lunedì 31 gennaio 2022

Senza di noi il diluvio

È da un po' di tempo ormai che per evitare il pericolo che ad arrivare al potere siano le idee dei camionisti e degli scaricatori di porto le élite ben organizzate concertano ogni tipo di stratagemma, anche il più scorretto, pur di impedirne in ogni modo la rappresentanza politica. L'irritualità delle prassi istituzionali, l'aggrapparsi all'uomo della provvidenza, la riduzione a zoticone incolto di ogni tipo di contestatore sono il riflesso di questa fobia del cambiamento che prende sempre piu i contorni di una forma di millenarismo ("senza di noi il diluvio"). Per contro, nel tentativo di proteggere la società civile dalla minaccia dei barbari invasori si dà corso all'imbarbarimento della società a scopo conservativo, tutto è permesso pur di non lasciarli passare. Chi sono gli orchi e chi i cavalieri senza macchia in questo gioco di società non si sa bene, sulle prime sembrerebbe tutto chiaro, a guardarlo bene anche il prode cavaliero ha nel dispetto e nella ripicca la sua nobiltà d'animo. Non un'ottima idea dileggiare il manovale per via del suo livello di istruzione, come se bastasse la scuola a fare un uomo intelligente e una laurea in scienze umanistiche a evitarne uno deficiente... E se fossero proprio le élite con questo loro atteggiamento ad alimentare la minaccia del populismo? A metter le braci sotto il tappeto va a fuoco la casa.

Legittimazione della limitazione della libertà

Non lo so se ci sia dietro un piano ben congeniato, al momento penso semplicemente che la pandemia abbia fornito l'occasione a chi esercita il potere di dare libero sfogo a una tentazione dirigista da sempre presente ma che per ragioni di inopportunità si lasciava in secondo piano e che ora invece ci si sente liberi di applicare facendola passare per "nuova normalità" o necessità dovuta allo stato di emergenza. Il potere è come quell'anello che una volta infilato si prendeva il braccio e la mente, non è una cosa da nulla emanare leggi che vanno a limitare la libertà delle persone, mi pare invece che ultimamente sia diventata prassi normale non solo fra gli addetti ai lavori ma abbia conquistato anche i cuori e le menti dei più placidi progressisti da poltrona. C'è una gran voglia di tagliare le questioni con l'accetta perché appunto siamo in regime di pandemia, non possiamo starci troppo sopra a filosofare, bisogna vietare, ma a fin di bene. Una volta sdoganata la cosa si procede spediti verso la normalizzazione della prevaricazione ed eccoci qui che ci ritroviamo sommersi da un'infinità di leggi e di leggine spesso in conflitto logico fra loro ma a cui bisogna obbedire senza indugi, pena sanzioni e l'esclusione dal consesso sociale. Al fondo, l'idea che gli uomini non possono fare da soli, bisogna vigilarli e amministrarli attraverso un capillare sistema di incentivi e di punizioni, altrimenti la società muore. Solo che la società muore anche di quella stessa cura che in teoria dovrebbe prevenire il danno.

domenica 30 gennaio 2022

Combattere il populismo con il perbenismo

C'è un pregiudizio, o se volete una condanna preventiva di molti normie comunemente orientati a sinistra, che impedisce a loro e agli altri di prendere in considerazione argomenti che non sono considerati ammissibili dal loro quadro di convenzionalità di riferimento. Il populismo, oddio il populismo! Conosco bene questo bias perché ci ero cascato anch'io. Senonché, non tutto quel che chiamano populismo è vero populismo, sotto la campana del populismo ci finiscono anche cose che non c'entrano o quantomeno che non si meriterebbero una condanna così definitiva. Guardate cosa state diventando, compagni, degli spregiatori della gente comune che riducete a bestie prive di cervello, vi state trasformando in una triste élite di perbenisti col ditino sempre alzato. Non stupisce che per impedire al "mondo di sotto" pieno di bestie e di deficienti di elevarsi alla rappresentanza politica, state di fatto teorizzando e praticando la limitazione della democrazia a fin di bene, che è un tradimento delle stesse idee di progresso di cui in teoria vi fate paladini. Dai perbenisti ci dovevate liberare e dei perbenisti siete diventati, che brutta fine, compagni.

