di rinuncia alla vita politica, nel senso che rinuncio a sbatterci la testa, dopo la caduta della democrazia in Atene la vita politica è irraggiungibile, e così gli onori. Mi accingo alla moderazione e ai piaceri semplici dell'amicizia, a vivere il privato come quieta dimensione esistenziale. I gatti già ce li abbiamo che girano randagi e un po' stanziali in attesa dei pochi avanzi che la nostra moderazione concede loro, loro, poveri esserini in preda agli istinti, ci preferirebbero crapuloni perché non si avvedono del logos e vivono sperando di mangiare, care bestioline, vanno compatite. Miao.
venerdì 22 settembre 2023
Perché odio tanto gli heideggeriani? Prima di tutto non è un odio cattivo, è un'avversione tutta intellettuale ma che non coinvolge la rispettabilità delle persone, anzi, la cosa che Heidegger sia stato messo in croce non già per l'inconsistenza del suo pensiero ma per la storia dei quaderni neri, già mi innervosisce, perché noi dobbiamo giudicare i filosofi dagli argomenti, non per la conformità morale delle loro biografie. A me semplicemente tutti quegli Esseri-in-se, Essere-per-se, Essere-con-se danno l'orticaria, da quando c'è Heidegger i testi di filosofia sono diventati dei sillabari. Perché poi ci debba essere una differenza ontologica fra l'essere e gli enti non si capisce, l'ha deciso lui, andava di moda così e tutti a seguirlo come se fosse l'oracolo di Delfi... non mi piace Heidegger, ok? (tanto ve ne importa una sega, lo so, anzi, chi è Heidegger? Fate bene a non saperlo, pensate alla salute che è meglio).
mercoledì 20 settembre 2023
Alla base del pensiero debole l'idea che tutto sia interpretabile, che ogni giudizio è storicizzato, ma con la presunzione che l'affermazione stessa che tutto è interpretabile, che ogni giudizio è storicizzato, sia invece un'affermazione non interpretabile, valida definitivamente e una volta per tutte, sottratta al logorio del tempo, e come s'incazzava il professor Vattimo se glielo facevi notare, che così ripiombava nella tradizione del pensiero forte: l'ultimo dei dogmatici ma che predicava debolezza. Pace all'anima sua.
Un esempio di governo dei migliori
Il libro V de La Repubblica, con tutta l'innocenza di cui sono capaci gli antichi, ci dà l'esempio di quel che deve essere il governo dei migliori, quello governato dagli "esperti" che si pone come obiettivo il bene comune. È Socrate, l'uomo più giusto di tutti, che parla:
«Per questo motivo», risposi: «è probabile che i nostri governanti debbano ricorrere frequentemente alla menzogna e all’inganno per il bene dei sudditi. E abbiamo affermato che tutto ciò è utile come una medicina».
«In base a quanto si è convenuto», risposi, «i maschi migliori devono unirsi il più spesso possibile alle femmine migliori, e al contrario i maschi peggiori alle femmine peggiori; e i figli degli uni vanno allevati, quelli degli altri no, se il gregge dev’essere quanto mai eccellente. Ma nessuno, fuor che i governanti, deve sapere che avviene tutto questo, se il gregge dei guardiani vorrà essere il più possibile immune dalla discordia».
«Giustissimo», disse.
«Bisogna dunque istituire alcune feste e cerimonie sacre nelle quali riuniremo gli sposi e le spose, e i nostri poeti devono comporre degli inni adatti alle nozze che vengono celebrate; sul loro numero lasceremo decidere ai governanti, che si porranno l’obiettivo primario di mantenere invariata la popolazione, di modo che, tenendo conto di guerre, malattie e altri eventi del genere, la nostra città non diventi, nei limiti del possibile, né troppo grande né troppo piccola».
«Giusto», disse.
«Allora credo che si debbano organizzare dei sorteggi mirati, per far sì che in ogni accoppiamento la persona mediocre incolpi la sorte, non i governanti».
«Ma certo», assentì.
«E ai giovani valorosi in guerra o in altri campi bisogna assegnare, oltre a onori e altre ricompense, una più ampia facoltà di giacere con le donne, così che abbiano nello stesso tempo il pretesto per generare il maggior numero possibile di figli».
«Giusto».
Ricapitolando: si rende necessario mentire ai governati, ovviamente per il loro bene. Dell'inganno devono essere a conoscenza solo i governanti, altrimenti i governati si possono agitare. Si organizzino spettacoli pubblici con intrattenitori prezzolati affinché i governati vengano abbindolati a dovere. L'inganno deve essere così ben architettato che l'ingannato deve pensare che sia stata solo una questione di sfortuna.
Tu vai a ipotizzare chissà quali oscurissime trame quando è già tutto messo nero su bianco in pagine che nessuno si prende più la briga di leggere. Prendano nota i governi dei migliori (e sì, hanno fatto bene ad ammazzare Socrate).
martedì 19 settembre 2023
Una cosa che mi piacerebbe onestamente sapere: ma davvero c'è magari qualcuno che si eccita con i film di Rocco Siffredi? Dico Siffredi per intendere i porno con la trama e gli attori professionisti, con quell'allure posticcia da televendita di poltrone e sofà: divano angolare 3 posti in tessuto beige, solo 339,99 euro, fino a domenica! E poi nei film porno le donne ridono. Ma che ti ridi? Non si ride mentre si scopa, è una cosa seria, eros e thanatos, si lotta con la morte [i francesi la chiamano per l’appunto “la petite mort”]. Allora molto meglio le giapponesi, scusa, che sembra sempre che stiano facendo seppuku, almeno hanno alla base l’ethos. Sta veramente andando tutto a puttane.
lunedì 18 settembre 2023
Stamattina, per qualche strano scherzo della memoria a lungo termine, mi è giunto chiaro e vivido il ricordo dei bagni dei treni a lunga percorrenza che mi portavano a Scalea, quell'inconfondibile puzzo di piscio e di merda dei cessi delle "Frecce del Sud" sul finire degli anni '70, roba che a brevettarlo oggi ci si potrebbero fare i soldi vendendolo all'Ucraina come arma batteriologica e sconfiggere l'invincibile armada russa nel giro di una mezza giornata. A un certo punto si rendeva semplicemente necessario andare in bagno, non c'erano alternative, mamma mi portava dentro per fare pipì e la prima cosa che vedevo era la grata sul pavimento, "falla lì" (perché il cesso era regolarmente intasato dal materiale organico depositato dagli altri passeggeri), e io, frastornato da tutto quello sballottamento e dal puzzo che mi assaliva da tutte le parti come in una vasca di fermentazione, tiravo timidamente fuori il mio cosino cogliendo attraverso il groviglio di interiora metalliche del vagone delle acciaierie Breda dei brandelli di binari che correvano veloci sotto i miei piedi, se mi esce adesso qualcosa dalle tasche, pensavo, non lo vedrò mai più, sarà perduto per sempre, e mi pareva di essere perduto per sempre anch'io inghiottito da quella grata, colando come urina sui binari in uno sperduto tratto ferroviario fra le stazioni di Agropoli e di Battipaglia. Dite che potrei chiedere i danni morali a Trenitalia?
domenica 17 settembre 2023
Teatro
[Matteo Garrone in visita dal Santo Padre] "Le porto i saluti di Benigni."
[il Santo Padre] "Chi?"
[Garrone avvicinandosi di più all'orecchio del Santo Padre] "Di Benigni."
[il Santo Padre che non ha capito lo stesso un tubo ma che non vuole fare brutte figure] "Ah sì sì, certo, ricambi."
Poi me lo immagino Benigni che sente Garrone: "Oh, se vai dal Papa salutamelo."
Che mondo fantastico.
sabato 16 settembre 2023
Katà métron
Mi fa piacere per il Neanderthal, che i suoi geni siano arrivati fino a noi attraverso le fuitine "interraziali" con i Sapiens, la rivincita dei brutti, se tanto mi dà tanto dovevano avere un enorme Schwanzstuck. Inutile girarci intorno: le misure contano. La natura, lo diceva anche Schopenhauer, parla attraverso esempi concreti e usa tutte le sue astuzie per perpetuare la vita, qualsiasi vita, sia quel che sia. I greci dicevano katà métron, secondo misura, ma visto che erano socratici interpretavano tutto nel senso etico-morale della giusta misura, meglio allora le reminiscenze pagane dei dionisiaci, sopravvissute nel mito romano di Mutunus Tutunus, il dio fallico portafortuna. I padri della Chiesa, attenti moralisti, sostenevano che le spose romane erano obbligate a salire in groppa (inequitare) il "terribile fallo" di Mutuno durante i riti matrimoniali per prepararsi alla copula e vincere l'imbarazzo del sesso. Come se tutte le feminae, per il solo fatto di essere feminae, dovessero essere spaventate dalla visione del sesso, che visione retrograda e patriarcale. Ma stiamo divagando. Torniamo al Neanderthal: trovo un po' razzista che si dia dei neandertaliani ai bergamaschi, anche se si esprimono per mezzo di suoni gutturali.
giovedì 14 settembre 2023
Meloni lo sa che l'Italia è spacciata, si attacca alla famiglia come ultima spiaggia, è la sua parafilia di nicchia. Già lo si sente dai discorsi che fa, sempre percorsi da un velo di captatio benevolentiae: c'è tanto da fare, non mettetemi in croce, farò quel che posso. E che vuoi fare? Niente. Le democrazie moderne sono quel luogo in cui succedono cose che non sono decise dal popolo ma dall'eterogenesi dei fini, fosse per il popolo voteremmo tutti a favore di una distribuzione universale di pecunia ("non si può, poi aumenterebbe l'inflazione!", principi dell'economia, enti astratti ci guidano verso la moderazione dei nostri spiriti animali). Coi soldi dell'Europa ci facessero direttamente una busta, che se aspettiamo che ricadono c'è il caso che ci convenga darci alla prostituzione.
mercoledì 13 settembre 2023
Essendo, come tutti sanno, che in realtà la Terra è piatta, virtualmente avremmo ancora tutta la parte inferiore del disco terracqueo da sfruttare dal punto di vista minerario, ma la grande difficoltà dovuta al fatto di dovervi accedere a testa in giù ha finora ostacolato ogni tentativo di esplorazione. Nel corso degli anni diversi rover teleguidati sono stati fatti atterrare sulla parte inferiore, ma praticamente tutti, anche quelli forniti delle ventose più potenti, hanno miseramente fallito l'atterraggio precipitando a testa in giù nel vuoto spazio interplanetario. L'ultima missione in ordine di tempo è quella indiana, che essendo riuscita ad allunare con successo presso il polo sud lunare aveva fatto nascere fra gli scienziati ben più di una speranza di successo (per la precisione due speranze di successo), ma è notizia di ieri che la sonda si è staccata rovinosamente durante la notte trascinando con sé cavi e attrezzatura per miliardi di rupie. Ma gli scienziati non si arrendono.
martedì 12 settembre 2023
La democrazia è quell'abito buono che permette di entrare nel club per gentiluomini dei paesi occidentali, di per sé significa sempre meno, anzi, volendo si può anche prenderlo a noleggio, però fa ancora la sua scena. E dove c'è un club ci sono sempre quelli che rimangono fuori, sicché per dispetto anche agli esclusi viene l'uzzolo di farsi il loro club personale e fanno a gara con gli altri per una posizione di prestigio (dal latino praestringĕre, strizzare gli occhi, "rendere attonito" attraverso un gioco di illusioni, così come "il-ludere", giocare, darsi allo scherzo). Son tutte bambinate.
