giovedì 31 maggio 2018

Madonna, è stato un parto trigemino 'sto governo, mai visto una roba del genere, io l'ho sempre tifato soprattutto per giocarmi l'argomento Salvini coi miei cugini di giù.
Fammi capire, fanno il governo con Salvini ma mettono il veto sulla Meloni? Gesù Cristo.
Il piano era questo: noi mettiamo il prof. Savona all'economia facendo intendere all'Europa che in caso non ci dia ascolto abbiamo pronto un piano B per uscire dall'Euro, sia che ci sbattano fuori o come strumento di dissuasione e di minaccia, solo che nel frattempo i mercati sono entrati in fibrillazione e non si capisce più quanto la minaccia convenga a noi e quanto sconvenga all'Europa, secondo l'allievo di Savona questo sarebbe un piano di responsabilità nei confronti dei cittadini italiani.

Cosa può andare storto?

mercoledì 30 maggio 2018

Devo ancora capire se in tutto questo casino c'è dietro una precisa strategia politica oppure è tutto lasciato all'improvvisazione, certo è che Putin si sta prendendo l'Italia e nessuno se n'è accorto (leggilo come metafora o prendilo alla lettera). Apparentemente Salvini sembra quello strategicamente più preparato, quello che guida il gioco, Di Maio e Di Battista col loro impeachment non pervenuti per carità di patria (però, vai a capire, magari dissimulano molto bene e sono loro i più intelligenti, stiamo freschi). Lo spread bund/btp, in tutto questo, appare come un capriccio dei mercati messo lì a bella posta per "impedire il cambiamento", che poi sarebbe l'uscita dall'Euro. Ma lo spread è un meccanismo automatico, è come una molla che scatta, lo spread non lo fa apposta, non pensa male di noi, non è lo spread che genera la crisi, è la crisi che genera lo spread.
Questa è davvero bella, il giorno prima gli danno del traditore della patria e chiedono l’impeachment, quello dopo tornano col cappello in mano per chiedergli di ripartire, e trase e jesce e jesce e trase, l’è mica un bagno pubblico (tutto questo, ovviamente, per rassicurare i mercati).

martedì 29 maggio 2018

In Ufficio

- Pronto Stefano, come stai?

- Insomma, ho perso un braccio, non so se hai saputo.

- Ah ok. Senti, ho un problema con le etichette…
In realtà io non so perché tengo in vita ancora questo blog, principalmente per gli amici che sono abituati a leggermi di qua ma forse anche per un senso di sicurezza, una sorta di backup, che dall'altra parte, mi dicono, è un attimo che l'autorità suprema ti cancelli l'account per qualche violazione del copyright o cose del genere, il web è diventato una jungla.

Ducunt volentem fata, nolentem trahunt

Sull'altro blog proseguono all'infinito le discussioni sulla scelta di Mattarella, ma non c’è da preoccuparsi, stare qui a discutere su quello che sarebbe potuto accadere e invece non è accaduto, tutto era già stato previsto, se non da Salvini dalla stessa dialettica delle forze in campo, non poteva andare diversamente (che tutto vada come deve andare lo è anche in un senso più profondo anche se fantastichiamo sempre di alternative alle nostre scelte). L’ineluttabilità è una categoria nobilissima, rende lievi anche le colpe che appaiono più gravi, non opporre resistenza al fiume che tutto trascina: Ducunt volentem fata, nolentem trahunt.

lunedì 28 maggio 2018

E’ chiaro ormai che siamo ben oltre l’ineluttabile, siamo nella situazione di Wile E. Coyote che mulina in aria i piedi credendo di poggiare ancora sulla terra ferma e invece già si trova da un pezzo al centro del precipizio, fate ciao ciao con la manina.
Quella di Salvini è una strategia win-win, quindi inutile rimuginare sulla scelta di Mattarella, strumento dell'ineluttabile. Posso tornare all'ontologia?
Sì ma Cottarelli come fa a trovare i numeri in parlamento? A questo punto tanto valeva proporre Putin e prendere Salvini in contropiede.
«Il presidente della Repubblica nomina il presidente del Consiglio e, su proposta di questo, i ministri».