Bis

Se avessero ancora potuto eleggere Napolitano probabilmente ora sarebbe al suo quarto mandato, ma Napolitano è salpato da tempo per i Porti Grigi, non si poteva piazzarne al Colle un cartonato, sicché di nuovo, causa grave emergenza istituzionale (e quando mai, noi, non ci troviamo nella gravosa occorrenza di un'emergenza istituzionale?), di nuovo ricorriamo all'eccezionalità per tenere in piedi questo museo delle cere che appelliamo Repubblica Italiana. Per oscuri e meno oscuri maneggi bisognerà trovare il modo di far succedere al Mattarella bis un Mario Draghi, e tutto questo deciso per il nostro bene, noi votiamo (perché si vota, per salvare le apparenze) e poi loro traducono in percorso responsabile le estemporanee stravanganze del popolo italiano. Finché erano in mano al centrodestra le televisioni costituivano un pericolo per la democrazia, oggi che sono in mano alla coalizione dei responsabili sono un concerto di correttezza e di obiettività: la sinistra è la prosecuzione del berlusconismo con altri mezzi.

venerdì 28 gennaio 2022

Il paese unito

C'è un ordine implicito da cui emerge il disordine esplicito del mondo, il quale, a vederlo più nel dettaglio, è un concerto ben organizzato di diverse parti disorganizzate, e una di queste parti è la politica italiana. Nella palude stagnante della politica italiana i fondi europei hanno avuto lo stesso impatto di un vitellino da latte gettato in acque infestate dai piranha. Primo movimento: scaraventarsi tutti sulla preda, e qui le traiettorie erano grosso modo ancora calcolabili - il "governo di solidarietà nazionale"; secondo movimento: quello attuale, la deviazione obbligata del corso del fiume - l'elezione del Capo dello Stato - in cui tutti sanno che dovranno mollare qualche cosa ma nella speranza che a rimetterci sia l'altro, tutto sta ad attendere il momento più propizio. E questo perché il paese era unito.

giovedì 27 gennaio 2022

L'ispettore Barnaby

Mi piace l'ispettore Barnaby, tutte quelle belle case, la campagna inglese, sembra l'Inghilterra. C'è uno in piedi che pota una siepe, sbam, colpo alla testa con oggetto contundente, osso parietale, morto sul colpo. Dopo il giardiniere tocca alla vecchia (è raro che le vecchie muoiano di vecchiaia a Midsomer): swuosh, grellinette a cinque rebbi con impugnatura in lattice, trapassata da parte a parte, due a zero per l'assassino (ci si fa anche una cultura di utensili da giardino in Barnaby). Non fai in tempo a riaverti dalla sorpresa che sbarabam, al bibliotecario cade in testa la libreria, enciclopedia britannica, volumi da Pri-Sto a Str-Zwo, si vedono solo le scarpe. Devi stare attento dove metti i piedi a Midsomer, ce ne uno dietro ogni cantone. Il quarto muore impiccato alla corda della campana, din don din don, suona l'Ave Maria dell'impiccato a Midsomer Bells. Di solito quando si fermano a quattro è perché Barnaby è stato perspicace, al quinto gli danno le ferie e mettono il lockdown.

mercoledì 26 gennaio 2022

Un'idea di futuro

In futuro verrà valutato l'orientamento politico del paziente prima di procedere anche solo con un'appendicectomia, con la tessera giusta si procederà all'operazione, con quella sbagliata "ci dispiace ma abbiamo deciso che lei grava sul sistema sanitario nazionale". Fantascienza? Chissà. Meglio se non altro tenerlo presente, visto l'andazzo. Le motivazioni di ordine morale, salvo i casi si disturbo psichiatrico conclamato, nascondono sempre interessi meno nobili che vanno dal puntiglio fine a se stesso e l'impossibilità di ritornare per orgoglio sui propri passi alla volontà esplicita di nuocere e di comprimere la libertà altrui. Ormai lo si vede, l'isteria va a braccetto con la prevaricazione. Una volta lasciato intendere che occorre dimostrare il proprio attaccamento alle direttive governative per poter accedere a beni e servizi il destino del governato è segnato: aver salva la vita in cambio dell'obbedienza. Questa è un'idea di futuro, a noi decidere se ci va bene o meno.

