martedì 29 settembre 2015

A modest proposal

Chi sostenne la candidatura di Marino a sindaco di Roma? La minoranza PD (più SEL e Rivoluzione Civile), inutile ora strapparsi le vesti. Che poi il viaggio glielo abbia pagato la Temple University fa poca differenza, il punto è che Marino s'è affossato con le mano sua. Ma Marino non è tanto sprovveduto quanto superiore, superiore alle buche, all'Atac e ai controsoffitti della metro, e i suoi viaggi all'estero stanno lì a testimoniarlo (c'ha le conoscenze internazionali, lui, mica 'sti quattro straccioni), una superiorità intellettuale indiscussa, ma, ahimè, a questo punto a Roma se sente er bisogno der core. E allora una modesta proposta: e se facessimo sindaco er Viperetta? Che tanto, se sa, la Sampedoria è n'amore interessato.

lunedì 28 settembre 2015

Passata la festa, gabbato lu santo

Basta, all'improvviso non ci sono più profughi da salvare né serpentoni di macchine da bloccare alle frontiere, nessuno più sgambetta nessuno, di fili spinati manco l'ombra. Quando i media decidono che è il momento di dire basta allora è basta anche per il popolo sovrano, l'isteria si sgonfia, giusto un briciolo di apprensione per il voto catalano ma poi nemmeno tanto, e non è un caso che Zaid sia stato cooptato dalle meringhe invece che dai blaugrana, nel caso vi annoiaste c'è sempre il dieselgate (a proposito, scordatevi di fiondarvi a salvare i profughi se avete un diesel euro 3).

venerdì 25 settembre 2015

Legge di conservazione

Cercate di capirmi, di che dovrei parlare, di motori truccati? Così da avere qualcosa da rinfacciare ai perfidi tedeschi la prossima volta che parleranno di rispetto delle regole. Oppure del Papa, di Blatter, di Platini? L'è tutto uno spettegolare e dire cattiverie con i gomiti poggiati sul davanzale della finestra, come le comari, solo che la finestra l'è diventata il web. E allora dagli al tedesco che ci fa rabbia perché gli riescono tutte bene. Ai miei tempi, per esempio, ce l'avevamo tutti con Craxi, poi venne Berlusconi e ci abbiamo campato per anni, adesso dobbiamo farci bastare Renzi. E allora è chiaro che andiamo a cercare all'estero quel surplus di esecrabilità che non troviamo più in patria, è una legge di natura: per tanto che sia convertita in una forma o nell'altra, la quantità totale di bile in un sistema isolato non varia nel tempo.

domenica 20 settembre 2015

Cuore

E poi c'è la questione dell'intellettualismo etico, di quell'antico equivoco socratico che intende il male come semplice ignoranza del bene, per cui, una volta levategli le fette di prosciutto dagli occhi, anche il più spregevole dei comunisti si può tranquillamente riconvertire al più docile dei cristiani. Operazione da gesuiti, soprattutto se si riesce a rivenderla come verità. In pratica si sostiene che sia davvero possibile convincere l'avversario con la sola forza dei buoni (e dei veri) argomenti (cosa che contraddistingue anche gli idealisti più ingenui). Ma grattata appena un poco la superficie, dietro all'etica dei sorrisi e delle strette di mano ritroverete invece i sempiterni interessi nazionali (per Cuba, semplicemente, si tratta di uscire da un isolamento economico e politico non più sostenibile). Non si direbbe dunque un'eresia affermando che in generale l'etica si fonda più sull'interesse che sugli slanci di bontà che vengono dal cuore, la cui funzione nelle grandi questioni planetarie è più che altro decorativa, guarnitura di cui si riempono volentieri gli occhi le anime belle.

Questo papa è indistinguibile da un funzionario delle Nazioni Unite

Il messaggio cristiano, come si può evincere dalle dichiarazioni del papa testé giunto a L'Avana, si è fatto postmoderno, perlopiù allineato, se si esclude la sola questione omosessuale, alle posizioni del progressismo laico. Per fare un solo esempio, il saggio Per la pace perpetua, del 1795, non fu certo opera di papa Pio VI, ma di un grande filosofo permeato di cultura illuminista qual era Kant. Lungi da me fare l'apologia della rivoluzione francese, ma è significativo che il papato contemporaneo a Kant, invece di occuparsi dei grandi temi relativi alla costruzione della pace, era allora impegnato a condannare la "Déclaration des Droits de l'Homme et du Citoyen", dichiarazione che oggi potrebbe benissimo essere incorporata in un'enciclica papale, fatti gli opportuni aggiustamenti ("La Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino non fu un episodio casuale e gran parte di essa è confluita a sua volta nella Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo adottata dalle Nazioni Unite nel 1948", wikipedia). Insomma, questo papa è indistinguibile da un funzionario delle Nazioni Unite, facesse l'ultimo passo e aprisse alle ragioni degli omosessuali, la simbiosi sarebbe perfetta. Seguiranno approfondimenti.