Propone, non impone. Dicono che pure Pertini rifiutò un ministro a Craxi, e Scalfaro rifiutò Previti a Berlusconi, e quindi che vogliono Di Maio e Meloni? Pare come se avessero cercato lo scontro apposta, possibile che Savona fosse così indispensabile? Ma figuriamoci. Irresponsabili.

domenica 27 maggio 2018

Arriva Cottarelli, il commissario che piace ai poteri forti e alle agenzie di rating, niente reddito di cittadinanza, mi sa.

Profezia

E’ anche possibile che prima ancora di uscire dall’euro sarà l’euro, stremato, che uscirà da noi. Come diceva Fassino: se Salvini vuole il ritorno al cucciolone a cento lire per salvaguardare la sua personale Heimat, la piccola patria, il suo luogo magico dell’infanzia, apra una gelateria e venda i coni a 5 centesimi.

sabato 26 maggio 2018

Il debito pubblico non è un pranzo di gala

Procediamo per ordine in questa selva di congetture che è la politica: ma al di là di tutta l'ammuina che stanno facendo sul prof. Savona, il quale ha pure la sua bella età, possiamo dire che il debito pubblico non è un'invenzione dell'Europa cattiva ma un cinghialone appollaiato sullo stomaco della nostra cara patria fondata sul lavoro? No, perché qui per Salvini & Co. pare sia quasi un'ingiustizia il fatto che ci impediscano di indebitarci. Per usare una metafora calcistica, l'Italia per non andare in bancarotta ha firmato tanti anni or sono il settlement agreement con la commissione europea e deve attenersi alle regole del fair play finanziario, quello che esce deve prima entrare, intesi? 

venerdì 25 maggio 2018

Quando dicevo che la politica non indica la verità non intendevo dire le verità di fatto, come quando fuori piove ed è vero che piove, ma le verità ipotetiche che riguardano una certa visione del mondo: congettura che il proletario sia davvero felice in assenza di capitalismo, congettura che il liberismo garantisca a tutti una vita migliore, congettura che la buona democrazia venga dal basso: si inseguono fantasmi per tutta la vita.

giovedì 24 maggio 2018

Si lamenta, la Meloni, che Salvini avrebbe tradito gli alleati del centrodestra (e con essi gli elettori) per fare esclusivamente gli interessi della Lega, come un generale che abbia vinto la battaglia e consegni le sue truppe al nemico, la Meloni che improvvisamente prende atto del cinismo politico di Salvini, caruccia lei: benvenuta nella realtà. (sempre che non sia una tattica). 

mercoledì 23 maggio 2018

Fuor di scherno, provo sempre una certa positiva curiosità per i nuovi corsi della politica, hai visto mai che butta bene. A un certo punto, fra una preparazione del pranzo per domani e l'altra, in una sorta di sinestesia sensoriale, sono andato pure in confusione e mi era sembrato di intendere di Ancelotti al Quirinale e Conte al Napoli. Ormai guardo il mondo con indulgenza.

martedì 22 maggio 2018

Ve l'avevo detto che il prof. Giuseppe Conte si sarebbe rovinato la reputazione, io ho sempre ragione perché sono più intelligente di voi, è ovvio.

E non basta. Conte scrive nel suo curriculum di avere insegnato all'università di Malta "nell'estate 1997 nell'ambito del corso internazionale di studi intitolato European Contract and Banking Law". Tuttavia all'università maltese non risulta che alcun professor Giuseppe Conte sia mai stato fra i suoi docenti. Un portavoce non esclude che abbia partecipato a letture organizzate nell'estate '97 dalla Foundation for International Studies, una fondazione che è stata sciolta e comunque non faceva parte dell'University of Malta, ma con cui esisteva una collaborazione. Repubblica.

Il premier è il mestiere più pericoloso del mondo, basta solo nominarlo che sei fritto.

lunedì 21 maggio 2018

“Salire al Quirinale” in Italia ha sempre un che di solenne, tipo scalata del K2, Salvini questa volta ci è andato in macchina usando le ridotte, Di Maio in cordata con gli sherpa e senza bombole di ossigeno (si ringrazia il prof. Giuseppe Conte che ci mette la faccia a rischio della sua reputazione).

sabato 19 maggio 2018

Chi ci libererà dai preti e dagli scienziati?

