domenica 30 dicembre 2012

E così se n'è andata anche Rita Levi Montalcini, e adesso chi ci rimane di italiani di genio, Beppe Grillo?
La cosa che fa tenerezza è che si presentano con le loro agende, con le loro serie proposte e con tutto il consueto bagaglio di stronzate credendo che gli elettori ne capiscono veramente qualcosa. Qui da noi quello fra elettori ed eletti è un gioco d'ombre dove le parti hanno tutto l'interesse a non scoprire troppo le carte per non rivelare reciprocamente i rispettivi bluff. Andiamo a tentoni. Perlopiù si vota la propria squadra del cuore, non importa se sono buoni o meno a giocare. Io non seguo il calcio, dice, però quando gioca l'Italia... non sa cos'è il fuorigioco, 4-3-3 per lui è un prefisso telefonico e non distingue il portiere dall'arbitro, però tifa Italia. Così è il rapporto fra l'italiano e la politica, puro tifo calcistico, perché con la passione gli hanno detto che può compensare le lacune della ragione. Non sia mai che lo facciate sentire un coglione, per carità. Anzi, avrà molto più successo chi farà credere al coglione di essere un adone.

venerdì 28 dicembre 2012

Be', mi sto godendo le vacanze con la mia nipotina, che lo sapete che nemmeno tanto in fondo tengo un cuore tenerissimo. Voglia di scrivere molto poca, in compenso ho ripreso a leggere con avidità e non mi succedeva da anni, intendo leggere libri dall'inizio alla fine. Saluti.

sabato 22 dicembre 2012

Com'è che questi moderati non li vuole guidare nessuno? Gente tranquilla, che lavorava, persone a modo timorate di Dio, bravi elettricisti che fumano poco e ascoltano i Pooh... niente, sembra che in Italia non si riesca proprio a trovare una guida per le persone per bene.

giovedì 20 dicembre 2012

La prova che il mondo non finirà domani: Paolo Fox ha pubblicato il suo oroscopo per il 2013 e come astrologo Paolo Fox è certamente superiore ai Maya. (comunque per precauzione sto leggendo un libro di cui so già il finale).

mercoledì 19 dicembre 2012

La domanda se la pongono un po' tutti: ma se adesso diventa urgente per il pdl rinviare le elezioni di una o due settimane, non potevano attendere almeno una o due settimane prima di sfiduciare Monti? Non è che si può fare come cazzo ci pare, c'è un paese in ballo, c'è Sanremo, ci sono gli stranieri che ci osservano e non aspettano altro che tagliarci lo scalpo. Invece è arrivato lui e scassa quel poco che era rimasto in piedi: usciamo dall'euro, fanculo lo spread, aboliamo l'Imu! (e poi: via il casco sui motorini, al diavolo le cinture, assaltiamo Equitalia!)... qui in Italia le finestre ce le scassano direttamente le autorità. (vedi alla voce > teoria delle finestre rotte).