È ormai anacronistica la guerra fatta con le armi, ci si perde di più in termini di immagine che quello che si guadagna sul campo, magari ai tempi di Sir Arthur Conan Doyle o di Agatha Christie poteva avere ancora un suo fascino esotico, la guerra era anche un pretesto per vedere paesi lontani, per esempio le piramidi, ma adesso che abbiamo già fotografato tutto, capirete, i giovani ripiegano sui piaceri interiori, come cambiare sesso e provare un po' di poliamore sul divano di casa, e per quel residuale appetito di esoticità c'è sempre Pechino Express: la via delle Indie. Basta con 'ste guerre, se volete conquistare davvero il pianeta usate le celluline grigie e mettevi a fare gli esperti di cambiamenti climatici, potrete convincere l'umanità a fare qualsiasi cosa e nel giro di un lustro l'avrete praticamente in pugno.
venerdì 8 settembre 2023
Ve lo ricordate quando in pieno infoiamento da guerra contro Putin, quando la guerra era ancora giovane e la bella morte sembrava una bella innamorata, ve li ricordate quelli che volevano arruolarsi come foreign fighters nel battaglione Zabov e immolarsi per la difesa dei valori occidentali? Volevano partire tutti i più scalmanati della buonanima di twitter, i debunker reduci di covid che a malapena conoscevano l'uso della fionda, che spettacolo... Sono ancora tutti lì e passato l'accesso di sangue si sono ridotti a piluccare svogliatamente la cronaca nera, dimentichi della guerra che ormai tira troppo per le lunghe, hanno fatto la mossa giusto per fare un po' di scena, caduto il canape, sono partiti tutti in direzione contraria. Anche Mentana a un certo punto l'ha piantata lì con le sue maratone, arriva il momento che per tanto cogente e grave possa essere una situazione la cosa non interessa più a nessuno, e tutta l'energia che era stata spesa fino a quel momento si dilegua alla spicciolata come un armento di bacarozzi a cui abbiano scoperchiato il nido. Dovevamo spezzare le reni al Cremlino.
mercoledì 6 settembre 2023
Che poi ai giornalisti del Tg della Calabria gli si illuminano gli occhi quando parlano di "presenza dello Stato", seguita nove volte su dieci da "territorio", che è un feticismo tutto meridionale, al nord gli preferiscono il più amministrativo "regione". Così vivamente evocato, lo Stato è presente ovunque in Calabria, ma nella forma di ufficio pubblico di collocamento per parenti, amici e amici dei parenti (e/o parenti degli amici), abitudine che poi contribuisce a far prosperare quella società incivile che la presenza dello Stato, sulla carta, dovrebbe contrastare. È un'infezione che non si cura e che anzi è percepita come salvezza e rifugio dai mali del mondo, è presente anche nel resto del paese, settentrione compreso, ma con una virulenza che varia di caso in caso. Le cariche pubbliche sono segno di distinzione sociale, un mondo gogoliano di consiglieri di collegio e di ispettori generali. E questa è la presenza dello Stato.
A Caivano è arrivato lo Stato, non c'era lo Stato a Caivano, non c'è mai stato, ma adesso è arrivato lo Stato e puoi star sicuro, tutto il territorio è sotto il controllo dello Stato. Com'è possibile che sia sfuggito proprio Caivano allo Stato, lo Stato che è presente su tutto il territorio dello Stato, attiene a quei misteri della Repubblica che nemmeno la buonanima di Sergio Zavoli avrebbe potuto spiegarci, si è trattato di una svista, di un punto cieco sulla mappa del crimine che è sfuggito all'attento monitoraggio delle forze dell'ordine, che santamadonna, proprio in quel punto, erano state ingannate da un riflesso sul monitor. Ah, ma Meloni è una che fa, è vero che tiene tante cose da fare, ma quando le giunge l'eco di un'emergenza sul territorio si attiva subito personalmente, solo che non si può sempre procedere a iniziative personali, anche a Quarto Oggiaro non c'è lo Stato ma tutti gli effettivi sono attualmente impegnati a rifare il trucco a Caivano, per il momento gli oggiaresi si chiudano in casa e prendano il loro numerino, ci sono file da smaltire, appena si libera si fa vivo lo Stato.
Il Riformista del nostro amico Renzi titola granguignolescamente: "Gli operai tranciati dal treno". Con la scusa dell'informazione ogni più sgarrupata redazione online partecipa al festino delle chat del branco. Penso al povero De Sade, così anacronistico con quelle sue enumerazioni infinte di personale di scena: la Duclos, la Champville, la Martaine, la Desgranges, Thérèse, Hyacinthe, Michette, Brise-cul... Preceduto dalla discolpante avvertenza "l'orrore delle chat del branco" tutto ci viene spiattellato in faccia senza filtri in un corto circuito dove tutti compartecipano della stessa eccitazione morbosa, ma i giornalisti mossi dall'altruistica finalità di indicarci i mali della società. Idea peregrina di dedicarsi a una nuova versione delle 120 giornate ma questa volta con i giornalisti al posto dei fottuti e le vittime innocenti al posto dei fottitori.
lunedì 4 settembre 2023
Le mezze stagioni stanno ammazzando il giornalismo, orfane del caldo africano e troppo in anticipo per il freddo polare, le redazioni vagano sperdute in una terra di nessuno in cerca di vere notizie. La cronaca, si è detto, offre spunti da cinema splatter, Amato spara la sua su Ustica, Papa Francesco lascia la Mongolia per far rientro a Roma, in questo mortorio generale la gente è costretta a leggere le news sui siti porno, peraltro vietati ai minori, e i minori, rimasti senza donne, si drogano: un paese allo sbando. L'unico che si è fatto la villa è il generale Vannacci.
sabato 2 settembre 2023
Tg Cane
Lo sapete come fanno, quando attaccano con una cosa non la piantano più finché non te la inchiodano per bene dentro la testa, dico il nuovo filone violento di fine estate 2023, gli stupri di gruppo, arricchiti dalla new entry degli operai fatti a pezzi dal treno "lanciato a 160 km/h". Negli anni '70 c'erano i mondo movie, filone che prese le mosse da Mondo Cane, una specie di documentario che con il pretesto dell'intento pedagogico mostrava riti sanguinolenti e strane usanza nel mondo (c'erano anche le processioni di battenti), un filone sfociato più tardi nel genere cannibal dove c'era sempre una spedizione di esploratori occidentali che finivano mangiati vivi e le donne regolarmente violentate dagli indigeni. Ecco, l'informazione è sempre più exploitation, morboso sfruttamento commerciale della cronaca per andare incontro al bisogno di emozioni forti del pubblico, solo che con la faccia di tolla che si ritrovano la fanno passare per diritto d'informazione. (il mio preferito è Africa nuda, Africa violenta, solo per il titolo).
martedì 29 agosto 2023
Non ho dormito stanotte e ho scoperto una cosa interessante: che la notte è cortissima. Si penserebbe il contrario, che cioè quando non si dorme le ore non passano mai, questo forse quando si è giovani, di certo non quando si è giunti a quella ragguardevole età (undicentoanni, come Bilbo Baggins) in cui le ore e i giorni sembrano avere messo il x2. Insomma la notte è stata corta, quando mi sono detto che forse era il caso di mettersi a dormire erano le 8 e un quarto. Ho leggiucchiato un Barnaby in inglese, un po' de L'Adalgisa, che di solito mi fa dormire piena com'è di fatti e di situazioni (non è scrittore per lettori distratti il Gadda, come diceva Svevo dell'Ulisse di Joyce), ma niente, il sonno non è arrivato. Forse potrei candidarmi per una posizione di lavoro notturno di tutta tranquillità, tipo custode di santabarbare o di cantieri abbandonati, ma no, penso che mi impegnerò di più a dormire. Mi pare ieri che era ieri...
mercoledì 23 agosto 2023
martedì 22 agosto 2023
Alla fine siamo finiti a parlarne, di Paola Egonu che non avrebbe i tratti tipicamente etruschi, che fra tutti i popoli italici erano poi quelli più xenomorfi, che si diceva venissero da Marte o dalla Grecia, mentre i più italici di tutti semmai erano i bruzî e i sanniti, più dei galli senoni, per non parlare dei veneti. (a proposito, di Paola Egonu avevo fatto una caricatura che non ho mai pubblicato perché mi era venuta troppo poco etrusca). Ma poi lo sport non è più questione etnica, nella pallavolo naturalizzano ormai anche le russe che possono essere scambiate per friulane alte, non è questione di sangue, altrimenti bisognerebbe fare il test del dna anche alle bocciofile di Ponte Chiasso, dove notoriamente si infilano i pensionati ticinesi, in tutto e per tutto uguali a quelli italiani (a proposito, io sarei per l'annessione del Canton Ticino, faccio presente al generale). Poi è vero, il movimento lgbt+ è diventato più chic di un negozio di Ralph Lauren, e simpatico uguale, ma certi argomenti non attaccano, semmai bisognerebbe fare come gli antichi romani, che dove passavano garantivano a tutti la cittadinanza romana, anche se i conquistati non conoscevano l'uso della moka e non seguivano le partite di pallone. (gli americani per esempio, la loro cittadinanza non la mollano, eppure facciamo tutti parte dell'impero). Siamo tutti normali oramai, se volete la tipicità ci sono i trulli, c'è anche penuria di attaccanti in nazionale, se ne conoscete uno bravo, anche se non ha i tratti tipicamente etruschi, segnalate alla Figc che possiamo naturalizzarlo col decreto ricrescita.