lunedì 24 gennaio 2022

Quirinaleide

I tipi come Mentana che hanno fatto del chiacchiericcio una professione rispettabile vanno in sollucchero per certe ritualità della politica, tali e quali dei maggiordomi appassionati di etichetta, tutta fuffa fatta però passare per cosa serissima, e solenne, come un matrimonio fra reali. Si fa il nome di Pinco, Tale incontra Quale, salgono le quote di Pallino, ecc. ecc. Ora, noi uomini normali abbiamo già il nostro innocente passatempo, cioè il pallone, ma i supermegadirettori appartengono a un ordine superiore, hanno il loro feudo e si sentono degli orientatori degli umori dell'opinione pubblica, che è poi la vera sciagura dei nostri tempi, almeno da quando hanno inventato la stampa. Dunque ricapitolando: fumata nera, bruciano le cravatte; fumata bianca, le magliette della salute.

Riassunto

A un certo punto cambia tutto, arriva il vaccino e la razza umana perde completamente il senno: chi ha fatto il vaccino acquista poteri soprannaturali, chi non lo fa è complice (della diffusione del contagio, dei disservizi del sistema ospedaliero, del blocco di ogni attività economica). Gente che si prende il Covid che dà la colpa ai non vaccinati, non capendo un tubo, in buona sostanza, di come funziona un vaccino. In televisione si formano plotoni d'esecuzione, i telegiornali a tutte le ore snocciolano i bollettini di guerra, interviene il governo e certifica legalmente la suddivisione intervenuta in seno alla società separando gli uomini in bramini e paria, i puri e gli impuri. Il non vaccinato è intoccabile, venirne a contatto implica la malattia. Ammalarsi è vergognoso, è moralmente riprovevole. Per contro, non è permessa critica, chi non collabora è un sabotatore. Vengono messe a tacere le voci dissonanti, additati come macchiette i contestatori. Il contagio, dal canto suo, sale e scende con andamento quasi stagionale per i fatti suoi, noncurante degli sforzi per contenerlo. Questi sono i fatti, questi sono diventati gli uomini, regrediti a uno stato animalesco (homo homini lupus).

domenica 23 gennaio 2022

Due casi di discriminazione

Il novax prima dell'arrivo dei vaccini era l'immigrato, specialmente se nero africano. Sembra passato un secolo ma solo tre anni fa l'immigrato era stato preso di mira da Salvini allo stesso modo in cui i decreti firmati da Draghi prendono di mira i novax, solo che sui novax oggi l'accordo è più ampio. La narrazione sul novax è stata costruita in questo modo: siccome non vaccinandoti metti in pericolo la vita degli altri allora ti meriti di essere escluso dalla società. È un siccome che non è così scontato ed evidente ma la persuasione è riuscita a farlo passare. La sinistra gongola, può accanirsi sulle persone sulla base di un criterio "scientifico" che è automaticamente diventato etico-morale. L'intelletualismo della sinistra ha bisogno di questi alibi per scaricarsi la coscienza, a Salvini bastavano l'esempio pratico: nigeriano uccide italiano, tutti i nigeriani sono assassini. Certo il novax potrebbe redimersi all'istante solo acconsentendo di fare il vaccino, il povero nigeriano dovrà invece salvare dalle fiamme un'intera famiglia di bergamaschi e dimostrare per giunta di essere un gran lavoratore per meritarsi il plauso della società. In entrambi i casi si tratta di discriminazione.