E' inutile opporre alla fede la ragione scientifica, la scienza ha ragione nella misura in cui gareggia in potenza con Dio, qualora non fosse più in grado di garantire quella potenza anche la ragione della scienza diventerebbe una ragione disarmata. L'uomo pre-scientifico si alleava con il divino per ottenere quei prodigi che non erano alla sua portata, quali la fine della siccità, il raccolto abbondante, ecc., la scienza è quello strumento che si prefigge di sostituirsi a Dio come demiurgo, riuscendoci benissimo, peraltro. Dio è quel desiderio di potenza che la tecnica soddisfa.

Quando anni fa scrivevo di laicità non mi trovavo mai completamente a mio agio nell'opporre alla fede il pensiero scientifico, perché intuivo che non bastava, era troppo poco. In fondo anche lo scienziato può credere in Dio, perfino l'evoluzionista, se ci crede, che c'entra qui il sapere scientifico? Come se la ragione scientifica bastasse a sopire il timore del nulla che ci attende, risibile. Il guaio è quando lo scienziato trionfante si fa prendere dall'entusiasmo e pretende di fondare sopra le sue nozioni un nuovo senso della vita: ho costruito un missile che vi porta sulla luna, ho il diritto di insegnarvi che cos'è il mondo.

Chi ci libererà dai preti e dagli scienziati?

Regole d'ingaggio

C'è tutto un filone di pensiero che pensa di smuovere le coscienze degli uomini portando l'esempio edificante di vite spese per il trionfo della giustizia, solo che per tanto che ci si impegna una buona parte non si lascerà incantare e allora questi educatori del popolo si sentono come traditi dagli uomini e se la prendono con la società, con l'egoismo della gente. Primo: se vuoi cambiare la gente non devi darle addosso, ottieni l'effetto contrario. Secondo: le coscienze si smuovono solo per interesse, soddisfa il desiderio di protagonismo della gente e avrai la sua eterna riconoscenza.

venerdì 18 maggio 2018

Fede

Un altro esperimento mentale interessante è pensare cosa accadrebbe qualora Dio si mostrasse agli uomini. Appare Dio nel cielo, con la barba e tutto quanto, e dice: io sono Dio. Uno scettico incallito potrebbe comunque obiettare: e io non ti credo. Anche davanti alla prova, alla produzione del miracolo, io non ti credo. Potresti essere un'entità malvagia che finge di essere Dio per ragioni a noi ignote, io non ti credo. Questo per dire che la fede è sempre incerta, valida solo se si è disposti a concederle fiducia, altrimenti non vale nulla.

Vorstellung

Quando ti accosti alla filosofia moderna ti rendi conto di una cosa, che mette in discussione seriamente il concetto di realtà esterna alla mente. La prima reazione è di incredulità: ma di che diavolo stanno parlando? Poi per forza di cose sei costretto a comprendere, perché la filosofia non è una passeggiata al museo, non si può liquidarla imparando a memoria le targhette, e allora comprendo perché perfino il concetto di realtà esterna alla mente può essere messo in discussione. E me ne convinco, voglio dire, mi convinco che la realtà esterna alla mente non solo non è qualcosa di scontato, ma addirittura non necessario al funzionamento coerente della realtà. Nemmeno l’atomo non è atomo senza la coscienza che pensa quell’atomo, nessuno cosa è quella cosa senza l’intero apparato che la percepisce e la concepisce. E allora sorge l’ennesimo dubbio: ma quest’apparato sarà materiale o immateriale? E lì ti rendi conto che nemmeno la materia è un concetto così saldo come si crede, che perfino la realtà fisica può essere spiegata in termini di fenomeni che giungono alla coscienza senza scomodare l’ulteriore dimensione materiale, che a quel punto ti pare in tutto e per tutto un residuo metafisico di un’epoca che fu. E’ in questo senso che la filosofia fa scomparire le montagne, non perché scompaiano alla vista, ma perché le riduce a rappresentazione. 
L’ho letto il contratto fra lega e movimento cinque stelle, l’ho scaricato in pdf, sembra il menù di un all you can eat.
Perché sono così appassionato di Emanuele Severino? Perché l'idea di pensare diversamente la trasformazione dell'ente è così feconda e mette un tale entusiasmo per la filosofia che se anche dovesse sbagliarsi su qualche punto sarebbe comunque degno occuparsi della questione, e noi appunto consideriamo buone le cose che ci entusiasmano.
Noi siamo abituati a vedere il mondo pieno di accidenti, nel senso aristotelico, l'accidente è quella cosa che eventualmente può e non può accadere, ma questa possibilità di accadere e non accadere rimane pur sempre una congettura perché poi di fatto qualcosa accade, e vai a capire tu se quel qualcosa era intenzionato o meno a non accadere prima di accadere, questa possibilità non si manifesta e rimane più che altro una nostra idea, nel frattempo l'accadere ci sta davanti con la sua perentorietà, e questo è quanto.  