lunedì 17 dicembre 2012

domenica 16 dicembre 2012

Tra noi e l'america esistono differenze di vedute. In america è più facile trovare un'arma che uno Starbucks? Be, si diano da fare quelli di Starbucks, mettano dell'esplosivo dentro i cappuccini. L'europeo s'indigna, non comprende il secondo emendamento: ah, se solo ogni maestra, ogni bidello, ogni addetto alle pulizie avesse avuto un fucile... e i bambini, i bambini non hanno forse il diritto di difendersi? Diamo un cinturone anche a loro intanto che aspettano l'arrivo della cavalleria. Speriamo che questa ennesimo massacro serva all'amministrazione Obama per togliere l'assurdo divieto delle armi dentro le scuole pubbliche (sentita con le mie orecchie). Son fatti così, e se gli dai dei coglioni c'è chi si offende.
Con il termine "mitopoiesi", lo saprete, si vuole generalmente indicare la creazione fittizia di miti e di leggende propria di molti scrittori moderni, ad esempio, l'universo di Arda di Tolkien, il ciclo di Cthulhu di Lovecraft, i Sith e gli Jedi di Star Wars. La mitopietica moderna non è generalmente tenuta in gran considerazione dai custodi della mitopoietica antica, cioè pressoché da tutte le religioni (forse Rael, che è alla guida di una religione più giovane e si dice discendente di Obi Wan Kenobi, ma dovrei indagare). Il rifiorire del genere fantasy risponde a un grande bisogno di nuovi miti, ed è curioso questo riflesso per cui un cattolico o un ebreo o men che mai un musulmano, per dirne alcuni, non saranno certo disposti a credere, che so, all'esistenza di Sméagol ma si diranno più convinti dell'esistenza delle loro rispettive divinità. Voglio dire, cosa distingue la mitopoietica dalla religione? La testimonianza documentata del creatore del mito che ammette di esserselo inventato di sana pianta, l'oblio degli autori, ma soprattutto la decisione delle autorità di assumere come vere e ufficiali le costruzioni di una mitopoiesi a scapito di un'altra. Il principio di autorità è forte e una volta attecchito è assai duro a morire: perché non può esistere Hermes, lo psicopompo, ma deve esistere l'arcangelo Gabriele? Forse, in un futuro, uomini di buona famiglia si metteranno a venerare Gandalf.
Sono inquieto, ho messo il naso fuori dalla finestra e quello spicchio di collina che solitamente mi da il buongiorno incastonata fra gli squallidissimi muri di due sgarrupatissime case nemmeno si vede più, un chiarore denso e lattiginoso come un foglio A4 ha cancellato tutto il paesaggio, la neve s'è ghiacciata, non si sentono le macchine, che almeno mi tenevano compagnia e mi davano ancora l'illusione di essere in qualche modo legato al consorzio umano. In ogni caso, il pentolino del te è sul fuoco, mi è tornata la voglia di leggere, mi manca solo l'erba pipa. Ma c'è una cosa che mi inquieta ancor più dei cavalieri neri che mi inseguono sulla via di Rivendell, ed è il rassemblement dei moderati. Un tempo il cavaliere nero era così risoluto sul da farsi che almeno ti dava una certa tranquillità, ora al solo pronunciare la parola "moderati" un brivido mi corre lungo la schiena e mi si parano innanzi le figure di uomini viscidi e senza volto, uomini di buon senso e di senso comune, del senso comune italiano, quindi di una imbecillità spaziale. Ho come l'irresistibile desiderio di afferrare l'anello e di infilarmelo al dito per scomparire e per non farmi più trovare dai collegi elettorali. (dopo Il Signore degli Anelli attacco Moby Dick, mi chiamerete Ismaele).

Edvard Munch, "I moderati"

giovedì 13 dicembre 2012

Forse l'Europa vuole indicarci il Premier? In un certo senso è legittimo. L'Unione Europea sarà qualcosa di colpevolmente intangibile ma l'unione monetaria invece è tangibile, eccome se lo è, e implica vincoli di bilancio che implincano a loro volta politiche sovranazionali. Ci sarà qualcuno che griderà allo scandalo, di questo cavaliere costretto sulle difensive dal pressing internazionale. Il fatto è che l'Italia non è padrona del suo destino perché non se lo merita, qui da noi parlare male dello spread è come parlare del morto in casa dell'impiccato. Monti è vero che non sa un cazzo, non avendo la benché minima idea di come si possa mettere mano al rilancio (la Bocconi, in quanto a liberali, è una fucina di falliti), ma ai tedeschi quello che importa è che il nostro appetito non giunga a divorare anche i loro avanzi. Ecco, in questo Monti passa per magro, per quello austero, senza appetiti, mentre Berluscone ultimamente s'è un po' inquartato, alla Merkel forse dovremmo presentare Fassino, chissà che non nasca l'amore... Fassì, immolati, fallo per la patria.
L'Osservatore Romano si prende la briga di recensire Lo Hobbit di Peter Jackson: è lento e senza epicità, mancano le crocifissioni, gli angeli, i diluvi universali... no, hanno ragione, Lo Hobbit non è credibile.

mercoledì 12 dicembre 2012

Ho appena fatto una full immersion di telegiornale Svizzero, la Svizzera è un paese dove non occorre essere Nostradamus per interpretare le intenzioni della propria classe dirigente. Alla notizia del mezzo dietrofront del Cavaliere, notizia peraltro data con un mezzo sorriso, mi stavano iniziando a girare le balle, ma poi mi sono detto: "non importa, siamo italiani", m'è bastato ordinare una pizza e m'è tornato il buonumore, in Svizzera gli egiziani non la fanno così buona come da noi.