Prima che cominciasse Il giovane Montalbano ancora si scaldavano su La7 per questo generale, nel frattempo io seguivo i risultati della serie A e mi ero lanciato in una interessante ricerca avente per oggetto la finta assunzione di cittadinanza sicula del giovane Domenico Modugno, altrimenti pugliese. C'era Alemanno tiratissimo che si spendeva per la libertà di espressione e vari altri interlocutori progressisti triggeratissimi che se lo mangiavano vivo, nel frattempo Modugno dichiarava che era stata colpa dei dirigenti Rai e della casa discografica che l'avevano voluto siculo per motivi commerciali e che si sarebbe fatto anche giapponese pur di non fare la fame. Il libro del generale, nel frattempo, è primo su Amazon (fonte: Repubblica), ho letto dei brani citati in un articolo, non mi è piaciuto, è più sciapo del Mein Kampf e più elementare di Bagatelle per un massacro, insomma non è Céline, nemmeno un Evola, tutt'al più una Fallaci però senza cazzimma, si vede che si è tenuto a freno senza per altro suggerire ulteriori qualità nascoste, diciamo che è la giusta nemesi scadente per questa sinistra scadente, per mandare ai matti la gente di twitter (pardon, X) e allungare la broda dei palinsesti estivi. Domenico Modugno fu anche deputato e presidente del Partito Radicale.
sabato 19 agosto 2023
Per non unirmi anch'io al generale coro di biasimo che si è abbattuto sul libro del generale Vannacci dovrei necessariamente mettermi veramente a leggerlo e analizzarlo con santa pazienza, ma usando una locuzione in uso fra le antiche popolazioni bruzie e campane vi dirò che "nun me ne dice", sicché provo un gran senso di sollievo per il fatto di non essere costretto a dire la mia sul caso più increscioso del momento. Attualmente mi interessano di più le meccaniche di autoproduzione della virtù che si innescano fra le cosiddette "brave persone", questa frenesia acefala che prende alla vista di una battaglia su cui piantare prontamente la bandierina per sentirsi buoni fra i buoni e ottenere il riconoscimento della comunità di appartenenza, oltretutto è chiaro come qualsiasi caso sia sempre montato ad arte da giornali che hanno tutto l'interesse commerciale a scrivere quel che il cliente lettore vuole sentirsi dire. Se il generale Vannacci è colpevole di odio verso gli stranieri e gli omosessuali gli siano tolti i gradi e messo a pane e acqua per rieducarlo coercitivamente alla vita civile (paradosso del generale moderno a cui è richiesta una certa capacità di accoppare eventualmente i nemici della patria usando la prudenza di non calcare troppo sul concetto di patria e comunque sempre nel rispetto dei diritti delle minoranze).
lunedì 14 agosto 2023
Leggo che quel "repubblica fondata sul lavoro" fu il frutto di un accomodamento per venire incontro alle richieste del partito comunista che avrebbe invece preferito "repubblica fondata sui lavoratori", a significare che la repubblica avrebbe tenuto in conto la voce della classe operaia allora equiparata al popolo dabbene preso nel suo insieme. La frase oggi come oggi non dice più quel che voleva dire in origine, allora il concetto di "lavoro" era stato fatto ostaggio da un'ideologia che lo magnificava oltremisura elevandolo al rango di vera e propria divinità pagana (a Stachanov, per aver battuto ripetutamente il record del numero di tonnellate di carbone estratto - 102 tonnellate in 5 ore e 45 minuti -, diedero la medaglia di "Eroe del lavoro socialista" e istituirono in suo onore "la giornata del minatore di carbone"). Oggi, con l'aiuto della scienza, abbiamo invece scoperto come il lavoro in sé non sia un ente supremo di carattere etico-morale quanto piuttosto una malattia sociale che continua ad affliggere la gente comune e priva di mezzi. Io la repubblica la vorrei fondata sull'intelligenza, ma capisco che rischia di essere un'utopia ben più utopica di quella del lavoro socialista.
venerdì 11 agosto 2023
Non ci siamo solo noi pasciuti occidentali al mondo, e per occidente intendo il concetto politico prima ancora che geografico, eppure pensiamo di avere la prelazione sulla volontà di tutto il resto del pianeta in virtù delle nostre conoscenze avanzate, del nostro sistema economico, dei nostri progrediti sistemi politici, e riteniamo arretrati tutti gli altri luoghi del pianeta che non adottano i nostri standard. Questa indiscutibile volontà di condurre tutto agli standard occidentali è una volontà ipocrita perché il benessere dell'occidente implica la povertà del mondo che ne resta fuori, per cui i grandi proclami di sviluppo globale accompagnati dalle rituali fotografie in giacca e cravatta davanti a fondali di cartone sono solo un esca per i fessi. La catena di produzione degli oggetti di consumo implica un'originaria base di manovalanza a basso costo che si accontenta di quel poco che riesce a guadagnare in rapporto all'economia del luogo, che deve rimanere depressa, differenziata rispetto alle economie avanzate e quindi in grado di sostenere il costo della vita di un esercito di lavoratori sottopagati, mentre noi in occidente continuiamo a stanziare incentivi per un'industria senza più operai (i sindacati sono diventati una barzelletta). Non c'è più nessuno che ascolta le ragioni dei miserabili del mondo, le sinistre occidentali ormai perse in battaglie sui pronomi e sulle domeniche in bicicletta, è tutto finito, compagni, il capitale ha vinto, vince sempre.
giovedì 10 agosto 2023
L'ecologismo passatempo per ricchi
L'ecologia la facciamo noi paesi avanzati e il lavoro sporco lo lasciamo fare ai paesi emergenti, che sono emergenti e devono continuare ad esserlo, in eterno, perché se emergessero definitivamente dovremmo aggiungere un posto a tavola anche per la servitù, e non è bello, non sta bene. Cina e India sporcano e producono per tutto il resto del pianeta, in Cile e Australia fanno grossi buchi nella terra per estrarre quel litio che permetterà agli europei di conservare l'aria pulita e intatti i propri paesaggi, patrimonio dell'umanità. Con le nostre politiche green, nuovo galateo dell'aristocrazia occidentale che governa il pianeta, diamo il buon esempio alle maestranze che lavorano per noi, e gli facciamo pure la morale, mentre noi, petulanti, ne usciamo virtuosi e con gli stivali puliti. La nostra arroganza è così ben camuffata da virtù ecologista che ormai la percepiscono solo gli altri, i poveri cristi della corte dei miracoli che si prendono gli avanzi della civiltà dei consumi, mentre il nostro problema principale è la scelta mattutina fra colazione salata e fette biscottate a ridotto apporto calorico. L'ecologismo è l'ultimo giochino di società della frollata aristocrazia occidentale.
mercoledì 9 agosto 2023
Siccome si dorme col lenzuolo ai primi d’agosto l’hanno dovuta mollare momentaneamente col riscaldamento globale e adesso Meloni deve reggere da sola tutto il palinsesto dei cinegiornali, povera donna. Ma non tutto è perduto: Inferno alle Hawaii: l’uragano Dora soffia sugli incendi, persone costrette a gettarsi nell’Oceano per sfuggire alle fiamme. Era un’utopia bellissima l’ecologismo prima che diventasse una tecnica di marketing.
domenica 30 luglio 2023
Proletari di tutto il mondo fatevi l'auto elettrica!
Qui è dove il climatologo Mercalli ci dice che la crisi climatica è irreversibile ma dobbiamo tutti impegnarci nelle cure palliative per tirare a campare il più possibile ("palliativo", di trattamento che allontana per poco le conseguenze).
Non è chiara la metafora: se il processo è irreversibile è fuori controllo, la volontà di potenza è impotente, l'ambizione di controllare il sistema climatico del pianeta è hybris, superbia che porta l'uomo a presumere una potenza che non possiede.
"Sì, il Suv ci piace da mostrare agli amici ma consuma. Io per esempio ho smesso di volare. Sostituisco l'aereo con il telelavoro [...] e sabato in Friuli verrò con l'auto elettrica."
Non è il consumo del Suv che disturba, è la sua insolenza, di fatto un Suv potrebbe essere anche elettrico ma è l'idea stessa di Suv che disturba il climatologo di sinistra, come se il mondo fosse tutto a misura di torinese e milanese e il canadese del Quebec o il nigerino del Sahel dovessero spostarsi in Topolino, che presunzione. La stessa presunzione di chi può permettersi il telelavoro e di non prendere l'aereo, consolato dal gadget tecnovanitoso dell'auto elettrica. Dal suo chalet di montagna il climatologo di sinistra dà lezione di ecologismo al povero cristo di Bamako, si aggiorni il Manifesto: proletari di tutto il mondo fatevi l'auto elettrica! (diglielo al povero cristo del Sahel di farsi i doppi vetri, di consumare meno carne, di farsi l'auto elettrica, non c'è più rispetto per gli uomini).
venerdì 28 luglio 2023
In linea con l'incretinimento generale dell'informazione noto anche un diametrale incretinimento del lettore di blog, non del mio, ovviamente, che possiede fra i più intelligenti lettori di blog che ci sono in circolazione.
mercoledì 26 luglio 2023
Stanno davvero mettendo in testa al medio consumatore occidentale che può invertire il trend del cambiamento climatico acquistando l'auto elettrica e il detersivo bio con l'etichetta cambiata, quando solo per spostare tutta la quantità di gadget necessari al nutrimento della coscienza green si muovono aerei ed enormi navi commerciali che consumano inimmaginabili quantità di carburante fossile, insomma, tutto sembra funzionale a creare un nuovo bisogno, quello dell'ecologia, che come scopo principale ha la vendita di prodotti "virtuosi", constatata la generale stagnazione dei prodotti privi di un seppur minimo appeal etico-morale. Ci sono voluti due o tre secoli per creare le condizioni del riscaldamento globale, dalla comparsa delle prime ciminiere fino ai giorni nostri, e ai consumatori occidentali oggi rifilano l'idea ottimistica e tutta interessata che il processo si possa invertire nel corso di qualche lustro mettendoci tutti a separare diligentemente i cartoni delle uova dal tappo di Crodino. Poi arriva quello che chiede il reato di concorso esterno in crisi climatica e ti rendi conto che hai ben raggiunto la saturazione.
venerdì 14 luglio 2023
sabato 8 luglio 2023
Dice Zucchenberg che ci vuole un altro social da un miliardo di persone dove discutere delle cose, un altro ancora perché non ce ne sono abbastanza, evidentemente non estrae abbastanza dati da quella ciofeca di Instagram e da quello zombie di Facebook, gli servono persone un po' più strutturate nel cervello rispetto alla pletora di aspiranti vip da tinello che ha messo in piedi con il suo social di fotografie, adesso vuole instagrammare anche la società. Già Twitter è un troiaio, ma Zucchenberg promette che in questo nuovo social tutti saranno più rispettosi della netiquette e soprattutto posti sotto il benefico controllo dell'autorità etica che promuove inclusività e rispetto delle minoranze, che sono poi diventati degli slogan vuoti di qualsiasi significato, destinati perlopiù all'uso commerciale. Internet è ormai una gabbia senza vie di uscita, sopravviviamo come soldati perduti nella giungla, aborrenti la socialità coatta da milanesi che scimmiottano le cretinerie di Pechino Express in gita instagrammabile a Bangkok.
mercoledì 5 luglio 2023
Ma dell'idoneità psico-fisica di Joe Biden se ne può discutere o è tabù come il sesso fra cugini e ne può parlare solo il Post perché ha il salvacondotto dell'Arci Anziani? I suoi collaboratori lo descrivono reattivo, deciso, veloce (fonte Agenzia Ansa), ma intanto gli limitano gli impegni e lo lasciano dormire fino a tardi nei fine settimana, non si regge in piedi, è confuso, non è lucido come Papa Francesco che ha sei anni in più ma ancora sfreccia sulla sedia a rotelle che pare Verstappen, Biden no, Biden si vede che è sofferente, inciampa, cade, si rialza ma sono tutte micro fratture a cui neanche l'olio di fegato di merluzzo, integratore di vitamina D, può porre rimedio. Non possiamo permetterci un pugile suonato alla guida del mondo libero (certo pure Ron DeSantis ne ha quarantaquattro e pare mi nonno, si presenti Musk, ecco, sì, Musk è bravo a fare il giovane).