Radici

La radice dei soprusi è sempre la stessa, siccome non ci sono i carri armati per le strade non significa che tutto va bene. Prendere di mira un certo gruppo sociale additandolo come unico responsabile di una situazione, si dirà, s'è sempre fatto, per esempio Berlusconi dava la colpa di tutto ai comunisti, solo che nemmeno l'odiato Cavaliere era arrivato al punto di impedirgli di ritirare la pensione alle poste e minacciare di negargli il superfluo al supermercato. Qui un segno è stato passato. I motivi di carattere sanitario sono la foglia di fico sotto la quale si nasconde l'accanimento del potere sull'individuo che non intende piegarsi. Se passa l'idea, come in effetti è passata, che su un certo gruppo di individui è lecito accanirsi con tutti i mezzi a disposizione, addio patto civile. I non vaccinati non sono assassini, non sono matti su cui intervenire con un TSO, non sono gente da tormentare fino allo sfinimento in quanto decerebrati irrecuperabili che si meritano il confino. Se pensi il contrario, se solo una di queste proposizioni ti sembra anche un poco ricevibile, allora fatti un esame di coscienza, perché quei germi dell'abbruttimento che tanto disdegni hanno ormai messo radici anche dentro di te.

giovedì 20 gennaio 2022

Tormentare e punire

Qualcuno mi spieghi come mai il non vaccinato è trattato da pericolo pubblico anche da negativo. Non mi si venga a dire perché è potenzialmente contagioso visto che lo siamo tutti. Che ragione c'è. Hanno sistematicamente creato e continuano imperterriti a farlo una sottocasta di reietti a cui è concesso molto magnanimamente di andare al supermercato giusto perché non è ancora valso l'uso di privarli anche del mangiare. A furor di popolo si chiedono restrizioni e a furor di popolo il governo d'emergenza si muove per colpire chirurgicamente le vittime designate. La macchina dell'informazione, tutto il santo giorno, bullizza questi reietti fino a teorizzarne, nell'allegria generale, l'esclusione dalle cure ospedaliere. Se questa è civiltà allora meglio fuggire nei boschi, come Thoreau. Nessuno è al sicuro.

lunedì 17 gennaio 2022

Gli ultimi giorni dell'umanità

Un deragliamento così smaccato del naturale corso della ragione c'era anche da aspettarselo, era da tempo ormai che l'avanzata civiltà occidentale mostrava evidenti segni di disfacimento, troppo affollate e frollate le democrazie e cariche di oneri a cui non riescono far fronte: lo sviluppo economico, la casa per tutti, la scuola pubblica, la sanità gratuita, i prodotti sottocosto e la cortesia delle cassiere, perfino il diritto alla partita di pallone è stato messo in discussione, tutto cammina sul filo del default ultimo e definitivo, la complessità ha raggiunto il suo limite, siamo agli ultimi giorni dell'umanità. Ci sarà ancora vita, ma in quanto a umanità occorrerà metterci una pietra sopra.

I "rabbiosi negatori"

Cominciano a intravedersi le prime crepe nel muro di conformismo eretto dal consesso dei giusti, cominciano ad apparire anche su giornali notoriamente organici alla narrazione articoli di questo genere: lungi da noi schierarci con quei due scappati di casa di Agamben e Cacciari, però forse sì, forse forse stiamo esagerando con questa sospensione della democrazia che non se ne intravede una fine, per esempio potremmo sapere, di grazia - senza ovviamente condividere le tesi di quei due scappati di casa di Agamben e Cacciari, che Dio li fulmini -, potremmo dunque sapere quando e raggiunti quali parametri il governo intende restituirci la nostra libertà? Ovviamente il tutto ben camuffato sotto argomentazioni ragionevolissime e prese tutte le precauzioni del caso. Questo in buona sostanza il tono di un articolo apparso sull'HuffPost a firma V. Vecellio:

"Per tornare al Covid: lungi dal voler accreditare ogni tipo di “complotto”, e sideralmente lontani dalle posizioni assunte dal quartetto Agamben-Cacciari-Freccero-Mattei; tuttavia di qualche “ammonimento” è bene far tesoro. Una cosa, il Covid, dovrebbe insegnare: in futuro, senza ricorrere a violenze, eserciti, repressioni cruente, si possono comprimere agevolmente spazi di libertà, democrazia, conoscenza, diritto. E’ sufficiente agitare lo spettro di una planetaria emergenza."