martedì 11 dicembre 2012

Ad avere più tempo si potrebbero scrivere cose davvero divertenti su Angelino Alfano, questo povero disgraziato, il più bel fico del bigoncio, che si era ritrovato improvvisamente catapultato alla guida del più grande partito del centrodestra, non si sa bene per quali meriti. Hanno provato a farne un leader ma non ci sono riusciti, troppo meridionale, non teneva le palle, troppo avvocatino della famiglia bene siciliana per scaldare i cuori dei cumenda del nord. E' il destino che capita a chi è stato paracudato nelle stanze dei bottoni senza l'investitura popolare, lo saprà bene anche Monti, da un giorno all'altro può capitare che ti tolgono il saluto e buonanotte al secchio. Sono i rischi del mestiere, Angelino, così impari a metterti nelle mani di un padre padrone volubile e facilmente irritabile. Ce l'aveva quasi fatta, i genitori avevano già preparato gli arancini, ma niente, c'est la vie, sarà per un'altra vita.

"[...] commissiona, e un giornale locale lo pubblica, un sondaggio nel quale il 70 per cento dei siciliani ha un sogno solo, andare a cena con Angelino Alfano". Dal Catalogo dei Viventi 2009.

domenica 9 dicembre 2012

Credo che a livello di ricambio politico generazionale il nostro paese se la giochi alla pari con la Siria. Non è una battuta, sono i fatti. Per non dire della sinistra che vive di continue reincarnazioni di D'Alema e di Veltroni, due paradigmi, ma che dire della destra che le reincarnazioni non se le può nemmeno permettere da quindici anni a questa parte? Com'è possibile che siamo ancora qui a parlare di Bersani e di Berlusconi? Così diamo ragione ai grillini. Non posso più trovare la voglia di interessarmi alle cose politiche, nemmeno se la cerco, nemmeno se mi sforzo, per via di questa farsa che non trova mai fine. Io, personalmente, non ce la faccio. Ma dove la trovano i fini analisti politici la forza di andare avanti e trovare le parole? E proprio vero che quando c'è la passione non si sente la fatica, ma santo cielo, appassionarsi di nuovo a Berlusconi significa essere gerontolicamente disturbati.
Guardate che le rivelazioni di Medvedev captate in un fuori onda sono straordinarie, e noi qui a concentrarci sulle nostre piccole crisi di governo. A Berlusconi un giorno hanno consegnato una valigetta contenente i codici del sudoku e una cartella top secret intitolata "Gli extraterrestri sono tra noi e portano la quinta" (a Berlusconi gli alieni non fanno paura, bastano che abbiano la figa). Io stesso credo di essere un extraterrestre in sonno (porto la quinta di reggipalle), si spiega così la mia pressoché completa assenza di stimoli sociali innati che mi porta a guardare l'umanità da una distanza siderale. Il ventun dicembre gli alieni della casa madre lanceranno un sibilo percepibile solo da noi infiltrati e dai cani del canile municipale di Prestino e finalmente capiremo tutto, come ad esempio chi è perché ha deciso di scombinare tutte le lettere dell'alfabeto sulle tastiere qwerty ("qwerty" è la parola più semplice da scrivere su una tastiera qwerty, la sua semplicità di esecuzione contiene allo stesso tempo qualcosa di rivelatore e di esoterico). E' facile nascondere gli alieni agli occhi che non vogliono vederli, nel corso dell'ultimo secolo la nostra credulità è stata talmente ridicolizzata dalla razionalità imperante che persino se un alieno ci apparisse improvvisamene davanti per scomparire poi in una nuvola purpurea ci domanderemmo comunque dove sta il trucco. Comunque gli alieni non si sono mai trovati così fuori luogo come nelle feste a villa Certosa, per questo ultimamente stanno confluendo tutti nel movimento a cinque stelle.

sabato 8 dicembre 2012

Ma secondo voi il mondo è così galantuomo da finire dando un ampio preavviso? Casomai finirà all'improvviso, quando avrete finalmente raggiunto la sicurezza economica e davanti a voi vi sembrerà di avere cinquant'anni di pace e di prosperità. La società astrofila locale organizza la cena della fine del mondo: telescopi puntati verso il cielo e banchetto luculliano, chi vuol esser lieto sia, del doman non v'è certezza. E poi scopate liberatorie, scambio di coppie, sodomia, urofagia, punizioni corporali, cannibalismo, è la necessità del corpo che ci limita, se proprio dobbiamo perderlo facciamolo in grande stile.

venerdì 7 dicembre 2012

Mi girava continuamente la testa, mi hanno trovato la minima a cento, da domani comincio a prendere la pastiglia. Sulla scatola c'e scritto: benvenuti nella vecchiaia.