Dice che hanno dovuto evacuare d'urgenza la West Wing della Casa Bianca per il ritrovamento di una misteriosa "polverina bianca" poi rivelatasi agli esami di laboratorio della semplice cocaina (fonte Rainews24), il che spiegherebbe anche la notizia di ieri della scelta di appoggiare il piano di Bill Gates di limitare il riscaldamento globale oscurando il sole con delle nuvole di gesso: la polvere bianca scorre come ambrosia ai piani alti del condominio, finirà tutto in un gran botto, come Tony Montana nel finale di Scarface. (già me le immagino le truppe speciali a portare via la bustina di coca con le tutte ermetiche da guerra batteriologica, ma dico io, non ce l'hanno un assaggiatore ufficiale alla Casa Bianca, c'era bisogno di tutta questa messa in scena? Son proprio ameregani...).
martedì 4 luglio 2023
Leggo questa notizia: Il piano di Bill Gates per “oscurare” il Sole e aiutare il clima piace alla Casa Bianca: come funziona. Creando delle nuvole di gesso, zolfo e acqua, dovrebbe essere possibile riflettere nello Spazio parte dei raggi del sole, limitando il riscaldamento globale (fonte: Open di Mentana)
Dice che il piano sarebbe divisivo perché in effetti non si conoscono ancora gli effetti di un intervento così invasivo sul clima, ma è stato preso in considerazione dalla Casa Bianca perché potrebbe combattere il riscaldamento globale. Ok. Dice anche che l'idea girava già da qualche anno, ma è solo adesso che se n'è fatta carico la politica che si è cominciato a fare sul serio. Ahi, la politica, è proprio quando qualcosa viene presa in carico dalla politica che cominciano i guai. Inizia come una cosa da nulla, una nuvoletta, che vuoi che sia, un po' meno sole, fa anche bene alla pelle, e poi ti ritrovi a vivere dentro La Terra dell'eterna Notte di William Hope Hodgson. Almeno prima lasciatemi stendere i panni!
sabato 1 luglio 2023
martedì 27 giugno 2023
La versione di Prigozhin
Non era un golpe ma una gita di piacere, era da tanto che non vedevano Mosca, Mosca in questo periodo è splendida, con tutte le begonie in fiore, volevano vedere le begonie, ai soldati piacciono i fiori, sotto la corazza nascondono un cuore di panna. In giugno le ragazze di Mosca passeggiano in abiti leggeri ai giardini Patriaršie, l'aria profuma di verbena, le cupole del Cremlino splendono d'oro e lapislazzuli alla luce del tramonto e anche nei musicisti della Wagner nasce un sentimento di pace e di serenità. Si aspettavano di essere salutati come gli eroi della Potëmkin da giovani patriote agitanti i fazzolettini e invece quel cattivone di Putin li ha spediti in esilio in Bielorussia, che è molto meno bella di Ventotene, anche se a Minsk ci sono dei bei posti, soprattutto d'inverno, però mai belli come quelli della Siberia. Povero Prigozhin, povera Wagner.
Destra e sinistra
Abbiamo riagganciato le tende alla riloga, ma siccome non le avevamo tolte noi, non sapevamo qual era quella di destra e quella di sinistra, per la legge della sfiga abbiamo montato guarda caso proprio quella di sinistra al posto della destra e quella di destra al posto della sinistra e non ci trovavamo coi gancetti, allora abbiamo rivoluzionato tutta la disposizione e ora è come se fossero nate così, con quella di sinistra a sinistra e quella di destra a destra. Per le prossime mi è venuta un'idea, di mettere un segno a quella di sinistra, io per esempio ho proposto di tingerla tutta di rosso ma poi mi hanno fatto notare che in questo modo avremmo avuto due tende diverse, allora ho proposto di tingere di rosso anche l'altra, così avremmo avuto di nuovo due tende uguali. A quel punto però eravamo di nuovo da capo, allora ho proposto di tagliarne un pezzettino a quella rossa di destra, ma così avremmo dovuto tagliarne un pezzettino anche a quella rossa di sinistra, non se ne usciva. Alla fine ho trovato la soluzione definitiva: stendere quella rossa e tagliata di sinistra a sinistra e quella rossa e tagliata di destra a destra, se poi sono invertite fa niente, non se ne accorge nessuno.
domenica 25 giugno 2023
Paese surreale, la Russia, dove accadono cose terribili e comiche allo stesso tempo, come nei libri di Pelevin, accade che un "imprenditore" della ristorazione, come viene ancora definito dalla stessa ricerca di Google, a capo di un esercito parallelo e partito da un chiosco di hot dogs, decida di marciare su Mosca e glielo lascino fare tanto per vedere come va a finire, e diametralmente che tutto il sistema putiniano, apparentemente saldo come una roccia, si squagli come neve al sole dalla sera alla mattina. Dice: ma noi stiamo con Prigozhin o con Putin? Noi stiamo dalla parte di quelli che si cacano in mano al solo pensare che le famose valigette coi codici nucleari possano finire in mano al primo embriaco che si crede Rasputin, con tanti saluti a quelli che si preoccupano ancora dell'Ucraina.
venerdì 23 giugno 2023
Dove sono finiti gli youtuber assassini? Chi diceva in Spagna, chi in Turchia, le loro case vuote, sprangate porte e finestre, fuggiti tutti, loro e le loro famiglie, come i Savoia in fuga a Brindisi, scappati come vigliacchi privi di nerbo e di princìpi. Chiuse le attività, congelati i beni, bloccati i guadagni pubblicitari sulla piattaforma, il principale imputato riappare in Italia agli arresti domiciliari, mai fuggito in realtà dal paese come trasmesso da una nota del suo avvocato. Nel frattempo si muove la politica che deve dare dignità e corso di legge all'ondata di indignazione che percorre il paese: stretta sulle patenti, stretta sui suv, giro di vite sui neopatentati, la garrota della legge, implacabile, a ristabilire le smarrite virtù civili dei giovani di oggi. Non si capisce più chi è più mostruoso, se il colpevole o il formidabile apparato che gli costruisce intorno la condanna (cfr. Arancia Meccanica). La stampa come primo veicolatore di odio, di stigma, del male sociale che si vuole denunciare nell'altro, un male che guarnisce a neve quello del colpevole, come a decorarlo, esagerarlo oltre la misura: forse ci farà stare meglio, ci sentiremo più al sicuro quando il colpevole si sentirà finalmente in colpa?
Il Titan è imploso: come funziona l'implosione? Chiediamo all'esperto. La video ricostruzione degli ultimi istanti del sommergibile (one moment: il Post ci avverte che la dicitura corretta è sottomarino, singolare maschile, per sommergibile si intendono invece i soli natanti che possono navigare sotto il pelo dell'acqua). Dunque la video ricostruzione degli ultimi istanti del sottomarino: impossibile recuperare i corpi, a bordo non si sono accorti di nulla, una cricca invisibile all'occhio umano, un impercettibile ticchettio, tic tic tic e poi uno sbram, improvviso, fatale, senza via di scampo. Cedimento strutturale: accartocciato come una lattina. La maledizione del Titanic, il sepolcro d'acqua. La marina militare americana che sapeva da giorni, un progetto very top secret volto alla rilevazione degli U-boot tedeschi aveva rilevato subito l'implosione ma voleva vedere quanto ci avremmo messo a scoprirlo con le nostre forze. Litri di carburante, mobilitate navi, aerei, rov, sonar, droni, ipereccitate redazioni di giornali solo per proteggere un segreto spiattellato cinque giorni dopo, five days after. Citti citti in miezz o' mercato. Comunque per i miliardari scomodano i dischi volanti, per i migranti si procede a vista, strizzando bene gli occhi. Crudele e vendicativo il sottoproletariato di internet all'unisono intona: come on Elon, come on Jeff, take a trip in the yello submarine, yello submarine, yello submarine...