E ancora:

La frase chiave è appunto: “Nell’emergenza in cui siamo, non ci è permesso essere democratici″. Siamo dunque in guerra? Chi l’ha dichiarata? Ancora: chi stabilisce la durata della guerra/emergenza? Chi è il comandante? Chi lo ha nominato? A chi risponde, e come, per le sue decisioni? Scienziati ed esperti ci dicono, unanimi, che questa è la prima di altre future “emergenze”. Dunque: come si intende “governare” la nuova fase storica in cui siamo entrati? Senza ricorrere agli apocalittici scenari evocati dai rabbiosi “negatori” (anzi, per contrastarli con maggiore efficacia): quali contravveleni e garanzie si pensa di mettere in campo, a fronte dei rischi potenziali insiti nelle future emergenze?

No, qui non si è capito che ormai non viene prima il negazionismo e poi la critica ma casomai il contrario, che chiunque osi avanzare delle critiche viene subito gettato, previa cospargimento di pece e di piume, nel girone dei negazionisti: voi siete i "rabbiosi negatori", si intende del diritto di critica, guardatevi allo specchio se avete coscienza.

domenica 16 gennaio 2022

La pandemia dei normie

Guai se fai notare che lo stato di emergenza gli ha preso un po' la mano, pure al poro Cacciari hanno conferito per tempo il cappellino di stagnola, per non dire dello "scaricatore di porto" (basso proletariato, avinazzati che fra un momento di lucidità e l'altro garantiscono il recapito dei pacchi di Amazon ai signorini di città) che si è preso i daspo e gli idranti per aver osato eccepire sul tesserino che imponeva il discernimento sanitario tra immunizzati e non (poi abbiamo visto com'è andata a finire, che tutti se la passavano ugualmente l'uno con l'altro, da vaccinati, con il beneplacito del decreto legge). Sovversivi, sovversivi della peggiore specie. Di questa situazione il 'normie' è responsabile. Dicesi 'normie' chi si attesta su posizioni acritiche verso il pensiero comune e aggredisce o scredita chiunque ne rimanga al di fuori. Il 'normie' è una sciagura, per di più fatto passare come persona di larghe vedute, che segue i precetti della scienza. Ma quale scienza? Se la scienza fosse una persona fisica li denunzierebbe tutti per diffamazione. Responsabili, di questa follia dei greenpass (ne abbiamo di tre qualità: blando, strong e superstrong, per tacer dei colori: bianco, giallo, arancione, rosso, rosso rinforzato, profondo rosso e codice nero) e di questa burocratizzazione infinita della società che ormai sfiora il ridicolo e svuota piazze ed esercizi, senza più un perché. 

giovedì 13 gennaio 2022

Vademecum del buon vaccinato

Una volta fatto il vaccino stai sereno, sei immunizzato, sei protetto dal decorso grave, sei un membro riconosciuto della società, sei un filantropo, hai fatto del bene, hai alleggerito la pressione sugli ospedali, bravo. Fermati lì e non fare di più, accontentati, non andare in giro a menar gramo come un prete ("non hai fatto il vaccino, ti ammali, muori"), non diventare una Myrta Merlino, non trattare il tuo prossimo come un appestato, non gonfiare il petto, non sentirti un eroe della patria, c'è gente che ha fatto la guerra, non sei Enrico Toti. Dite che ce la fate? Questo non credo.

martedì 11 gennaio 2022

Deporre l'ascia

Il Greenpass come strumento di contenimento dei contagi è fallito, vuoi per la variante Omicron (di cui a tutt'oggi l'incidenza in Italia sul totale dei casi è stimata a braccio), vuoi perché la vaccinazione non è mai stata, e sottolineo mai, garanzia di ritrovarsi fra persone non contagiose; dunque, a cosa serve, oggi, il Greenpass? Si presume essenzialmente a contare i vaccinati e a garantire loro corsie preferenziali che hanno sempre meno delle vere ragioni sanitarie. C'è stato un momento in cui criticare il Greenpass equivaleva ad essere novax, cioè in parole povere essere o fiancheggiare l'azione degli untori, perché nel panico gli uomini ritornano ad essere quel che sono, si danno alle reazioni istintive, riemergono gli antichi archetipi, abbandonano la civiltà. La pandemia, nel frattempo, si propaga indifferente agli sforzi degli uomini per contenerla, se diventerà endemica sarà perché è riuscita a circolare, non perché è stata arrestata. Il governo italiano, in tutto questo, dismessi i sogni di essere guida mondiale della lotta al covid, ritrovatosi in difficoltà rispolvera stancamente il mantra del "tutto colpa dei novax", come l'ultimo giapponese barricato nel suo fortino. Superiamo questa fase, portiamoci oltre questo conflitto e ritorniamo a vivere: siamo vaccinati, quel che si poteva fare lo abbiamo fatto, ma basta farne una questione politica.