mercoledì 5 dicembre 2012

A Piazza Tahrir chiedono il ritorno di Nefertiti.

lunedì 3 dicembre 2012

Questo grande entusiasmo, questa gioiosa macchina da guerra, questo "voglio Renzi nello squadrone", tutte cose già viste. Concesso che se anche Bersani vincesse le politiche non potrebbe fare meglio di Monti (e che potrà mai fare più di Monti, detassare le bocciofile?), ma chi ha dato alla sinistra l'autorizzazione di sentirsi già la maggioranza in pectore, forse i sondaggi? Achille Occhetto sosteneva Vendola.

domenica 2 dicembre 2012

La nonna di Renzi vota suo nipote perché si fida ma non sa che presto verrà rottamata e con i suoi femori puntelleranno le colonne del Bernini.

giovedì 29 novembre 2012

Mi sento come Federico Nietzsche quando il suo amico Erwin in una rosticceria di Tubinga gli disse facendogli l'occhiolino: "guarda che quella vuole attaccare bottone" e lui: "perché, è una sarta?".

lunedì 26 novembre 2012

Ditemi, ma perché dovrei spendere tanti soldi per toccare le poppe a una soubrettina? Non sarebbe molto più semplice scoparsela subito, senza smancerie e tanti giri di parole, risparmiandosi pure il noleggio del costume? Ma non è molto più umiliante per una donna farsi pagare per entrare nel giro di un pisello moscio che la riduce a misura del suo potere piuttosto che farsi scopare da un onesto manovale con una minchia tanta (che devi usare un pollo se gliela vuoi misurar) in cambio di un immacolato centone? L'essere umano è davvero incomprensibile e la politica si è fatta nasty, molto nasty.
Ma è il caso di dare così tanta importanza alle primarie del pd? Capisco che il nostro sia un paese povero di eventi ma di questo passo finiremo per dare credito al sollevamento rana e al lancio del piccione, rob' de matt.

sabato 24 novembre 2012

 «Berlusconi mi chiedeva contante da portare nelle casse di Arcore. Facevo tutto su sua disposizione, non ho mai preso una mia iniziativa. Abbiamo aiutato e stiamo aiutando tante persone, in settimana le ragazze mi telefonavano con le loro richieste e al lunedì, quando avevo l'incontro ad Arcore, Berlusconi mi diceva cosa fare e io dovevo solo preparare le buste in contanti». (IlSole24ore).

Spinelli Ragioner Giuseppe.

«Berlusconi è un problema».

Alexandre Rodrigues da Silva, detto Pato.

venerdì 23 novembre 2012

«All work and no play makes Jack a dull boy, all play and no work makes Jack a mere toy».

giovedì 22 novembre 2012

E' buffo, ma da quando sono stato ad Amburgo la nostra esperienza di italiani, con le nostre primarie, le nostre chiacchiere, le nostre dispute, il nostro comico che si candida a leader politico, il nostro "abbiamo la creatività, sappiamo sempre rialzarci", mi sembrano proprio degne di essere svilite alla comicità che effettivamente suscitano. Magari mi sbaglio, ma è per questo che non riesco più a scrivere nulla.

lunedì 19 novembre 2012

Certo che è ben strano questo rapimento lampo di Spinelli, il braccio destro di Berlusconi. A proposito, quanti bracci destri ha Berlusconi? Evidentemente tanti. Nella vita il successo di un uomo si misura dalla quantità di bracci destri. Se ne vedete uno che cammina pendendo tutto da una parte, al crepuscolo, con tante braccia tipo la Dea Kali, ma solo sul fianco destro, ecco, quello è un uomo di successo. Tenete presente che io tengo un braccio destro solo per pulirmi il culo, e non ridete, è uno status symbol.

domenica 18 novembre 2012

In questo articolo del Corriere si vuole far credere che Berlusconi non ha più alcun seguito tra i fans, la manifestazione indetta da un blog, "solidarietàpresidenteberlusconi", è andata deserta. Ma io questo blog non l'ho trovato (quantomeno mi sarei aspettato di vederlo iscritto a Tocqueville, la community, che tra l'altro esiste ancora). Anche il coordinamento della Giovane Italia pare non ne sapesse niente, e se non lo sapeva nemmeno Mazzini, voi capite, la cosa puzza.

...