Una delle mie migliori performance, appena terminato il periplo dello sterminator Vesevo, fra Striano e San Valentino Torio, adeguatamente aggrappato all'apposito sostegno e favorito da una miracolosa e pressoché totale assenza di rollio, centravo con risolutezza il bersaglio, bull's eye, senza colare su tazza e affreschi parietali. Sull'onda dell'entusiasmo eseguivo lavori approfonditi di pulizia e insaponatemi con cura le mani andavo a pigiare il pulsantino dell'acqua senza però ottenere apprezzabili risultati. Vinto un primo moto di sorpresa realizzavo che mi trovavo chiuso nel bagno di un Frecciarossa, fra Striano e San Valentino Torio, senz'acqua e con le mani irrimediabilmente insaponate: pensa velocemente, come farebbe McGyver? Non avendo con me graffette o puntine da disegno con le quali approntare una pompa idraulica di fortuna, decidevo di insistere sul malefico marchingegno percuotendolo ad oltranza con la prima falange del dito mignolo fino al cacamento del maledetto, merdoso, rivoletto d'acqua: e acqua fu, ma calda e brodosa come urina, richiamata da insondabili profondità meccaniche, che faceva quasi senso a toccarla. Mi saliva un odio proletario per tutti i manager della PA che erano andati in bagno prima di me esaurendo le scorte destinate alla gente del popolo. È buona prassi su tutti i convogli di Trenitalia, prima di farsi prendere dall'entusiasmo alla vista di un dispenser integro di sapone liquido, testare la diponibilità di acqua non potabile o al limite portare con sé, oltre al rotolo di carta igienica di emergenza, anche una bottiglietta d'acqua d'emergenza e/o succo di frutta di emergenza per l'eventuale espletazione delle funzioni igieniche e corporali. Grazie per aver viaggiato con Trenitalia, il personale vi augura un buon proseguimento, good journey e salùtam' a mmammeta.
giovedì 22 giugno 2023
I titoli del Riformista sono più belli da quando Renzi è direttore editoriale, più pacati, più umani, più veri: "Sottomarino Titan, l’ossigeno non c’è più, tempo scaduto, kaputt, time out, hasta la vista baby, cucù il Titan non c'è più." (link) La stampa che si fionda sul becchime del giorno, proliferando un'infinita teoria di sfondoni, uno più esagerato dell'altro: guidavano il sottomarino con il joystick dell'Xbox, dentro non si poteva stare in piedi, niente tv, niente telefono, non c'era il bagno, non prendeva la Wi-Fi, non c'era niente di comodo, la moglie del pilota discendeva da una vittima del Titanic, Nostradamus li aveva messi in guardia, i rumori provenienti dal fondale, potrebbero essere loro, nessun problema, hanno ossigeno ancora per 92 ore, le ricerche con gli aerei molecolari, ne restano 71, poi 48, 24, 2, ci vorrebbe un miracolo, stop: chi erano i cinque passeggeri del Titan. Non che prima la stampa non fosse organizzata in questo modo, solo che con internet se n'è ottenuto un concentrato di pomodoro.
Per una felice congiunzione astrale dei sistemi di prenotazione online avevamo trovato un posto in business sul Freccia a un prezzo relativamente conveniente. Fino a Firenze il vagone è popolato dai consueti turisti tedeschi in Grand Tour, ormai un cliché, abbigliati in qualsiasi condizione meteo come se andassero in gita fuori porta a Fregene, le donne generalmente tutte scosciate, moderne veneri di Milo, gli uomini piuttosto legnosetti nei loro pantaloncini comprati su Asos (i bambini di un biondo abbacinante, giallopaglierini). Bonus track: tre giulive signore tedesche di mezza età, poi scese a Roma, che non hanno mai smesso di parlare un minuto intavolando un'appassionata discussione su "Protein Trink" ed "Enercy Trink" (a questo punto mi sono convinto che "trincare" sia voce di origine germanica). Le abbiamo sentite distintamente pronunciare Reggio Calabria "Reccio Kolapria". Dopo Roma è cambiata la fauna e il vagone si è riempito di manager della PA in camicia azzurrina e matteorenzianesche giacche sciancrate bleu, ai piedi mocassini leggeri coi fantasmini. Trafficavano per un po' su pagine di Excel sopra notebook con gli sfondi dei figli rispondendo professionalmente alle telefonate di lavoro (i colleghi si chiamano generalmente tutti "Maurizio"), poi si abbandonavano mollemente ai giochini online spizzicando annoiati le razioni del cestino di benvenuto: succo di frutta, crostino, brioche (da Roma in giù identificata come "cornetto") salata, un pollice quadrato di cioccolato nero e una bottiglietta d'acqua "vulcanica" da 25 ml. Dopo Salerno si aprivano i consueti paesaggi selvaggi e aspri che complici noia e stanchezza ci catapultavano immantinente in una specie di meriggio o miraggio di mezza estate popolato da ninfe e fauni bruscamente interrotto dalla stazione di Sapri. Sogno confessato di fare un giorno il trasbordo su un wagon lit a Villa San Giovanni prima che rovinino tutta la magia costruendo il modernissimo Ponte sullo Stretto.
venerdì 16 giugno 2023
Così, all'improvviso, con la consueta estemporaneità cinobalanica che caratterizza i mezzi di informazione, si è aperta la caccia agli youtuber, oggi dobbiamo far finta di scoprire, indignatissimi, che dietro ai bimbominkieschi contenuti degli youtuber ci sono vere e proprie società di produzione a responsabilità limitata con un giro di milioni, con spese, ricavi e utili di esercizio (cinquantamila euro il primo anno), che la Sony sponsorizza fornendo l'apparecchiatura, che magari Nike e Adidas le scarpe e i cappellini, Tesla e Lambo il materiale rotabile, che si tratta di un format d'importazione di un canale americano che fattura centoventimila volte di più, e ce ne parlano come se loro non c'entrassero, come se loro non facessero parte dello stesso circo di cazzari. Ci aspettano almeno due settimane di rampogne di esperti psicologi in cheveux gris che ci spiegano come i giovani di oggi non hanno più valori e bisognerebbe toglierci i telefonini, i telefonini magari gentilmente offerti dalla Apple, sponsor ufficiale. «Ciò che davvero è urgente è l’educazione all’utilizzo degli strumenti digitali»: uno studia perfino alla Bocconi, più educato di così!
mercoledì 14 giugno 2023
Ultimamente devo combattere anche contro questo pensiero che scrivere sia solo un atto di narcisismo, cosa che mi porterebbe dritto a smettere di scrivere, ma tutto sommato ancora mi piace mettere in fila le parole, per cui devo trovare una giustificazione: scriverò libero dall'intento di piacere o di vincolare il lettore a una certa corrispondenza etico-morale con quanto viene detto, in fondo mi faccio fin troppi problemi. Al limite, se proprio dovesse persistere questa sensazione narcisistica, scriverò solo per me.
Mi appaiono sul telefonino delle icone arcobaleno, provo solo fastidio per questa propaganda tutta farlocca e interessata, vuota come una zucca di halloween. Ammaestramento morale e imbonimento commerciale non vanno d'accordo, stridono, sono incompatibili. La stessa cosa succede per le pubblicità che partono prima dei video su internet, non c'è sciagura o calamità naturale che non sia ormai sponsorizzata da un biscotto o da una pastiglia di detersivo, e l'intrusione è tanto più insistente tanto più è impotente, sfiancato, il nostro potere d'acquisto. Così anche l'omosessualità diventa una griffe e si gioca le sue fiches sugli scaffali del supermercato globale, come l'eau de toilette o il flacone di detersivo green. Insomma, non c'è modo di liberare veramente l'omosessualità, sottratta al giudizio del contegno morale si è fatta fagocitare dall'arena dell'imbonimento commerciale, amen.
mercoledì 7 giugno 2023
Infilato nella cassetta delle lettere l'opuscolo di un fantascientifico "materasso quantistico" che protegge dalle "onde elettromagnetiche" e dalle "radiazioni invisibili del sottosuolo", progettato assieme a un'equipe di "esperti scienziati" specializzati "in fisica, ingegneria, architettura, chimica e informatica", "la particolarità dei prodotti è il trattamento con l'utilizzo di un acceleratore di particelle al plasma". Vedo questo materasso girare a velocità prossime a quelle della luce dentro il sincrociclotrone del CERN irradiato da una pioggia di particelle immunizzanti. La dicitura "quantistico" assicura quell'aura miracolosa e seducente propria dei grandi prodigi della scienza, il materasso di Schrödinger che è duro e morbido allo stesso tempo finché non lo si testa empiricamente. Dopo quello del materasso, un altro opuscolo dal sapore millenaristico ci esorta a pentirci per i nostri peccati. Accadono cose in cielo e in terra che l'uomo comune immerso nel torpore del suo tran tran quotidiano non si immagina neanche.
lunedì 5 giugno 2023
Al margine di una polemica dell'internet ho letto "toglietele il telefonino e fatele leggere qualche libro". "Qualche libro": Le ricette di suor Germana, il Mein Kampf, Gioca e impara con Topo Gigio. I danni che ha fatto "Per un pugno di libri" a questo paese sono incalcolabili.
venerdì 2 giugno 2023
"Usa, raggiunto accordo sul tetto del debito: evitato il default."
Mi affascina questa cosa per cui gli Stati Uniti d'America sono da sempre in default ma ne escono ogni volta auto-decidendo di aumentarsi per legge il massimo scoperto. Siccome la retta dei numeri reali prosegue all'infinito sia in avanti che indietro, in teoria gli USA potranno continuare beatamente ad auto-assolversi all'infinito portando il limite del default alla cifra che più desiderano, oggi poniamo il caso 1 fantastiliardo di miliardi, domani 10 fantastiliardi di miliardi, fra dieci anni 1 miliardo di fantastiliardi di miliardi, sta all'estro e alla fantasia del momento. Oh comunque è tutto regolare, fatto secondo la legge.
Reati universali
Indipendentemente dalla questione etica, che lasciamo ai professori dell'internet, quello che mi affascina di questo "reato universale" è proprio la sua roboante ingiunzione di universalità. L'alieno che abiti eventualmente nella galassia di Andromeda sappia che la signora Giorgia Meloni, Presidente del Consiglio di un piccolo Stato terrestre annesso a quello che noi chiamiamo "Sistema Solare", ha deciso che la maternità surrogata non s'ha da fare, né qui né su Andromeda, si rischia la reclusione da 3 mesi a 2 anni e una multa da 600.000 a 1.000.000 di euro terrestri secondo il sistema decimale. Sì, direte voi, ma l'universalità sarà fatta valere solo per gli italiani, il che renderà necessario stipulare anche una convenzione di estradizione fra noi e la galassia di Andromeda, ma questi sono dettagli, l'importante è che si sappia che da noi non si scherza, che qui da noi certe cose non sono ammesse. Venghino gli andromediani ad apprendere l'etica da noi italiani, un popolo che se prendesse le redini dell'universo magari finirebbe per far crollare i bastioni di Orione ma sui figli non si scherza, legittimissimi devono essere, carne della propria carne, sangue del proprio sangue.
