giovedì 29 novembre 2012

Mi sento come Federico Nietzsche quando il suo amico Erwin in una rosticceria di Tubinga gli disse facendogli l'occhiolino: "guarda che quella vuole attaccare bottone" e lui: "perché, è una sarta?".

lunedì 26 novembre 2012

Ditemi, ma perché dovrei spendere tanti soldi per toccare le poppe a una soubrettina? Non sarebbe molto più semplice scoparsela subito, senza smancerie e tanti giri di parole, risparmiandosi pure il noleggio del costume? Ma non è molto più umiliante per una donna farsi pagare per entrare nel giro di un pisello moscio che la riduce a misura del suo potere piuttosto che farsi scopare da un onesto manovale con una minchia tanta (che devi usare un pollo se gliela vuoi misurar) in cambio di un immacolato centone? L'essere umano è davvero incomprensibile e la politica si è fatta nasty, molto nasty.
Ma è il caso di dare così tanta importanza alle primarie del pd? Capisco che il nostro sia un paese povero di eventi ma di questo passo finiremo per dare credito al sollevamento rana e al lancio del piccione, rob' de matt.

sabato 24 novembre 2012

 «Berlusconi mi chiedeva contante da portare nelle casse di Arcore. Facevo tutto su sua disposizione, non ho mai preso una mia iniziativa. Abbiamo aiutato e stiamo aiutando tante persone, in settimana le ragazze mi telefonavano con le loro richieste e al lunedì, quando avevo l'incontro ad Arcore, Berlusconi mi diceva cosa fare e io dovevo solo preparare le buste in contanti». (IlSole24ore).

Spinelli Ragioner Giuseppe.

«Berlusconi è un problema».

Alexandre Rodrigues da Silva, detto Pato.

venerdì 23 novembre 2012

«All work and no play makes Jack a dull boy, all play and no work makes Jack a mere toy».

giovedì 22 novembre 2012

E' buffo, ma da quando sono stato ad Amburgo la nostra esperienza di italiani, con le nostre primarie, le nostre chiacchiere, le nostre dispute, il nostro comico che si candida a leader politico, il nostro "abbiamo la creatività, sappiamo sempre rialzarci", mi sembrano proprio degne di essere svilite alla comicità che effettivamente suscitano. Magari mi sbaglio, ma è per questo che non riesco più a scrivere nulla.

lunedì 19 novembre 2012

Certo che è ben strano questo rapimento lampo di Spinelli, il braccio destro di Berlusconi. A proposito, quanti bracci destri ha Berlusconi? Evidentemente tanti. Nella vita il successo di un uomo si misura dalla quantità di bracci destri. Se ne vedete uno che cammina pendendo tutto da una parte, al crepuscolo, con tante braccia tipo la Dea Kali, ma solo sul fianco destro, ecco, quello è un uomo di successo. Tenete presente che io tengo un braccio destro solo per pulirmi il culo, e non ridete, è uno status symbol.

domenica 18 novembre 2012

In questo articolo del Corriere si vuole far credere che Berlusconi non ha più alcun seguito tra i fans, la manifestazione indetta da un blog, "solidarietàpresidenteberlusconi", è andata deserta. Ma io questo blog non l'ho trovato (quantomeno mi sarei aspettato di vederlo iscritto a Tocqueville, la community, che tra l'altro esiste ancora). Anche il coordinamento della Giovane Italia pare non ne sapesse niente, e se non lo sapeva nemmeno Mazzini, voi capite, la cosa puzza.

...

Ma perché io non riesco più a credere a nessuna proposta politica? La domanda è mal posta. E' chiaro che credere con l'entusiasmo che ci mettevamo in gioventù è fuori discussione, una fede politica più matura implica accettare il marcio e passarci sopra in vista dell'obiettivo più alto: la governabilità. Quindi il mio rifiuto di accettare il marcio potrebbe passare per una sorta di massimalismo intransigente, senonché questo discorso implica un certo grado di purezza morale che, ahimé, nemmeno mi appartiene più. Se esistesse un partito come dico io, con dei principi in cui credo ancora, passerei volentieri sopra le sue storture e una chance gliela darei volentieri, mi sentirei anche in qualche modo sollevato, meno isolato, meno disperato politicamente (disperazione relativa, intesi). Ma il fatto è che al momento non ne vedo di partiti come dico io, anche turandomi il naso voterei per delle idee che non mi appartegono, ed è un peccato, perché così non so nemmeno di che scrivere.

sabato 17 novembre 2012

Avevo messo su cinque chili, ora sono dimagrito, il mio segreto? Un esercito di 72 vergini che ogni mattina mi fanno le flessioni sull'uccello, non male per un diciannovenne. Come, non vi ha fatto ridere? Una e due: faccia da birichine.