Ma perché io non riesco più a credere a nessuna proposta politica? La domanda è mal posta. E' chiaro che credere con l'entusiasmo che ci mettevamo in gioventù è fuori discussione, una fede politica più matura implica accettare il marcio e passarci sopra in vista dell'obiettivo più alto: la governabilità. Quindi il mio rifiuto di accettare il marcio potrebbe passare per una sorta di massimalismo intransigente, senonché questo discorso implica un certo grado di purezza morale che, ahimé, nemmeno mi appartiene più. Se esistesse un partito come dico io, con dei principi in cui credo ancora, passerei volentieri sopra le sue storture e una chance gliela darei volentieri, mi sentirei anche in qualche modo sollevato, meno isolato, meno disperato politicamente (disperazione relativa, intesi). Ma il fatto è che al momento non ne vedo di partiti come dico io, anche turandomi il naso voterei per delle idee che non mi appartegono, ed è un peccato, perché così non so nemmeno di che scrivere.

sabato 17 novembre 2012

Avevo messo su cinque chili, ora sono dimagrito, il mio segreto? Un esercito di 72 vergini che ogni mattina mi fanno le flessioni sull'uccello, non male per un diciannovenne. Come, non vi ha fatto ridere? Una e due: faccia da birichine.

mercoledì 14 novembre 2012

I segni ci sono tutti: questo caldo insolito per le medie stagionali, l'ascesa di Grillo, la depressione di Berlusconi... in quanto a me sto subendo un'involuzione che in un certo senso è un'evoluzione, mi sono chiuso al mondo e gestisco giusto l'ordinaria amministrazione mettendomi d'impegno però con le persone a cui voglio veramente bene. E' uno spreco disperdere energie nei rapporti umani e poi non ci sono tagliato. Non sono malinconico, la parola esatta non è "melanconia", è piuttosto "nostalgia", a volte mi commuovo, ma prendo tutto con una naturalezza che leggo come segno di maturazione, magari mi sbaglio, ma al momento mi è utile leggerla così. Alla prossima.

venerdì 9 novembre 2012

E' un periodo che mi sto dando ai tumblr, che notoriamente sono la morte dei blogr, ma non temete, appena avrò più voglia di scrivere e qualcosa da dire riprenderò il solito ritmo.

P.s. Nel frattempo sto diventato sempre più cupo e inseguo l'isolamento scientifico, non è un bene ma per contro sono tranquillo.

martedì 6 novembre 2012

In America milioni di americani stanno decidendo in queste ore se cambiare lo spazzolino da denti, hanno fatto degli spot, chi vuole convincerti ad aspettare altri quattro anni, chi invece vuole che ne compri subito uno nuovo, la questione è avvincente. La democrazia è un'allegoria, è un venditore di fumo che prima bussa alla porta e poi ti mette il piede in mezzo allo stipite, in un certo senso è necessaria, come la tumulazione dei cadaveri.

lunedì 5 novembre 2012

Un giorno, lo so, darò fuori di matto e finalmente potrò riposare immerso nella beatitudine dell'ebete, nessuno a cui rendere conto, nessuno a cui dover dimostrare alcunché, solo la più assoluta e ritemprante beatitudine, l'eternità del sé, chiuso al mondo e alle fatiche, il meritato riposo, la guarigione, la definitiva risoluzione. Tutti questi piccoli attimi di tregua, ma condensati in un eterno stupore.

domenica 4 novembre 2012

Il mio è generalmente un disprezzo che nasce anche dalla mia naturale propensione all'insofferenza, ho una bassissima soglia di sopportazione e più che altro mi danno fastidio le persone, seguite a ruota dalla pedanteria di certe idee. Per come sono fatto avrei potuto far carriera in un partito politico, ma siccome poi percepisco certa passione politica come una fede religiosa a bassa intensità (ma a volte anche più pericolosa), finisce che mando tutto al diavolo ancora prima di cominciare. Si direbbe che non sono cresciuto, se per crescere si intende venire a patti con la realtà e "corrompere" la propria idea del mondo. E sia, non sono cresciuto, c'è chi ci riesce e chi no, l'unica cosa che mi rode è di non essere nato in una bella famiglia borghese coi soldi, tanti soldi da riuscire a farmi godere una buona colazione col pane e la marmellata senza sentirmi già lo stomaco chiuso all'idea di dover ricominciare a lavorare, perché è un lavorare che non porta a niente se non alla sopravvivenza, un lavorare che non accende il cuore e tanto meno il portafoglio.

