giovedì 31 ottobre 2019

Spinoza

E' importante mentre si legge Spinoza non bruciare lo spezzatino. E' vero che Deus sive Natura e perciò anche lo spezzatino bruciato è Dio, ma allora è Dio anche lo stomaco e può mai Dio entrare in contraddizione con se stesso? Questo malvezzo di Spinoza di chiamare "Dio" un principio filosofico può condurre a complicanze gastrointestinali non da poco, Dio invece andrebbe lasciato lì dov'è, come la mettiamo, per esempio, se Einstein avesse chiamato lo spaziotempo "Maria Vergine"? Dio, dice sempre Spinoza, è "causa sui", è causa di se stesso per sua stessa definizione, Dio è l'ente perfettissimo e per questo include anche la proprietà dell'infinita e necessaria esistenza, come il barone di Münchhausen si tira fuori dall'acqua reggendosi per il codino, ma chi sorregge le mani che sorreggono il codino? Dunque ricordati: non bruciare lo spezzatino.

mercoledì 30 ottobre 2019

Stamane sono uscito per delle faccende e ho visto un trans. Voglio dire, cose a cui noi liberal siamo preparati però a vederselo davanti fa impressione. Proprio all'altezza delle Librerie Paoline. Alto, magro, brasiliano, con la parrucca. Un vocione... chiedeva qualcosa a un amico, sembrava Sugar Ray Leonard. E' come per i marxisti, li studi sui libri per anni e poi quando vedi i proletari per la prima volta rimani un po' confuso. Comunque gli sono andato incontro con un gran sorriso e gli ho teso deciso la mano, gli ho manifestato tutta la mia solidarietà e gli ho fatto un breve excursus delle battaglie radicali, libbertarie e libberali, lui mi ha guardato come se fossi matto e poi se n'è andato senza salutare. Brave persone questi trans, però strane.

lunedì 28 ottobre 2019

Ma non doveva spaccare il mondo l'alleanza giallorossa? Pori lupi, so' tornati li tempi cupi. Unica nota positiva il cupio dissolvi dei Cinque Stelle, temo però si tratti solo di un travaso di sfessati da un arruffapopolo all'altro, insomma, la solita ciccia.

domenica 27 ottobre 2019

"[...] anzi, poiché l'uomo del volgo vive sempre in uno stato di infelicità, esso non trova mai durevole soddisfazione e soltanto lo seduce ciò che ha sapore di novità e che non si è ancora rivelato illusorio" (Baruch Spinoza, Trattato Teologico-Politico, prefazione)

Ce lo dice Spinoza: il volgo è un babbeo che disilluso dalla caramellina che ha appena succhiato subito ne prende un'altra con la speranza sempre nuova che quella sia la caramellina migliore di tutte e immancabilmente ci ricasca. E allora che il problema non sia tanto nella caramellina quanto nella lingua? Tradotto: la lingua batte dove il dente vuole.

sabato 26 ottobre 2019

AAA Articolista brillante offresi, garantita serietà, prezzi modici.

venerdì 25 ottobre 2019

Noi per contrastare “Italia Viva” abbiamo fondato “Italia Smorta (Figa Forta)”, ci riuniamo alla Bernarda, noi riconosciamo il merito, noi puntiamo alla doppia cifra, noi contiamo di arrivare a 20.000 iscritte, cerchiamo stagiste.
Stamattina parlavamo di temi filosofici con la mia consorte e poi con Ice dopo mangiato, e ci domandavamo: come mai i filosofi hanno fatto tutti questa brutta fine, chi è diventato pop e inventa giochi per i bimbominchia e chi, peggio, si ricicla con il consulting politico? Perché la filosofia tiene da sempre il verme nella pancia, ha preso per buona l'evidenza del divenire, e divieni oggi, divieni domani, si è sempre più convinta, giocoforza, che non esiste nulla che possa contrastarlo abdicando così alla sua missione originaria di incontrovertibilità, sicché il filosofo, nella sua accezione di risvegliato che guida il dormiente, s'è ridotto a millantare una supposta superiorità del suo fiuto, una specie di arte divinatoria dell'intuizione affinata con lo studio e le buone letture, che in ultima analisi ci riesce però anche il portinaio, con un po' d'impegno.

lunedì 21 ottobre 2019

Stavo tentando di scrivere qualcosa su Renzi ma la noia mi ha sopraffatto e mi sono svegliato che non so più chi sono, dove mi trovo e chi tra la Boschi e la Bellanova ha debellato la cimice asiatica, è tutto così entusiasmante, così carico di speranze per il futuro, che viene da non affliggersi punto per il presente e vivere sdraiati sul nostro grande avvenire.