mercoledì 31 maggio 2023
Qui nella bolla di internet è più facile pensarci perfetti uomini di sinistra, brave persone, difensori dei più deboli e delle "minoranze", la creazione di un personaggio migliore di quelli che siamo nella vita reale da spendere su internet per averne un ritorno in termini di immagine, fa bene all'autostima, solo che in un gran numero di casi è tutta autostima per un personaggio fasullo, artificiale, "virtuale". Il pensiero cosiddetto "di sinistra" si specchia troppo in questa vacuità le cui intenzioni sono buone ma i risultati non altrettanto. Un conformismo tutto automatico per i temi preconfezionati della cultura di sinistra anima una pletora di socialisti che si contano sempre in sovrannumero rispetto ai dati reali. Grandi sermoni sulla tolleranza e l'inclusione ci vengono propinati da predicatori itineranti, ma più che a noi pare che si rivolgano sempre a se stessi. Li anima un sottile razzismo per chi vive fuori dalla modernità avanzata dei centri urbani, fuori dai quali si trovano ordinati in vilette a schiera tutti gli ignoranti che votano a destra. Tutti si servono delle stesse donne delle pulizie, ma quelli di sinistra lo fanno con un'umanità tutta speciale. Ripensare i modi della loro attenzione verso i deboli sarebbe troppo faticoso, meglio affidarsi ai pacchetti di idee che si possono trovare già pensate e denocciolate per evitare di spaccarsi i denti su concetti troppo duri. La sinistra in questo modo è diventata una destra camuffata, perfettamente inserita nel mercato e nei meccanismi dello sfruttamento mondiale delle "minoranze", tanto che occorre oggi inondare la gente di spot sui detersivi bio e sul rispetto dell'ambiente per rimbambirla a puntino e sfruttarne il senso di colpa a scopi commerciali.
lunedì 29 maggio 2023
Improvvisamente vi siete riscoperti a definire "voci della sinistra" Luciana Littizzetto e Fabio Fazio, e Lucia Annunziata. Ora, uscite per un attimo dall'incantesimo e guardate la cosa a mente fredda: l'egemonia culturale vi ha preso la mano, dal paradiso del proletariato Antonio Gramsci vi guarda e si domanda perplesso scuotendo la testa: dove ho sbagliato? La verità è che vi fa così dispetto che quelli abbiano vinto le elezioni che sareste disposti a canonizzare come martiri di sinistra anche tutti gli inquilini del Bosco Verticale, nota base logistica di tutti i più importanti testimonial dei diritti dei più deboli. Siete andati in corto, non pensate più bene, vi siete ritrovati a tifare per dei "borghesi" super-referenziati che strappano contratti milionari a televisioni private per non dire assolutamente nulla (se non per farvi la morale, la morale "borghese"). Poi, come già detto, il pesce della lottizzazione puzza dalla testa.
domenica 28 maggio 2023
Quelli di Rai Tre che fanno l'ammuina quando per anni hanno beatamente sguazzato in quello stesso sistema di lottizzazioni che ora, all'intrasatta, denunciano, sicché è voce libera quando la lottizzazione è la loro, pertinente al loro sistema di clientele, e strangolamento della libertà quando lo spoil system è quello degli altri. In mezzo, la collina del disonore della Rai, conquistata da questi e da quelli secondo le occasionali fortune elettorali. Noi ci dobbiamo solo chiedere se il servizio che ci forniscono a turno gli organi di informazione, occupati da questi e da quelli, ci diano davvero un'intellettualmente onesta rappresentazione della realtà, e la risposta è ovviamente no. Finché sarà la politica a fare da editore, destra o sinistra che sia, il criceto dell'informazione libera continuerà a girare a vuoto dentro la sua ruota.
giovedì 25 maggio 2023
martedì 23 maggio 2023
lunedì 22 maggio 2023
La transizione ecologica dovremmo forse farla con le carriole, che sono ancora più ecologiche dell'elettrico, ma siccome siamo europei civilizzati finirebbe che alla guida delle carriole metteremmo dei portantini africani (tutti lavori che l'intelligenza artificiale non vuole più fare), facendoci perdonare al nostro solito modo: affidando ad attori di colore i ruoli principali nei blockbuster (la Fata Turchina, Albino Luciani, Moby Dick), uno spudorato blackwashing che ci permetta di uscirne puliti come il sederino di un cherubino, noi, gli innocenti messaggeri della democrazia, gran maestrini dei diritti civili, paraculi.
venerdì 19 maggio 2023
L'ecologismo mediatico come versione aggiornata dell'antico pensiero religioso: se fino a ieri era Dio che ci puniva per i nostri peccati, oggi è la Natura, dea terribile e senziente, antropomorfizzata, dotata di volontà castigatrice, che ci punisce perché come Prometeo abbiamo rubato la fiamma agli dei e recato oltraggio agli antichi Lari del focolare.
Usciamo da questa forma moderna di animismo: né la Natura intende punirci perché abbiamo fatto i cattivi né la modernità intende recarle oltraggio, basta con questa smielata e sdolcinata retorica della Natura ferita e dell'umanità scellerata, basta con questa alienazione metafisica: la natura non ci guarda, non ci punisce, la natura non è un essere senziente.
Detto questo, cerchiamo senz'altro un modo intelligente di rapportarci con l'ambiente che ci circonda, ma per favore basta con questo drammone di terz'ordine in cui ci mettiamo tutti a compiere le nostre piccole azioni eroiche quotidiane nella speranza di essere risparmiati dalla collera degli elementi, non facciamoci compatire.
(e guai a chi mi incolpa di non fare niente per l'ambiente: faccio regolarmente la mia differenziata, non guido, non fumo e non bevo alcolici, sfido chiunque ad avere un'impronta ecologica migliore della mia).
mercoledì 17 maggio 2023
domenica 14 maggio 2023
Leggevo di sfuggita la polemica che ha coinvolto il prof. Rovelli, che trovo interessante nel suo ambito di studio, il modello di un universo atemporale, ma che per qualche ragione legata presumo al suo ethos (ethos anthropoi daimon), al di fuori del suo ambito indossa la divisa dell'intellettuale con i sandali (per una suggestione francescana i sandali costituiscono un accessorio imprescindibile del trovarobato di sinistra) ed esprime concetti piuttosto elementari in linea con i dettami di un certo pacifismo hippie (mettete dei fiori nei vostri cannoni). La cosa sgradevole è che tali dichiarazioni ormai perlopiù innocue vengano subito stigmatizzate come si trattasse di pericolosissime eresie ("il professor Rovelli è filorusso!, forse è pure novax!"), d'altronde viviamo ormai in uno stato di nevrastenia permanente in cui un'escursione termica di appena quattro gradi è sufficiente per strillare al "crollo termico". L'hanno pure escluso, dice il professore Rovelli, da un incontro che si doveva tenere non so dove perché le sue posizioni sull'Ucraina sono state giudicate "controverse" (salvo forse ritrattare). Io non voglio vivere in un mondo in cui bisogna presentare il patentino di filo-ucrainismo per essere giudicati idonei ad esprimere un qualsiasi pensiero, questa è ideologia, non è più libertà.
mercoledì 10 maggio 2023
The Biggest Ball of Twine
Prima di dormire giochiamo a quel gioco dove bisogna indovinare gli stati americani, scopriamo un sacco di cose interessanti, per esempio che Topeka è la capitale del Kansas e che la maggior attrazione dello Stato è il più grande gomitolo di spago, the Biggest Ball of Twine, conservato a Cawker City, luogo di interesse nazionale. In molti rivendicano il record mondiale del più grande gomitolo di spago e tutti si trovano entro i confini degli Stati Uniti. Per esempio a Bruxelles nessuno si è mai preso la briga di mettersi a filare il più grande gomitolo di spago, e nemmeno a Ceprano o a Busto Arsizio, ci troviamo al cospetto di una vera eccellenza americana. A Darwin, Minnesota, è possibile ammirare il più grande gomitolo di spago in fibra vegetale avvolto da una sola persona. A Lake Nebagamon, Wisconsin, un signore ha lavorato dal '79 fino alla sua morte (gennaio 2023) al più pesante gomitolo di spago del mondo, il suo peso sfiora gli 11,000 kg (24,160 libbre). Dopo la sua morte la comunità ha chiesto e ottenuto tramite una raccolta fondi il trasferimento della preziosa reliquia presso le sale del locale municipio cittadino. Il gomitolo ha anche un suo fratellino minore che si chiama "Junior". Per il più grande gomitolo di filo di nylon bisogna invece recarsi a Branson, in Missouri. Siamo nelle mani di un branco di pazzi.
martedì 9 maggio 2023
Ormai il green washing è diventato una tecnica di marketing, addirittura sul sito dell'OVS si premurano di farti sapere quanta acqua è stata consumata per produrre quel certo modello di pantaloncino, fatto sta che io quel pantaloncino poi non l'ho comprato e mi sono sentito pure in colpa, perché ormai quell'acqua è stata consumata ed è come se a causa mia fosse andata sprecata (fra l'altro non esiste più il cotone leggero, per qualche remota ragione è stato deciso che il riscaldamento globale lo dovremo affrontare in pantaloncini di fustagno felpato). Io capisco che otto miliardi di persone devono trovare il modo di convivere in equilibrio col pianeta, ma qui siamo alla millanteria interessata, fanno tutto per il pianeta ma giusto per farci sentire filantropi, psicologia elementare, mentre io vorrei trovare semplicemente dei pantaloncini di lino possibilmente che non pizzichino troppo il sedere, e invece trovo solo pigiami.
sabato 6 maggio 2023
L'aria è de tutti
mercoledì 3 maggio 2023
Tecniche di lavaggio del mondo libero
Su internet c'è questa ridicola corsa a ridefinire ucraini tutti gli artisti russi, perfino a quelli che ucraini non sono tentano di affibbiare qualche antenato ucraino, l'ucrainità è diventata improvvisamente una virtù, anche Gengis Khan, a guardare bene, aveva degli antenati ucraini. L'operazione è molto semplice per Bulgakov e Gogol, e per Kazimir Malevich, "un pittore, insegnante e urbanista russo poi sovietico, di origini polacche, nato nel Governatorato di Kiev dell'Impero russo", che tuttavia ha la grave colpa di aver fondato la corrente artistica del Suprematismo (russo). Con Nabokov invece non ci sono problemi perché "naturalizzato statunitense" e per giunta esule con padre assassinato da generici attentatori "antiliberali". Finirà che quando avremo finalmente conquistato la Russia alla causa del "mondo libero", dalle Nazioni Unite partirà l'ordine di cambiarle nome in Asia Occidentale perché si perda definitivamente ogni memoria di questo popolo di mostri che non ha mai smesso di mangiarsi i bambini.
lunedì 1 maggio 2023
La nausea
La nausea di scrivere di primo maggio il primo maggio, di venticinque aprile il venticinque aprile, di cavar ogni volta il sugo dalla ciccia esausta, i doodle di Google, le giornate mondiali del [segue stronzata mondiale a caso], i discorsi scipiti delle alte cariche dello Stato, gli accenti romaneschi ministerialeschi (ora l'inverno del nosdro sgondendo è divendado gloriosa esdade soddo quesdo sole di Yorg), l'articoletto di routine scritto uguale cambia solo l'anno (l'AI già scrive gli editoriali del Corriere, e sono già più brillanti di Severgnini). Che il lavoro intellettuale finisca per essere sostituito dagli algoritmi è la logica conseguenza di un impoverimento generale del materiale cerebrale che è stato progettato e perseguito negli anni con scientifica perseveranza.