venerdì 2 novembre 2012

A volte me lo domando, perché sono molto esigente con me stesso: ma questo mio scetticismo riguardo alle cose della politica non sarà dovuto più a una posa che a una profonda e consapevole convinzione? Distinguere le pose dalle profonde e consapevoli convinzioni è un passatempo a cui mi dedico generalmente nel dopolavoro, anche se, per onestà intellettuale, va detto sempre più raramente. Ci fosse qualcosa di buono in questo Giuseppe Grillo che ultimamente è sulla bocca di tutti, sarò mai prevenuto nei suoi confronti? Fate anche voi il test, quello solito: comprereste una macchina usata da Beppe Grillo? Io no perché non guido. Ma anche sei guidassi no, non la comprerei. I freni sono andati? E' colpa del mercato globale, bisogna fare rivoluzione e poi i freni vedi come funzionano, e costeranno pure di meno! Sì, ma quanto consuma? Tanto, ma è colpa delle multinazionali che non vogliono sviluppare il motore ad acqua! Insomma, l'avete capito, sarebbe come comperare una macchina usata da Gesù, che ovviamente sarebbe in buona fede, ma che non ci pensa tanto alle cose materiali.

Test n. 2: affidereste i vostri risparmi a Beppe Grillo? Ad avercene, direte voi. Io comunque non glieli affiderei, finirebbe che li investe tutti in un progetto di iPhone a manovella destinati al mercato sudanese. Io vi ho messo in guardia, poi voi fate come vi pare.

giovedì 1 novembre 2012

Silvio ci ha lasciato il sudario, lo schema della nuova campagna elettorale: no sporco, sì pulito, no vecchio, sì nuovo (quest'uomo è un genio, ed è anche molto pulito, non una macchia di sugo sulla preziosa reliquia).

mercoledì 31 ottobre 2012

Sono talmente fuori dal mondo in questo periodo che potrebbero dirmi che in Sicilia ha vinto un gay dichiarato che è stato sindaco di Gela e io ci cascherei con tutte le scarpe.

Continuo a non capire tutta questa premura nel dichiararsi cattolici oltre che gay, come a dire: ho questa debolezza e abbiate la bontà di apprezzare la mia onestà intellettuale, ma state tranquilli, c'è la mia fede cattolica a garantire per me (meglio un mafioso etero che un gay ateo). Cazzo me ne frega a me che sei cattolico, basta che sei onesto e poi, fosse garanzia di onestà l'essere democristiani... siamo un popolo di imbecilli.

domenica 28 ottobre 2012

Jamila, 19 anni, viene dalla Nigeria, vorrebbe fare la cantante, il suo primo cliente a 17 anni e con quello dentro si è guardata intorno. Silvio Berlusconi, 76 anni, voleva fare il Presidente del Consiglio, il primo seggio nel '94, speravamo l'avesse mollato ma da dentro si sta guardando intorno. Choosy: vite parallele. (credo che Berlusconi lascierà definitivamente il campo solo quando la quantità di cerone per renderlo presentabile alle telecamere supererà il costo della dirette televisive, a quel punto non saranno i magistrati ma i tecnici delle luci a mettere la parola fine).


venerdì 26 ottobre 2012

"Ma a te non si sa mai come prenderti, non offri appigli". Guarda, io un'idea a cosa ti puoi appigliare ce l'avrei (tra me e l'umanità ci dev'essere un misunderstanding grosso così).

giovedì 25 ottobre 2012

M'è anche scappato che esiste per me un'equivalenza fra politica e pornografia. Ecco, non è mica una frase ad effetto, anzi, forse ho fatto un torto alla pornografia, soprattutto a quella amatoriale. Ci si dovesse mai attivare per organizzare un torneo di pompini, ma dovrei forse considerarlo meno etico delle primarie del Pd o del Pdl? E' già da un po' che il chiacchiericcio politico è diventato più osceno delle pompe e sia detto questo al netto dei vari festini e dei leggendari bunga bunga. Per cui c'è più onestà intellettuale in una pompa che in una promessa elettorale e sfido chiunque a smentirmi.
La cosa buffa è che Berlusconi si è ritirato dalla politica visibile e io buco la notizia. D'altronde è oramai evidente che questo non è più un blog di notizie ma è ridiventato un diario personale. Quindi la notizia mi lascia più indifferente di quanto avessi pensato e secondo me è la nemesi più giusta. Ho seppellito Craxi, Andreotti e Forlani, ora pare che abbia seppellito pure Bossi, D'Alema e Berlusconi, spero in futuro di poter seppellire anche Renzi, Casini e Alfano. No, ora che ci penso, Alfano si seppelisce da solo. Ecco, allora spero di poter seppellire anche Grillo (che tanto l'avevo già seppellito come comico). Io credo ancora nella politica, ma non in quella italiana. Del resto quando un paese non ha una propria coscienza civile inutile perdere tempo ad insegnargliela, lascio l'incombenza ai cosiddetti giovani, che sono così bravi, con tanti auguri di una presta guarigione.