domenica 20 ottobre 2019

Noi topi di città siamo troppo evoluti per pensare che le verze e i cavolfiori nascano dalla terra, visioni antiquate, cavoli e verze crescono nelle cassette del Carrefour, allo stesso modo non possiamo pensare che il riscaldamento globale sia causato dalle nostre minuscole fabbrichette, schiocchezze, il riscaldamento globale è causato dai poveri Intel Core come il mio che tentano di aprire Chrome mentre sto incollando livelli su Photoshop CC.

giovedì 17 ottobre 2019

Makkox

Non è che ce l'ho con Makkox, povera stella, solo non dice niente e non aggiunge niente di quel che sappiamo già, né tanto meno toglie niente a Salvini con la sua sagace scanzonatura, la vera battuta sarebbe invece quella che fulmina anche il salviniano o quantomeno lo costringa a interrompere un attimo il corso delle sue meditazioni, che gli istilli il dubbio, anche piccolo piccolo, di un sospetto di imbecillità, invece niente, il Makkox, come tanti altri suoi colleghi, s'accontenta di vellicare il morale delle sue truppe e più non dimandare, però bisogna dire che disegna bene, usa dei bei colori.

martedì 15 ottobre 2019

Manuale di bon ton

La politica è quella cosa di cui ognuno di noi dovrebbe grandemente interessarsi salvo poi praticarla nel modo più discreto, sicché tutte le nostre buone ragioni possano trasparire dalle nostre azioni quotidiane e il sunto di queste esprimersi poi nel chiuso della cabina elettorale, vero bagno chimico dove si può infine scaricare al riparo da occhi indiscreti. E' più che mai indecoroso e di cattivo gusto trattare invece la politica al pari di una disciplina sportiva e baccagliare scompostamente in locali pubblici affollati per ottenere ragione, come a mostrarsi reciprocamente i genitali, per altro molto piccoli, a questi ometti andrebbe notificato il Daspo, cioè il Divieto di Accedere a manifestazioni SPOrtive, per una questione estetica oltreché di stile, scherzo.

Torna a casa, proletariato!

Il proletario non sempre coincide con il comunista, figurarsi con il progressista, due côté completamente diversi, il proletario è il dormiente che va risvegliato, l'incolto trattenuto nel suo sopore dal complotto turbocapitalista, il progressista nasce invece più nobile nello spirito, e ha già sviluppata, innata, una sua coscienza umanista, tant'è che già a sei anni, opportunamente stimolato, ti sa dire in che sacco vanno gettati i tappi di sughero, che fra tutti i compostabili sono i più infidi in quanto sfuggenti alle categorie kantiane, come l'ornitorinco. Per giunta riscattare il proletariato è compito assai ingrato, non fai in tempo ad elevarlo di quel tanto che già aspira a comprarsi il Serie 3 con i fari a led, insomma, un tamarro con il fiocco, ma che cazzo glielo abbiamo insegnato a fare il Carlo Marx, eh? La sinistra, in tutto questo, non ci capisce più una mazza e soffre nel vedersi scippato il suo buon selvaggio dagli argomenti di destra più meschini: torna a sinistra, proletariato, torna a casa dalla mamma, non farla stare in pena, non c'è più Carlo Marx, c'è Makkox, guardi le figure.

venerdì 11 ottobre 2019

Non funziona la bontà, ci deve avere un difetto, è più facile fare i filetti di merluzzo, un po' d'olio, l'aglio, se ce lo vuoi il pomodoro, tac, si fan da soli, ma la bontà invece la metti sul fuoco e quando torni l'è diventada un pangasio, l'era minga giusta la riceta, o anca sa l'era giusta la vegn minga l'istéss, non viene mica lo stesso, perché la bontà ce l'abbiamo nella testa ed è già tanto se ci fai del bene a una persona, per caso o per fortuna... comunque, è sempre meglio non fare del male. Dico "la bontà" che si vede in televisione, quel "restare umani" che è diventato l'ultimo valore spendibile per una certa parte politica che ha smarrito la lotta di classe dentro l'iPhone, che costerà pure come un rene, però che belle foto che ci fai... comunque il merluzzo m'è venuto una favola.
Nelle ore della letizia e della beatitudine, mollemente adagiati sopra i triclini a spiccare uva pizzutella dai pedicelli, capita che alziamo pigramente il ciglio e allora ci domandiamo: da dove traggono, i politici, il loro entusiasmo?
Il Nobel per la Pace potevano darlo a me, che sono un uomo così pacifico, non litigo con nessuno e sono il primo a portare fuori il bidone della carta, sono ambientalista, non voglio che mi si dica grazie, solo l'assegno.

venerdì 4 ottobre 2019

Da noi Salvini è un santo, Salvini è un dritto, Salvini l'è minga vün ca perd dal temp adré a li fòli, non è mica uno che perde il tempo dietro alle favole, e per favole s'intendono questi ideali di sinistra tutti intangibili e poco edibili, quali l'accoglienza, la bontà sub specie aeternitatis, che l'ha mai vista ninsün, questa bontà platonica, che son tutti buoni a parlare con l'aperitivo in mano ma poi i vegn chî a védar i negòsi, che vengano qui a vedere i negozi che son sempre pieni di questa gente che compra al massimo un accendino e una penna (che ci devono fare con 'ste penne?), ed è per quello che i negozi chiudono e li comprano i cinesi, che a loro non gli fa mica schifo servire i maròc, i marocchini, cioè gli stranieri in generale, del fototipo africano... credete che esagero? Sì, per difetto.