venerdì 28 aprile 2023
L'alacrità settentrionale
La notte, qui al nord, quando è ora di dormire iniziano i lavori i grossi. Ieri notte rifacevano le strisce, quando non sono le strisce è la spazzatura, quando non è la spazzatura lavano la strada, anzi mi sa che ieri lavavano la strada perché stamattina le strisce erano le stesse dell'altro ieri, la lavavano o passavano il cif sui bottoni dei semafori perché io ho sentito distintamente il suono di uno spray, uno spray che elimina il 99,99% dei batteri. Poi passa la macchina pulitrice che fa il rumore di un phon, pulisce la strada con i suoi spazzolini e ripassa il filo interdentale fra i lampioni, è come se il settentrionale dovesse occupare con la sua alacrità anche la notte, una specie di horror vacui coglie il settentrionale che si trova all'improvviso con le mani in mano, io gliele taglierei quelle mano, ci sarà pure una via di mezzo fra l'iperattività settentrionale e l'accidia meridionale, ci deve essere, forse in Umbria che sta al centro, ma non c'è da sperarci. Forse stanotte rifanno la strada, lavori grossi, io mi ricordo quando hanno rifatto la strada alle tre di notte, passavano coi rulli, dalle tapparelle vedevo la luce dei lampeggianti, sembrava di stare in una puntata di CSI, non stanno mai fermi qui al nord, chissà cosa vogliono dimostrare, bisogna legarli alle sedie porca di quella troia.
venerdì 21 aprile 2023
Miserie della scienza ridotta a rotocalco
Anche la programmazione scientifica destinata al grande pubblico ha le sue colpe, questa rimasticazione televisiva dei grandi temi della scienza, con spargimento a profusione di Big Bang e di buchi neri, ha finito per formare delle false nozioni che si avvicinano molto al concetto di fake news. Qualcuno di voi si ricorderà la ormai sempre meno citata "Teoria delle Stringhe" che andava molto di moda negli anni '90, come spesso accade, la sua improvvisa celebrità l'aveva ormai tramutata in una legge dimostrata della fisica, cosa in effetti non vera, tanto che oggi si stanno tentando nuove strade. Così come accade per l'odierna "Teoria del Big Bang" che appunto è solo una teoria, una cosmogonia alternativa ad altre ipotesi ma che viene fatta passare per versione ufficiale dell'origine del mondo. La scienza seria, invece di flirtare con la televisione per cercare popolarità, dovrebbe mettere in guardia da tanta faciloneria. Per non dire del Cicap e di altre associazioni equivalenti, ormai schematicamente ridottesi a duellare con i terrapiattisti o a provare scientificamente l'inesistenza di Dio, com'è per l'Uaar. La scienza non è una commissione di lotta alle eresie.
Mentalità positivista
Mi è dispiaciuto per il missilone di Elon Musk, lo abbiamo guardato in diretta, mi è dispiaciuto per tutti quei cablaggi, quei quadri strumenti, quei tubini e tubicini, quei finestrini e seggiolini che con tanta pazienza avevano assemblato con una passione da modellisti, svampati in una manciata di secondi: puf. Ovviamente Musk fa buon viso a cattivo gioco e al grido di Fail Fast, Succeed Faster si è già messo al lavoro per costruire un dildo ancora più grande. L'assetto capitalistico-progressistico che trascina il mondo, le magnifiche sorti e progressive, abbisognano di questa frenesia acefala e iperpositivista per raggiungere i loro obiettivi, fosse stato per me avrei mandato tutto a cagare e mi sarei dato a collezionare tappi di birra.
mercoledì 19 aprile 2023
La battaglia demografica
Voglio proprio vedere come faranno a convincere gli italiani a fare più figli e a promuovere l'italiano, parlato tra l'altro assai male dalla nostra premier che come tutti sanno si esprime con accento da salumaia. Voglio dire, persino Mussolini aveva imparato a parlare italiano, non è difficile, per non dire di D'Annunzio che io pensavo fosse di Rho. La prima leva contro il declino demografico sono gli stanziamenti, questa volta alle famiglie. Non sarà romantico ma il governo deve muoversi sul piano della concretezza. La seconda leva è lo spauracchio della sostituzione etnica: ti svegli una mattina e come in un sogno sudato attorno a te vedi solo italiani abbronzati e occhi a mandorla (per non dire dei romani che di tanto in tanto ti ritrovi anche qui in Insubria a cercare le puntarelle, al mercato coperto, guarda caso di epoca fascista. È da mo' che a noi padani tentano di sostituirci etnicamente con i meridionali, io stesso nascondo molto bene la mia metà calabrese parlando con accento di Felonica). Io che sono un pervertito mi immaginavo più una leva di questo tipo: una fila di gagliardi stalloni italiani, sguainati i prepuzi, che ingravidano in batteria generose matrone romane incatenate ai letti come delle andromede (non lo fo per piacer mio…). Ma secondo me son tutte cazzate, nessuna curva si invertirà, alla gente normale di fare figli importa una sega.
domenica 16 aprile 2023
Micromachia
A Renzi e Calenda manca tutta la gigantomachia del Berlusconi commendatore e capitano d'industria, Berlusconi riassumeva nella sua figura tutta la grandeur della commedia all'italiana, Renzi e Calenda riflettono tutt'al più la micromachia dei gioppini che se la giocano a calzini pieni di melma (Gioppino è una maschera carnevalesca che da noi è sinonimo di traffichino di poco conto). Non nascondo che provo un certo piacere, una certa Schadenfreude, nel vederli bisticciare come bimbini viziati, è quello che il "vero liberalismo" si merita, luogo di piccoli opportunismi da fine impero, di sderenate energie per l'Italia, di "il mio papà è meno indagato del tuo, gnè gnè gnè". Se Calenda non la pianta scommetto che verremo a sapere che Renzi non si fa neanche il bidè.
giovedì 13 aprile 2023
martedì 11 aprile 2023
Attraverso un periodo di scazzamento per la scrittura che come potete vedere si manifesta in un piccolo cabotaggio, in una manutenzione ordinaria dello strumento blog. Con i social va ancora peggio, lì davvero ci vuole una susta (tenere in susta = tendere, eccitare) da rincoglioniti. Non dispero di riprendere a scrivere con più regolarità, ci vogliono delle idee, al momento ne sono sprovvisto. O forse mi interessa scrivere cose più private. Ci vuole pazienza. Prima o poi mi tornerà la voglia di scrivere. Nel frattempo non prometto nulla, sforzarsi sarebbe deleterio.
lunedì 10 aprile 2023
venerdì 7 aprile 2023
Non ho trovato la voce "Giudei" sul Dizionario Filosofico di Voltaire in mio possesso, in compenso ho trovato la voce poco lusinghiera "Giudea" e molte altre testimonianze del disprezzo di Voltaire per il popolo di Abramo, e l'impressione che il suo disprezzo per l'ebreo andasse oltre il momentum anticlericale. In un periodo precedente alla grande vergogna dello sterminio nazista, che tuttavia fu solo l'ultimo atto, organizzato secondo modalità "industriali", di secoli di persecuzioni "convenzionali", sparare sull'ebreo era prassi comune fra gli intellettuali. Oggi di Voltaire è stato fatto un santino per una citazione estratta e parafrasata, si suppone, dal suo Trattato sulla tolleranza, Voltaire è quell'oggetto lontano e perlopiù sconosciuto che la media cultura umanistica richiesta al contemporaneo di Matteo Renzi associa molto approssimativamente all'illuminismo. Io per affinità e gusto gli preferisco il Dizionario dei luoghi comuni di Flaubert.
domenica 2 aprile 2023
Da ragazzo sognavo un mondo di femminielli carini come Jaye Davidson ne "La moglie del soldato", non come quelli di "Priscilla, la regina del deserto" che francamente sono diventati più scontati di un cinepanettone. Oggi non so più se si possono dire certe cose, viviamo in società molto avanzate in cui si dà del pedofilo a Nabokov. La sessualità è diventata argomento da spendere nel tritacarne delle battaglie ideologiche, l'omosessuale che volesse vivere in tutta tranquillità la sua vita si trova oggi come ieri nella necessità di non essere scoperto, non già perché altrimenti lo manderebbero al confino, ma al contrario perché ne farebbero un tabernacolo. Da una parte tutta la precettistica stantia della trasgressione scambiata cretinamente per liberazione sessuale, dall'altra le visioni apocalittiche di futuristiche società svirilizzate in balia della depravazione, e della depravazione dei diecimila anni precedenti di società virilizzate si tace per cavalleria. Finirà molto male.
sabato 1 aprile 2023
La democrazia in America
Alexis de Tocqueville giunge negli Stati Uniti odierni grazie una macchina del tempo, davanti a lui si apre il fantasmagorico spettacolo della democrazia in America. Dall'incipit dell'omonimo saggio del 1835: "Fra le cose nuove che attirarono la mia attenzione durante il mio soggiorno negli Stati Uniti, una soprattutto mi colpì assai profondamente, e cioè l'eguaglianza delle condizioni." Oggi il visconte di Tocqueville vedrebbe il 45° Presidente degli Stati Uniti, nonché candidato alla presidenza, posto sotto accusa per il pagamento, contabilizzato come spesa legale, di una pornostar incontrata a un torneo di golf sul lago Tahoe, dove lavorava come prostituta d'alto bordo (pagata per tacere, a quanto sembra di capire). La libertà, così come l'abbiamo imparata nell'ultimo quarto del ventesimo secolo, comporterebbe che l'incontro sessuale tra adulti consenzienti, anche qualora fossero sposati, non implichi il biasimo della società, men che meno l'arresto, ma il personaggio è pubblico e controverso, è stato accusato di aver incitato la folla ad assaltare il Campidoglio, e adesso, come già fu per il gangster Al Capone, si tenta di inchiodarlo per questioni a latere, lavorandolo ai fianchi (un suo collega, qualche decennio prima, venne incastrato grazie a certe macchioline sospette rinvenute su un vestito blu). Anche in Italia si è percorsa una via simile con il Presidente Silvio Berlusconi, ma l'Italia, lo sapeva anche Tocqueville, non è una democrazia. Gli Stati Uniti, invece, sono il faro della libertà. Guidano il mondo secondo criteri di giustizia. All'ex Presidente Trump, si viene a sapere, sarà evitata la perp walk, cioè la sfilata del condannato ammanettato ed esposto al biasimo della comunità. Gliela risparmiano perché si tratta di un personaggio di riguardo, o più realisticamente per evitare che il "condannato" (la presunzione di innocenza è solo una formula di rito in questi casi) trasformi il suo arresto in uno show elettorale. Sulla barbarie della perp walk, la cui usanza manda in visibilio i giornalisti della democrazia più grande del mondo, non si fa parola, la si evita a Trump, non al povero cristo che se anche gli venisse l'estro di trasformarla in uno show a nessuno importerebbe un piffero. "L'eguaglianza delle condizioni", diceva il visconte di Tocqueville, l'ingenuo Tocqueville, il Candido di Voltaire. A proposito: Voltaire, il campione della tolleranza moderna, era un antisemita dichiarato: "«Ben lungi dall’odiarvi, vi ho sempre compatiti (...) lungi dall’accusarvi, signori, io vi ho sempre guardati con compassione (...) tuttavia non bisogna bruciarli» (Dizionario filosofico, "Giudei"). Anche l'ex Presidente Trump è stato accusato di antisemitismo, nonostante l'adorata figlia Ivanka si sia convertita all'ebraismo ortodosso per sposare Jared Kushner. È un circo, il Circo Barnum, l'hanno inventato gli americani. Portate i sali, che il visconte mi è svenuto sul canapé.