mercoledì 14 novembre 2012

I segni ci sono tutti: questo caldo insolito per le medie stagionali, l'ascesa di Grillo, la depressione di Berlusconi... in quanto a me sto subendo un'involuzione che in un certo senso è un'evoluzione, mi sono chiuso al mondo e gestisco giusto l'ordinaria amministrazione mettendomi d'impegno però con le persone a cui voglio veramente bene. E' uno spreco disperdere energie nei rapporti umani e poi non ci sono tagliato. Non sono malinconico, la parola esatta non è "melanconia", è piuttosto "nostalgia", a volte mi commuovo, ma prendo tutto con una naturalezza che leggo come segno di maturazione, magari mi sbaglio, ma al momento mi è utile leggerla così. Alla prossima.

venerdì 9 novembre 2012

E' un periodo che mi sto dando ai tumblr, che notoriamente sono la morte dei blogr, ma non temete, appena avrò più voglia di scrivere e qualcosa da dire riprenderò il solito ritmo.

P.s. Nel frattempo sto diventato sempre più cupo e inseguo l'isolamento scientifico, non è un bene ma per contro sono tranquillo.

martedì 6 novembre 2012

In America milioni di americani stanno decidendo in queste ore se cambiare lo spazzolino da denti, hanno fatto degli spot, chi vuole convincerti ad aspettare altri quattro anni, chi invece vuole che ne compri subito uno nuovo, la questione è avvincente. La democrazia è un'allegoria, è un venditore di fumo che prima bussa alla porta e poi ti mette il piede in mezzo allo stipite, in un certo senso è necessaria, come la tumulazione dei cadaveri.

lunedì 5 novembre 2012

Un giorno, lo so, darò fuori di matto e finalmente potrò riposare immerso nella beatitudine dell'ebete, nessuno a cui rendere conto, nessuno a cui dover dimostrare alcunché, solo la più assoluta e ritemprante beatitudine, l'eternità del sé, chiuso al mondo e alle fatiche, il meritato riposo, la guarigione, la definitiva risoluzione. Tutti questi piccoli attimi di tregua, ma condensati in un eterno stupore.

domenica 4 novembre 2012

Il mio è generalmente un disprezzo che nasce anche dalla mia naturale propensione all'insofferenza, ho una bassissima soglia di sopportazione e più che altro mi danno fastidio le persone, seguite a ruota dalla pedanteria di certe idee. Per come sono fatto avrei potuto far carriera in un partito politico, ma siccome poi percepisco certa passione politica come una fede religiosa a bassa intensità (ma a volte anche più pericolosa), finisce che mando tutto al diavolo ancora prima di cominciare. Si direbbe che non sono cresciuto, se per crescere si intende venire a patti con la realtà e "corrompere" la propria idea del mondo. E sia, non sono cresciuto, c'è chi ci riesce e chi no, l'unica cosa che mi rode è di non essere nato in una bella famiglia borghese coi soldi, tanti soldi da riuscire a farmi godere una buona colazione col pane e la marmellata senza sentirmi già lo stomaco chiuso all'idea di dover ricominciare a lavorare, perché è un lavorare che non porta a niente se non alla sopravvivenza, un lavorare che non accende il cuore e tanto meno il portafoglio.

venerdì 2 novembre 2012

A volte me lo domando, perché sono molto esigente con me stesso: ma questo mio scetticismo riguardo alle cose della politica non sarà dovuto più a una posa che a una profonda e consapevole convinzione? Distinguere le pose dalle profonde e consapevoli convinzioni è un passatempo a cui mi dedico generalmente nel dopolavoro, anche se, per onestà intellettuale, va detto sempre più raramente. Ci fosse qualcosa di buono in questo Giuseppe Grillo che ultimamente è sulla bocca di tutti, sarò mai prevenuto nei suoi confronti? Fate anche voi il test, quello solito: comprereste una macchina usata da Beppe Grillo? Io no perché non guido. Ma anche sei guidassi no, non la comprerei. I freni sono andati? E' colpa del mercato globale, bisogna fare rivoluzione e poi i freni vedi come funzionano, e costeranno pure di meno! Sì, ma quanto consuma? Tanto, ma è colpa delle multinazionali che non vogliono sviluppare il motore ad acqua! Insomma, l'avete capito, sarebbe come comperare una macchina usata da Gesù, che ovviamente sarebbe in buona fede, ma che non ci pensa tanto alle cose materiali.

Test n. 2: affidereste i vostri risparmi a Beppe Grillo? Ad avercene, direte voi. Io comunque non glieli affiderei, finirebbe che li investe tutti in un progetto di iPhone a manovella destinati al mercato sudanese. Io vi ho messo in guardia, poi voi fate come vi pare.

giovedì 1 novembre 2012

Silvio ci ha lasciato il sudario, lo schema della nuova campagna elettorale: no sporco, sì pulito, no vecchio, sì nuovo (quest'uomo è un genio, ed è anche molto pulito, non una macchia di sugo sulla preziosa reliquia).