sabato 19 settembre 2015

Per dirla tutta

Non mi indigno abbastanza per Renzi e questo è un problema, ma il guaio è che non mi indigno abbastanza per nulla e questo è un altro grosso problema.

martedì 15 settembre 2015

Incompreso

Non c'è verso di capirci, è inutile, noi occidentali siamo delle merde, sfruttiamo il pianeta, foraggiamo dittatori, ecc. E chi lo nega? L'occidente è una vicenda grande fatta di luci e d'ombre, e per questo è anche il luogo in cui matura il pensiero critico, stiamo attenti a buttare il bambino con l'acqua sporca. E poi quello che intendevo dire, e non indugerò oltre per non ripetermi all'infinito, è che anche la critica all'occidente ha una radice occidentale, e mi riferisco in particolare alla critica che giunge da sinistra. Il marxismo è un prodotto tipicamente occidentale, così come il multiculturalismo e così via, quando noi ci proponiamo di accogliere profughi e immigrati in nome della diritti umani, in quello stesso istante noi troviamo conferma del nostro essere occidentali: è così difficile da comprendere? (non che noi abbiamo il copyright della dignità e dell'abiezione, è solo che quel certo modo di appellarci ai diritti universali dell'uomo è cosa tipicamente occidentale, di derivazione illuminista).

domenica 13 settembre 2015

Il responsabile della logistica

Si era detto che in Germania non potevano far entrare tutti e infatti in Germania non possono entrare tutti, o meglio, ora pare che serva una «gestione ordinata dei flussi» e un controllo più serrato alle frontiere. A nulla serve il pubblico sfoggio di buoni sentimenti, men che meno gli inutili spargimenti di emotività. Ora per esempio sappiamo che la Merkel ha un cuore di panna, bello, questo potrà interessare agli uffici stampa e ai consulenti d'immagine, meno al responsabile della logistica.

sabato 12 settembre 2015

Non possiamo non dirci occidentali

Ho come l'impressione che allo stato islamico riescano tutte e allo stato laico nemmeno una. E' la vecchia questione dell'autoflagellazione dell'occidente, che per espiare le sue presunte colpe storiche si dà al depotenziamento, come se questo bastasse a convincere i suoi nemici di smettere di odiarlo. Guai ad accennare a una supremazia, ti guardano male. Ma, dico io, nello stesso momento in cui laicamente ci accingiamo ad accogliere i rifugiati, ci facciamo i sensi di colpa e ci appelliamo ai diritti umani, proprio in quel momento, non stiamo forse riaffermando i valori dell'occidente? Chiaramente sì, ma questa cosa non la si vuol vedere. Ora, non si tratta di appuntarsi la medaglia al petto e andare allo scontro di civiltà, si tratta semplicemente di prendere atto che non possiamo non dirci occidentali, il che non coincide con il famigerato "non possiamo non dirci cristiani", perché l'occidente è quel luogo in cui ogni confessione è messa sullo stesso piano e accetta di autolimitarsi in nome del rispetto reciproco e di una legge esterna e superiore. E' questo poi che fa venire il mal di pancia alle religioni, ed è un buon segno, perché quando accade significa che l'occidente funziona (è quando non accade che qualcosa si è rotto).

martedì 8 settembre 2015

Bestiario

"Una volta eravate scimmie, e anche adesso l’uomo è più scimmia di qualsiasi scimmia al mondo".

Così come non sono facile ai populismi di destra, così sono diventato immune all'idealismo di sinistra, quello che si nutre di buoni sentimenti e di ancora più buone intenzioni, quello che cerca il bel gesto magari per tracciare un solco fra l'uomo e la bestia e sottolineare così un'incolmabile differenza antropologica. Io non sono naturalmente altruista e nemmeno sento il bisogno di esserlo, piuttosto scelgo caso per caso: sarò buono, sarò cattivo? Chi se ne importa, di certo non mi sento antropologicamente inferiore a nessuno visto il materiale umano che circola attualmente, e con questo ho detto tutto (sarà mai possibile discutere di profughi attestandosi su una mezza misura? Credo proprio di no, perché sui profughi ciascuno cerca una stampella sulla quale poggiare la propria cagionevole identità).

domenica 6 settembre 2015

Sul fondamento della morale

Come preambolo alla spinosa questione del fondamento della morale possiamo dire che in generale si tende ad identificare il bene con l'azione altruistica e il male con quella egoistica. Sebbene l'egoismo goda di un certo credito nell'ambito dell'ideologia liberale secondo cui il benessere generale scaturisce dalla fortunata convergenza degli interessi particolari, niente è più identificabile col bene del puro atto altruistico, il più possibile disinteressato. E qui sta il punto, perché nell'atto del dono è implicito anche un certo piacere del venire ricambiati, un auspicio che può assumere talvolta i connotati dell'obbligo, e sugli equivoci relativi numerose sono le tragedie che si sono consumate.