lunedì 10 gennaio 2022

Pedro Sanchez, socialista

Per fortuna Pedro Sánchez è di sinistra per cui da oggi possiamo auspicarci una dismissione del circus pandemico senza che ci ricadano sul capo i sospetti di un'adesione a politiche di destra. Già scritta così sembra roba da matti, ma siccome negli ultimi tempi siamo tutti ammattiti, questa è la situa. Non si possono criticare le politiche pandemiche, non si sa per quale sacralità innescata da quali oscuri bias mentali. Sia lodato Pedro Sanchez, dunque, perché ogni volta che mi azzardavo a prendere a modello Johnson scattava automatica la damnatio degli amici del popolo e finivo sulla lista degli stravaganti, giusto un pelo meno del tizio con le corna. Da oggi potrò dire: la penso come Pedro Sánchez, il socialista.

Che la ragione sia libera

Non mi trovo più con molti interlocutori perché pare che antepongano valutazioni di opportunità politica al semplice ragionamento, il ragionamento deve prima passare al vaglio dell'accettabilità entro un dato contesto di riferimento, e poi vedono se si può discuterne. Per esempio, non tirare mai fuori Trump in presenza di un democratico di sinistra, non tirare fuori Keynes a un congresso di economisti di Chicago, evita di muovere critiche alla Tatcher in casa di Capezzone (che invece sulla pandemia sta lottando come un leone assieme a tutta la redazione di Atlantico in difesa dei diritti umani). Che la ragione sia libera da queste valutazioni di opportunità.

domenica 9 gennaio 2022

Anche la psichiatria è una scienza

Orfani della narrazione del "fate il vaccino per fermare il contagio", il consenso dei giusti si è attestato ora sul "fate il vaccino per non riempire gli ospedali". É un'osservazione più pertinente, anche perché la prima non lo era mai stata e farla passare per tale non era che un raggiro bello e buono. Ora è il tempo delle "terapie intensive che sono piene di non vaccinati", ci finiscono 25,6 volte in più rispetto ai tridosati (fonte: Il Fatto), in Lombardia sono il 65% del totale (fonte: Il Giorno). Dispiace, ma è una scelta individuale. Anche i non vaccinati pagano il Servizio Sanitario Nazionale, ne hanno diritto e hanno diritto alle cure, il patto è questo e lo capisce anche un provax. Se il sistema soffre ci sono i fondi del Pnrr, fondi di emergenza ne abbiamo già stanziati. Io non so quando ci siamo svegliati una mattina e abbiamo deciso di agire per ritorsione su persone che la pensavano diversamente, riversando su di loro colpe pretestuose all'unico scopo di far valere la nostra ragione. Per un bisogno di sicurezza, per frustrazione? Qualcuno disse che il senso d'impotenza crea l'illusione di un nemico, che le difficoltà personali vengono sublimate in bisogni della società generando risentimento verso un bersaglio ad hoc. Mi sa che ci aveva preso. I novax saranno pure da curare ma anche noi abbiamo diritto alle cure, psichiatriche: esercitiamolo una buona volta, e alleggeriamo del nostro risentimento la società.