mercoledì 16 maggio 2018

Mattarella si sta rivelando un osso più duro del previsto, Bibì e Bibò gli avevano consegnato la bozza, tanto a quello gli va bene tutto, dice, col piffero, ma che si tratta così un Presidente della Repubblica, che gli dai l’antipastino che ancora devi impastare la pizza?

lunedì 14 maggio 2018

Con questa storia del premier terzo bisogna pensarci bene prima di accettare, fare il premier in Italia ti rovina la reputazione, è come girare un film porno da giovani, son cose che ti segnano per tutta la vita.

domenica 13 maggio 2018

In fondo c’è così tanta roba buona da leggere, e così tanta filosofia da pensare, che l’unico ostacolo è il lasciarsi trascinare dalla malinconia dei moderni che si credono un niente, in balia dei capricci del mondo, sottomessi alle necessità della pagnotta, quando si riesce ad allontanare questi pensieri tutto riprende valore ed è più degno vivere.

La cena elegante

Continua la lettura del Satyricon. I nostri eroi decidono finalmente di andare alla festa di Trimalcione, che è poi una specie di Lele Mora dei tempi d’oro, lo trovano vecchio e calvo, con una tunica rossa, che gioca a pallone assieme a dei ragazzi coi capelli lunghi, se il pallone gli cade per terra non si china a raccoglierlo, c’è un eunuco che lo fa per lui, e un altro regge un pitale, a uno schiocco delle dita quello glielo infila sotto le gambe per farlo pisciare senza che smetta di giocare, quando ha finito di svuotare gli passano dell’acqua per lavarsi le dita che poi asciuga nei capelli di un ragazzo.

Questo Petronio, che visse all’epoca di Nerone, altro che Berluscone con le sue sciacquette che ballano sopra il bancone.

sabato 12 maggio 2018

Haiku

I due galletti, Salvini e Di Maio, baruffano per la conquista del pollaio, le galline li guardano con occhio smagato mentre beccano dai secchielli il granturco scoppiato (sì, insomma, i pop-corn).

giovedì 10 maggio 2018

Una volta anch’io me la prendevo con Berlusconi, il nemico giurato, mi ci facevo il sangue amaro, poi sono diventato una persona peggiore e tutto quello che prima mi dava fastidio improvvisamente ha cominciato a lasciarmi indifferente. Dice: ma non ti fa rabbia Berlusconi, il pluriomicida, pardon, il pluricondannato che viene ricevuto da Mattarella? No, sono mica Travaglio il cui orizzonte intellettuale si ferma alla spulciatura dei faldoni processuali, e poi Dio è morto, che dovrei farci io con la morale? Il consensus più o meno omnium non è criterio di verità e la morale non è che un insieme di opinioni che traggono la loro forza dal fatto che occasionalmente vengono sostenute da una moltitudine. La vita è larga e ci pensa lei a chiudere i conti.

martedì 8 maggio 2018

Tutto rimandato

Insomma, a Salvini serve ancora Berlusconi per via dei suoi voti, quegli altri in Berlusconi ci vedono il crinale che marca la differenza antropologica fra loro e il mondo, morale della favola: questo matrimonio fra forze anti-sistema non s'ha da fare. Per il momento.

lunedì 7 maggio 2018

Summer on a solitary carrefour

Dice che votare d’estate per gli italiani sarebbe un disagio, e ti credo, soprattutto per gli anziani, si potrebbero aprire i seggi nei supermercati, reparto ortofrutta.

martedì 1 maggio 2018

La ricerca dell'infelicità

Con l’idea moderna della ricerca della felicità ci si sente in colpa a non essere felici, e allora, che dovremmo fare, ritornare indietro all’epoca dei sumeri? Che sciocchezza, diffida del bisogno di purezza, la ricerca della felicità in terra è un destino necessario date certe premesse, mica si può tornare indietro per un capriccio. Io, per esempio, ho tutto un mio percorso personale di ricerca dell’infelicità, la mia personale “opera di genio” che mi aiuta a sopportare la vita (non vi sia sfuggita la citazione leopardiana).