mercoledì 24 ottobre 2012

Ecco, a volte provo l'irresistibile desiderio di seguire l'esempio di quest'uomo, nel rifugio del bancario diventato eremita. Dico, ma perché dovete cacare il cazzo riportandolo alla vita di prima? Ah, certo, la famiglia. La famiglia è una delle cose più deleterie di questo mondo, l'infezione originaria. Ma viveva in una pagliara, dormiva sopra un materassino, con un ombrello al posto del tetto, senza telefono! (ovvero senza nessuno che rompeva le palle, Dio che paradiso!). Ho una predilizione per le cucce e siccome non c'è verso di predisporne una per due, finirà che me la farò per me solo, il mio posticino caldo (a ritagliarsi un posto in questo mondo a volte ci si sente degli impostori).

martedì 23 ottobre 2012

Ah non guardate me, io sono choosy solo in fatto di donne e infatti si vede. (la Fornero è simpatica come due dita nel culo... con la sabbia, però). (non disprezziamo le dita nel culo, che tra loro e la Fornero non c'è partita).

lunedì 22 ottobre 2012

Quando sono abbastanza tranquillo e in pace con me stesso non so cosa scrivere, per cui scrivo 'ste due righe per dire che sono abbastanza tranquillo e in pace con me stesso, al momento (e che conviene mettere il fieno in cascina).

venerdì 19 ottobre 2012

Comunque Renzi, per averne solo un paio in meno di me, li porta veramente male, lasciatemelo dire. E a chi mi farà notare che sono vecchio e che certi discorsi non me li posso più permettere, io gli ricorderò che casomai un rottame sarà lui e che io a trentanove anni avrei anche l'età giusta per rinnovare i quadri di un importante partito politico italiano in qualità e in veste ufficiale di giovane. Dunque prendiamo Renzi come misura, come spartiacque, come pietra di paragone: chi è della sua generazione è ancora giovane, tutti gli altri sono "i vecchi" (voglio dire, anche quando Renzi ne avrà ottanta). (Renzi si scordi l'Atari quando diventerà Presidente del Consiglio).
Renzi: tiritiri?
D'Alema: taratara.

D'Alema dice che non farà il nonno ai giardinetti, sciagurato, non c'è niente di più bello che fare il nonno a tempo pieno. Un nipotino ti riempie le giornate, di dona una seconda giovinezza, ti fa sentire più utile del Copasir. Del resto certe risposte dimostrano una volta di più quanto i politici siano pieni di sé. Massimo, per me puoi portare i nipotini ai giardinetti quando vuoi, e pure il cane, guarda che non mi offendo, non mi sento più solo come cittadino se un po' di tempo te lo prendi per andare ai giardinetti, anzi, ti rende anche più umano, ti avvicina di più ai cittadini, più della barca. Vedi tu.
Mi ha fatto bene la settimana in Germania, sono tornato con una specie di fuoco dentro, un fuoco tranquillo che mi illumina e che mi ricompensa per tutto quello che ho patito quest'estate, beninesto, per colpa mia. Ci si perde a vivere sempre nello stesso posto, nei circoli viziosi. Ho capito molte cose. Primo: che non voglio veramente vivere con una donna e in effetti tutte le volte che ci vado vicino qualcosa mi trattiene e mando tutto all'aria. Secondo: che attiro gli uomini e che tutte le volte che ci vado vicino (non faccio fatica con gli uomini, mi cercano loro, questo significa che gli uomini intuiscono meglio delle donne certe qualità nascoste) qualcosa mi trattiene e rimando tutto all'aria. Terzo: che quelle più giovani di me sono troppo sceme e non abbastanza sviluppate per apprezzarmi, mi trovo meglio con quelle più grandi, che in me ci vedono un figlio (magari di un altro). Anche loro mi cercano e pensare che fino a ieri le buttavo via... ho un paio di capelli grigi, mi sento pronto per una grande, mi sento pronto per una big. Per la prima volta l'idea non mi dispiace e potrei anche vincere la mia naturale diffidenza per un nido caldo e accogliente che ha già fatto più di un tagliando, l'usato sicuro, l'usato garantito (m'hanno pure detto: stai all'occhio che quelle c'hanno fame... ecco, io sarò il frutto che sazierà quella fame, io sarò il pane e anche il companatico). (dai, non sono poi così vecchio, ne ho solo un paio in più di Renzi).