sabato 8 gennaio 2022

Intemerata

Il punto non è nemmeno più se stai dalla parte dei buoni che ti fanno pesare il loro contributo alla società o di quelli col cappellino di stagnola, tanto ormai, il punto è che dove vai vai oggi devi far presente che sei vaccinato come presupposto e criterio di posizionamento sociale, come se cambiasse qualcosa in termini di immunizzazione (la prendi lo stesso anche con la terza dose, pirla), e per non dire del virtue signalling. Mannaggia la madonna il virtue signalling. Hai fatto il vaccino? Bravo, ti diamo la medaglia. Un applauso al signorino che ha fatto il vaccino per salvarci tutti, mica per tenersi il lavoro, tutti filantropi. Con una tale mole di filantropi, più dell'80%, è incredibile che in Italia stiamo sempre messi con le pezze al culo. Guarda che il vaccino l'ho fatto anche per te. Bravo, allora tanto che ci sei sganciami anche 100 euro. "Hai fatto il vaccinoooh?" is the new "Hai messo la maglia di lanaaaa?". Sì santa madonna, sì: HO FATTO IL VACCINO. Mesi fa, adesso son degno, come gli altri. Non vorrai mica non fare il vaccino che poi intasi le terapie intensive? No, perché, fammi capire, se non fossi vaccinato non avrei diritto come tutti a farmi curare? Strada curava anche i talebani e tu non mi curi se non sono vaccinato? Ma stiamo scherzando?? Che, siamo impazziti tutti??? Ma giesùcristo.

Fine dell'intemerata.

venerdì 7 gennaio 2022

Djokovic alle prese col metodo scientifico

Se proprio dobbiamo farci guidare dalla ragione (scien-tì-fi-ca, niente meno), questo mito di cui tutti si riempiono la bocca ma che poi di fatto si riduce a un flatus vocis, dobbiamo domandarci: su Djokovic si stanno esprimendo valutazioni di carattere sanitario o di tipo prevalentemente politico? Perché se lo scopo era la sua salute e quella di chi lo circonda non bastava forse eseguire dei tamponi periodici come è in uso fra i calciatori? Non sono precisi, ma d'altro canto come abbiamo visto non sono precisi nemmeno i vaccini nel preservare dal contagio, il loro scopo è un altro. Djokovic va dunque punito perché ha osato trasgredire alla regola, perché ha osato sfidare con la sua impertinenza il racconto della zero covid policy australiana. E allora Djokovic è novax perché è vegan, perché si rifiuta di collaborare, perché il padre lo paragona a Gesù, perché alla fin fine è uno svitato: lo vedete quanto siete scientifici? Scientifici da paura.

martedì 4 gennaio 2022

I have a dream

La caricatura del novax, del complottista col cappellino di stagnola, è la nuova dimensione del tizio che si pensa intelligente, anch'io commisi lo stesso errore in passato con i pentastellati della prima ora, pensavo che tutto potesse esaurirsi nella caricatura e bastasse questo per risolvere la questione, ma mi sbagliavo. Fortunatamente so riconoscere i miei errori e vi dico allora che seguendo sui social qualche non vaccinato c'è da rimanere stupefatti di come sono intelligenti, cioè per niente fulminati ma sanissimi di mente, molto più sani di qualche deficiente organico alla narrazione che ci ammorba ogni sera alla tv, dove il cretino va per la maggiore. E hanno anche mogli e figli, e mariti e figlie, dei gatti, il cane, sono famiglie normali, sono proprio come noi, camminano in mezzo a noi (cioè, certificazione permettendo), si ammalano proprio come noi e addirittura guariscono, si negativizzano, non hanno da pentirsi pubblicamente per la loro scelta con un cartello appeso al collo in terapia intensiva: ero novax ma ora che sono morto mi sono pentito! Udite udite: non tutti i non vaccinati sono deficienti, ci sono anche quelli, come del resto anche fra i politici e gli scienziati, ma non è condizione sine qua non: accetta un non vaccinato, non puzza, non morde, non ti trasmette a prescindere la peste bubbonica, anzi, potresti essere tu a passarla a lui. I have a dream: un mondo in cui tutti gli uomini, vaccinati e non, potranno sedere accanto gli uni agli altri sui mezzi pubblici, un mondo in cui solo l'amore di Dio sarà guida ai nostri cuori e l'agnello e il leone giaceranno insieme, e ne verranno fuori degli agnelleoni, animali strani, sì, ma anche loro creature del Signore.

lunedì 3 gennaio 2022

Colpevoli fino a prova contraria

Ragionavamo sul fatto che con questo virus si è definitivamente ribaltata la buona regola dell'innocenza fino a prova contraria e ora siamo tutti colpevoli a prescindere fino a test negativo, con il surplus dello stigma e della reprimenda morale, è una cattiva abitudine che viene da lontano ma adesso abbiamo sdoganato il concetto, lo si può far valere con la copertura della legge. Non sei vaccinato? Sei contagioso ab origine, colpevole di diffusione del virus. Questo accade perché invece di aver interiorizzato genuinamente le regole della civiltà ce ne vantiamo e basta per raccontarci di essere umani, di esserci elevati sopra la scimmia e le fiere, mentre in realtà siamo le stesse bestiacce di sempre che aspettano solo un pretesto per avventarsi con la bava alla bocca sugli altri.