venerdì 31 marzo 2023
Dieci piccoli afro-americani cis
Fa discutere la riedizione dei lavori di Agatha Christie sottoposti alla censura del pensiero woke e superinclusivo. Da ricordare che Agatha Christie fu già fatta oggetto di censura con quel Dieci Piccoli Indiani che nell'originale erano Dieci Piccoli Negri (Ten Little Niggers). Negli Stati Uniti il titolo fu cambiato fin dalla prima edizione in And Then There Were None per non urtare la sensibilità della popolazione afro-americana. Anche la Mondadori scelse in un primo momento di intitolarlo ...e poi non rimase nessuno, ma il titolo non piacque, per cui nel 1977 si optò per gli indiani, ritenuti a torto o a ragione meno ipersensibili degli africani. Già al lavoro un comitato etico per rivedere e correggere il Mein Kampf ripulendolo da ogni allusione razzista, la nuova edizione si intitolerà Mein Garten e verterà sull'amore per i fiori e per il giardinaggio.
giovedì 30 marzo 2023
La fede nella scienza
È un'espressione infelice "fede nella scienza", perché la scienza non è questione di credere, e nemmeno di avere fiducia, la scienza ha solo l'ambizione di basarsi su dati utili che non hanno bisogno di essere creduti. La proliferazione di esperti in ogni campo che indirizzano i loro pareri dove più tira il vento è la cosa più lontana dall'atteggiamento scientifico che si possa avere. "Ma tu quindi non credi nella scienza?" è ormai equiparabile al vieto "Perdiana, buon uomo, lei dunque mi sta dicendo che non crede in Nostro Signore?". E davvero la scienza ormai assume il ruolo di ultimo idolo, ma questa è la scienza che è diventata occasione di perbenismo da spendere sull'agorà scimunita dei social, della scienza vera, in tutto questo bailamme, giunge solo la lontana eco. La pedanteria di questi cicisbei della "scienza ufficiale" è diventata deleteria per la disciplina.
Pnrr: ultime offerte, fino a domenica
Ci fu un tempo in cui la coglioneria organizzata dei mezzi di informazione era in piena fregola da Pnrr, il Piano Marshall di ripresa e resilienza che aveva acceso le fantasie del creativo popolo italiano: nella lista dei desideri a un certo punto era rientrato di tutto, dagli immancabili e fondamentali nuovi stadi di calcio al Ponte sullo Stretto, e poi la nuova Piramide di Cheope, il completamento dell'alta velocità sul tratto tirrenico e relativa bretella ionica di collegamento Sibari-Taranto-Brindisi, e ancora l'aeroporto di Crotone, l'aquafan di Campomarino Lido, l'immancabile adeguamento ambientale al netto di ipotesi faraoniche di potenziamento del sistema sanitario ormai uscite dai radar una volta levate le tende il circo Covid. Ora si viene a sapere che questi soldi proprio non si riesce a spenderli, che i progetti sono in ritardo e oltretutto irrealizzabili per difficoltà di rendicontamento e pianificazione e si apre allora la corsa agli ultimi spicci: Sala: un governo saggio lì darebbe a Milano; rifacciamo i marciapiedi di Milano con i fondi aggiuntivi del Pnrr; Roma: Giubileo!; Torino: Parco Urbano, bonifica area dell'ex stabilimento Altissimo in strada Genova dall'amianto e dei terreni dall'acqua di falda. Insomma, l'assalto alla diligenza, dopo aver buttato per anni fondi europei e stanziamenti governativi che gocciolano regolarmente dalle tubature rotte del Moloch pubblico, pioggia di soldi che non appaga mai la sete.
martedì 28 marzo 2023
Ludi circenses
Tu pensi che dietro a una scelta di campo ci siano chissà quali grandi argomenti di carattere intellettuale e invece si tratta solo della voglia di scegliersi un partito, come quando decidi di tifare per il pallone e sfogli la margherita: Inter, Milan, Juve, Audace Cerignola, al lordo dell'ereditarietà dei caratteri calcistici, del contesto regional-campanilistico e dello Zeitgeist del momento. Perché ci piace prendere partito, non so per quale atavico errore di programmazione. In famiglia siamo stati sempre di sinistra, qua e là qualche pecora nera, è vero, ma chi è senza peccato scagli la prima pietra, e allora per indolenza sono stato di sinistra anch'io, ma poi la filosofia mi ha preso la mano e adesso non vedo più motivo di prendere partito. Ci fosse almeno una convenienza, manco quella, la convenienza è tutta loro, mentre noi ci impegniamo gratuitamente a fare il lavoro sporco litigando con pippo74 per questioni di principio. Adesso volevo darmi all'hockey su ghiaia, voi animali da competizione presi dai ludi circenses, sapete per caso consigliarmi una squadra da tifare?
domenica 26 marzo 2023
Sogno mesto e bagnato
Siamo nel periodo ellenistico della nostra civiltà, immersi nel lungo sogno dell'universalità dei nostri principi, con la minaccia incombente dei barbari alle porte e i segni premonitori di un nuovo medioevo.
"Ellenismo è circondare appositamente l'uomo di suppellettili invece che di oggetti qualsiasi, trasformare questi ultimi in arredo, umanizzare il mondo circostante, infondergli un sottile tepore teleologico. Ellenismo è la stufa accanto alla quale un uomo sta seduto e gode del caldo che emana, così affine al calore che ha dentro." (Osip Ėmil'evič Mandel'štam)
Sul rassicurante calore delle stufe ci è già stato dato l'avviso, ci portiamo ancora appresso le nostre suppellettili giusto perché sono gli ultimi feticci di una fede ormai delusa nel progresso, resilienti per non dire sconfitti. Non è necessario che sopravviva un certo ordine mondiale, come le banche, le civiltà, anche le più progredite, sono progettate per fallire. Dire addio alla democrazia non sarà così duro visto che abbiamo già cominciato a farne a meno, dico la democrazia come sogno di un coinvolgimento universale del popolo, il cui parere è sempre più eterodiretto o addirittura scavalcato quando si trova in conflitto con le improrogabili necessità del patto contabile che lega i cittadini. Ci troviamo immersi in una rete di improrogabili necessità, l'illusione di essere liberi ormai inculcataci per persuasione, ma dice che bisogna accontentarsi, che il nostro è il migliore dei mondi possibili, più di questo non si può avere, altrimenti arriva l'uomo nero. Come sempre sarà la storia a svegliarci dal nostro sogno mesto e bagnato.
sabato 25 marzo 2023
Sport
Lost in translation
Ai fatti storici che riposano ben ordinati nei libri manca tutto il climax degli umori della società che ha permesso a quei fatti di accadere, il sentimento in presa diretta dell'improrogabilità delle decisioni prese senza il senno del poi. La ricostruzione storica più precisa non può trasmettere quel certo sentimento vivo del presente privo allora della cognizione del futuro e la storia ne esce quindi come una successione di fatti legati fra di loro da un filo sì coerente, ma prodotto perlopiù a posteriori dal senno del poi degli storici. È un discorso affine all'ermeneutica di Gadamer: per tanto che si tenti di essere obiettivi, il giudizio sul passato è influenzato da tutta la struttura dei giudizi attuali, così ben interiorizzati da non essere avvertiti, per cui siamo fatalmente immersi in una nebbia che deforma sempre il nostro sguardo sul passato. Da tener presente quando si dovrà scrivere la storia del momento attuale, in cui sarà facile smarrire quel che in generale non si vuole mai sentirsi dire.
giovedì 23 marzo 2023
Killing me softly
Emblematica l'attuale polemica sui proiettili all'uranio impoverito inviati dal Regno Unito a Kiev.
I russi, poverini, chiagni e fotti, fanno le vittime: siamo a tanto così dalla guerra nucleare, inquineranno le campagne, metteranno in pericolo la salute delle persone. E capirai, spianano intere città e si preoccupano della salute della gente, dei filantropi. L'occidente buono, dal canto suo, minimizza: non si tratta di armi atomiche, si tratta solo di proiettili con la punta rinforzata con uranio impoverito, per perforare meglio i carri armati, sono praticamente innocui per le persone, i nostri proiettili rispettano l'ambiente. E comunque li usano anche i russi. Toh, al limite sono nocive le polveri generate dall'impatto, ma di solito, quando impattano, le persone nelle immediate vicinanze sono già morte, almeno questa sarebbe l'idea. (i carri prendono fuoco, l'uranio vola nell'aria ma è impoverito, è debolmente tossico).
Ve le ricordate le polemiche sui proiettili all'uranio impoverito usati dalla NATO in Jugoslavia, e quelli usati nelle esercitazioni in Sardegna? La strage silenziosa, ne parlava l'Espresso: "Silenzio di piombo: le basi militari in Sardegna e quelle morti senza risposte". Ne hanno fatto anche un film, Le ultime 56 ore, che "è stato dichiarato di interesse culturale dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e, nonostante la tematica trattata, ha ricevuto il sostegno del Ministero della Difesa."
Ma minimizziamo, siamo attualmente in guerra contro l'Impero del Male, tutto passa in cavalleria. Se lo dice anche Wired che sono innocui (tutto ok, non sono armi vietate dalle convenzioni internazionali), bisogna fidarsi, mica vogliamo andare contro la scienza, mica vogliamo credere al nemico?
"A brigante, brigante e mezzo", la verità si fa valere per persuasione, tutto è falso ma è opportuno che sia vero.