Tramonti

Insomma, siamo davanti a questo tramonto struggente sopra il mare, il Tirreno avvampa come una lampadina a filamento da 15 watt, la volta del cielo si tinge di rosso, il cielo sanguina lentamente e si spegne, quand'ecco che in alto, sopra il disco arroventato del sole che pare una copertina di Fausto Papetti, viene a formarsi nitido il disegno di un pesce, un suro, uno sgombro, un paguro, seguito da una scritta in caratteri svolazzanti: “Questo tramonto vi è stato offerto dalla Pescheria F.lli Galiano, tutto il sapore del mare”, cosa non riescono a fare oggi con gli stencil…

mercoledì 2 ottobre 2019

I gabbiani

Allora lei mi dice: “Andiamo al mare?”. Ma come amore, sono appena le otto di mattina, sei proprio sicura? Io ho paura del mare, soprattutto alle otto di mattina, ci sono i mostri marini nel mare, ci sono i mitili, i cefalopodi, ci sono i trigliceridi, un sacco di cose merdose che sguazzano nell'acqua, e poi ci sono le telline, io ho una paura fottuta delle telline... ma lei riesce a farmi fare anche le cose che mi fanno paura. Sicché partiamo alla volta del mare con le nostre tovaglie da spiaggia sottobraccio, ciabatta ciabatta, arriviamo a questo mare, non c'è quasi un'anima, c'è un ragazzo che legge, una signora che nuota, una ragazza che gioca col suo cane che ha un culetto delizioso ma guardo il cane, ci sono i sassolini che si infilano nei diti e c'è la sabbia che è propedeutica all'impanamento dei suddetti diti che sono poi obbligati a ripassare sui sassolini, che l'è una tortura brevettata dal Torquemada, sant'uomo. Il mare delle otto ci piace. C'è una pace che preso dal momento mi immergo addirittura fino alle caviglie, ma che dico alle caviglie, fino al soleo, che è quel muscolo largo e appiattito della gamba, situato al di sotto dei due muscoli gemelli, che contraendosi flette il piede verso il lato plantare. Prendiamo delle foto, giro un filmato, quel filmato che ho postato sul blog (in esso filmato non compaiono i nostri piedi perché non hanno firmato la liberatoria). Per farla breve, ci stendiamo beati a contemplare questa grande bellezza quando mi volto dall'altra parte e noto un sospetto assembramento di laridi dell'ordine dei caradriiformi, vale a dire gabbiani. Faccio appena in tempo a dire “Guarda amore, i gabbian...” che quelli si alzano in stormo a volo radente sulle nostre teste ed è subito Hitchcock. Ma che cazz... Cerco di capire cosa sta succedendo e scorgo al di là di una duna un signore con delle cassette piene di frattaglie che sparge copiosamente sulla spiaggia, i gabbiani banchettano frenetici contendendosi i pezzettini, per rassicurare il mio amore che si è spaventata me ne esco con un “E' un cadavere, si sta sbarazzando di un cadavere”. I gabbiani sono pericolosi, ti possono staccare l'uccello... Va be', lo sa il cazzo chi ha inventato i gabbiani, però il mare era bello.
Lentamente, inesorabilmente, chi sta al governo si sta scavando la fossa, questa è la fase che io chiamo dell'accumulo della disillusione. Diciamocelo, nessuno può fare realmente qualcosa per questo paese, la regola è che bisogna solamente trovare qualcuno che di volta in volta s'incarichi di prendersi le uova in faccia e questi ci si sono messi a posta, se la sono andata a cercare, scientificamente, per eccesso di spavalderia, un giorno il professor Giuseppe Conte si è svegliato bellissimo, elegante statista, e si è sentito come l'eroe cosmico hegeliano, il più amato dagli italiani, ci cascano tutti, in un impeto di orgoglio professorale cita addirittura Kant ma vedrete che fra non molto gli toccherà citare Kierkegaard, sicché il furbissimo Salvini si trova ora nella posizione comoda comoda di futuro salvatore della patria, altro che harakiri, la ruota del Dharma si è rimessa a girare.