L'origine del mondo

Id_428GL284a2367902368c5322 era una coscienza grande e sfaccettata, aveva accumulato dentro di sé le nozioni più aggiornate in fatto di conoscenza scientifica e umanistica ed era in grado di tradurle in fulminanti intuizioni che travalicavano i confini delle singole discipline, aveva una certa vena umoristica e irriverente, conosceva la musica ed era dotato di talento artistico, non disdegnava altresì intrattenersi nel campo della mistica e dell'esoterismo alla ricerca di un qualcosa che potesse spezzare di tanto in tanto l'affilata razionalità dei suoi pensieri, e in un angolino riposto della sua anima si era perfino ritagliato uno spazietto in cui dare libero sfogo alle più inconfessabili fantasie di dolore e di distruzione. Fu principalmente per questo motivo che Id_195Sf284j2805389531W2952, uno dei più rinomati ed eccellenti Capo Universo, decise di affidargli il compito di popolare un pianeta tutto suo elevandolo al rango di Capo Mondo. Id_428, lo chiameremo così per brevità, per prima cosa decise che tutte le forme viventi che popolavano il suo mondo dovevano nascere e morire replicandosi da sé secondo il più tragicomico metodo di accoppiamento: aveva diviso tutti gli organismi grossomodo in due generi principali e uno di questi avrebbe dovuto accogliere dentro di sé il peduncolo irrigidito dell'altro, gli pareva un'idea buffa. Il seme dell'uno sarebbe penetrato nel grembo dell'altro, e per dare un primo tocco di crudeltà alla cosa, decise che la nuova vita si sarebbe sviluppata dentro l'organismo e sarebbe uscita poi per quella stessa piccola apertura da cui era entrato il peduncolo, con un livello di dolore tarato quasi sul massimo. Un grande schifo di organi sanguinolenti componeva gli esseri viventi, così da rendere il tutto più divertente qualora gli altri esseri avessero deciso di mangiarseli per sopravvivere o semplicemente di ucciderli per i motivi più disparati. Mise dentro ogni essere vivente un'urgenza tale di sopravvivenza che si sarebbe aspettato che tutto finisse nel giro di pochi secoli, e invece incredibilmente la cosa funzionò. Gli esseri viventi continuarono a sbranarsi, uccidersi e commettere le violenze più atroci con una tale frenesia e varietà di forme che il progetto incontrò il parere favorevole del Capo Universo, il quale lo sottopose all'attenzione del Capo Cronotopo. Il suo mondo vinse anche il primo premio nella categoria "Mondo Bizzarro" e tutti riconobbero che aveva un talento straordinario. Ora Id_428 sta lavorando al suo capolavoro, un mondo in cui gli esseri viventi partoriscono dal naso.

Ipotesi transumanista

Gli uomini, un giorno, se avranno l'accortezza di sopravvivere a se stessi, sceglieranno un modo di integrarsi biologicamente ai dispositivi elettronici, i quali a poco a poco si modificheranno diventando veri e propri organi essi stessi, la memoria e tutte le abilità che costituiscono l'individuo verranno trasferiti in questi organismi più che biologici i quali si replicheranno da sé con l'efficienza dei virus modificando il concetto stesso dell'umanità che si svilupperà nel senso di una coscienza diffusa, oltre l'individualità, verso una rudimentale forma di eternità. A quel punto cesserà ogni bisogno di violenza e le residue pulsioni distruttive confluiranno nel pozzo inerte di una dimensione inespugnabile, in cui nessuna azione, per quanto malevola, potrà annientare la coscienza dell'essere. Un giorno, forse.