Aldilà del bene e del male

Appendice al discorso fuor di retorica. Dice "cavillidibattaglia": "ma sono solo io a vedere in questo post una non tanto velata tesi della superiorità della cultura occidentale?". Al contrario, e mi sembrava pure di essere stato chiaro: la cultura occidentale non è né eterna né irreversibile, io la preferisco ma è una mia valutazione personale, e io non sono aprioristicamente né buono né cattivo, né giusto né ingiusto. Al contrario si riterrà superiore chi pensa che accogliere i profughi siriani sia giusto in sé e per sé in nome dell'universalità dei diritti umani, alla quale io riconosco tutt'al più una validità storica e contingente, senza tralasciare il fatto che lo stesso multiculturalismo, al quale si attribuisce spesso un valore positivo assoluto, è in realtà un fenomeno storico come gli altri legato alle alterne fortune di un certo umanesimo illuminista. La realtà è che l'occidente domina e pretende di dominare in questa fase storica con tutto il suo apparato tecnico, etico e morale, a noi capirne i motivi per tentare di prevederne gli sviluppi, posto che questa dominazione non é in sé né buona né cattiva, ma in ultima analisi "è".

Fuor di retorica

Esagerati i tedeschi. Ma non si era detto che in Germania non potevano fare entrare tutti, tanto da far piangere i bambini pur di tenere fermo il principio? Contrordine cittadini, improvvisamente la Germania si riscopre nazione talmente forte da poter sostenere da sola il peso di tutta la Siria. Ora poi la macchina della retorica giornalistica si è messa in moto, là dove prima c'era Crudelia de Mon troverete il monumento a Madre Teresa di Calcutta. Ma quei bambini che adesso ci sembrano così innocenti, diranno i detrattori, prima o poi cresceranno e non diventeranno tutti degli Steve Jobs, al primo stupratore di vecchiette la trimurti populista verrà a presentare il conto a conferma dei suoi teoremi, che siamo invasi da gente cattiva, che l'europeo accoglie a braccia aperte i suoi aguzzini, che tutto è perso, che la fine è vicina. Io meno enfaticamente penso che il nodo sta nella capacità di secolarizzare le masse, se l'occidente si dimostrerà ancora una volta in grado di conquistare i cuori e le menti con la sua infinita forza di persuasione, allora tutto ridiventerà occidente e il cavallo di Troia si ritroverà senza biada, nel caso contrario addio alla civiltà europea, che non siamo mica eterni e nemmeno la nostra razionalità laica è da intendersi come un fatto decisivo e irreversibile (poi io tifo per l'occidente, ma si sa, non sempre si può vincere).

venerdì 4 settembre 2015

Ricominciare dalle basi

Ma come, proprio tu, compagno siriano in fuga dalla guerra dimostri di non possedere alcuna malizia e coscienza di classe e inneggi alla Merkel solo perché ti ha promesso asilo in Germania? Non andare, è una trappola, farai la fine dei greci. Non lo sai che quello buono è Tsipras e la Merkel è il proseguimento del nazismo con altri mezzi? E magari vuoi essere pure pagato in euro. Ti spiego: l'euro non è una moneta, è un metodo di governo, finirai per fare il servo volontario del capitale. Come sarebbe a dire "magari"?

giovedì 3 settembre 2015

Pensierino della buonanotte

In generale la vita è una commedia tragica che giunta alla sua fine non lascia alcuna traccia, tutt'al più passano alla storia i fatti più eclatanti, comunque a discrezione dei superstiti, per gli annientati non contano più nulla. E allora davvero l'unica strada è la compassione, ma nel suo senso più ampio, comprensivo di parecchia commiserazione.

Alla fermata dell'autobus

Alla fermata dell'autobus, una signora: «ah, io a quelli che ammazzano darei la pena di morte!», «e poi, questo papa... si espone troppo, sempre in giro con l'elicottero, e glielo paghiamo noi!». Poco dopo, sull'autobus, un negro con due enormi cuffie rosa con cromature bling bling e la scritta "LOVE" (la realtà, a saperla leggere, ha il suo bel senso dell'ironia).

mercoledì 2 settembre 2015

Operatori certificati con delega all'estinzione dei peccati

Papa auspica amnistia e concede a tutti i sacerdoti facoltà di perdonare l'aborto. Quindi, fatemi capire, secondo loro davvero una donna sana di mente dovrebbe andare dal sacerdote di zona a farsi perdonare per aver abortito e si dovrebbe poi sentire apposto con la coscienza, giusto perché un tizio vestito da prete gli avrebbe garantito l'estinzione del peccato. Obbiettivamente, sono cose che noi umani non possiamo concepire (se perdoni un aborto perdona anche Buzzi, dico io, che sia giubileo per tutti).