mercoledì 17 ottobre 2012

La ritrovata serenità, dipendente dal fatto che finalmente non mi struggo più per nessuno. Lo so, morirò solo e dimenticato, nessuno mi scriverà lettere d'amore, nessuno si ricorderà di me. Ma tanto, non ci capiamo io e le donne, anzi, io e l'umanità. E sinceramente quando torno a casa la sera, che già fa buio, con la prospettiva di mettermi a leggere sotto le coperte, io, solo dentro una stanza e tutto il mondo fuori, be', è bellissimo. Direi che sono definitivamente guarito rientrando nella mia malattia. Che oramai mi caratterizza, costringersi ad essere un altro è una gran brutta esperienza che spero di non ripetere più.

martedì 16 ottobre 2012

Ad Halle, in Westfalia, ammirando una casetta in stile germanico, m'è venuta voglia di leggermi Tolkien. Per troppi anni mi sono tenuto lontano dalla saga dell'anello più per pregiudizio che per altro, ed ora che l'ho iniziata non riesco più a smettere. A mia discolpa posso dire che ho letto anche Gadda. E Severino. Fa brutto se mi leggo Tolkien a quarant'anni? Anche perché sono uno storico giocatore di LotRo ed è appena uscita l'espansione... eh, lo so, ognuno ha le sue debolezze: in un buco nel terreno viveva un blogger.

lunedì 15 ottobre 2012

Se non sai crescere tuo figlio, rinuncia, inutile chiamare i carabinieri, il problema è nel manico. E se non sai governare un paese, rinuncia anche a questo, inutile tirarsi su le maniche (e qui mi riferisco a pippiritto e pallemosce) o spalmarsi in testa il lucido delle scarpe (e qui mi riferisco all'altro, quello basso), se non si è capaci non metteteci le mano che rischiate di far danno. Ci vorrebbe qualcuno che sappia da che parte prenderlo, questo paese, ci vorrebbe qualcuno che sappia alternare in giuste dosi dolcezza e mano ferma, ci vorrebbe la Tata Lucia, questo non è mica un paese adulto. La disciplina, ma rigorosamente democratica. Alla sera tutta la famiglia si riunisce a tavola, i bambini si alzano solo quando hanno finito la pappa e votano per il genitore che ci sa più fare, quel genitore ha diritto di crescere il bambino per la durata di un mandato, al termine del mandato il bambino decide se rinnovargli la fiducia o scegliere la mamma, il papà, i nonni, la zia, ecc. Io scelsi i nonni, e scelsi bene.
Che dire, fossi stato in Veltroni avrei aspettato che mi licenziassero per usufruire degli otto mesi di sussidio di disoccupazione al 60% dello stipendio lordo e della piccola mobilità per via degli sgravi fiscali al datore di lavoro, magari qualcuno se lo pigliava, il rottame, ma lui ha preferito il bel gesto... il solito fesso.

domenica 14 ottobre 2012

Chi mi segue dai tempi di Splinder sa che una volta fondai per scherzo un mio partito: L3 - Laici, Laburisti e Libertari. Ora vengo a sapere che anche Giulio Tremonti ha fondato il suo movimento: 3L - Lista Lavoro e Libertà. Non sono arrabbiato, ci mancherebbe, il mio era solo uno scherzo, però significa che l'idea era quella giusta. Che poi Tremonti voglia rinverdire i fasti del socialismo democristiano come ai bei tempi del pentapartito, be', si tratta solo di un dettaglio politico, io mi riferivo al dettaglio tecnico: vanno forte le L in politica.

sabato 13 ottobre 2012

Improvvisamente, dietro la sagoma frastagliata di un bosco, ci appare un'enorme pala eolica, maestosa nella sua lenta rivoluzione attorno al suo perno, imponente come un fangorn, il pastore degli alberi. Un disturbo emotivo, che provoca una disfunzione nella percezione delle grandezze. Le livree dei veicoli commerciali, ispirate ai panciotti degli schutzen, i bersaglieri tirolesi. Nel porto di Amburgo costruivano astronavi, la fiancata di tribordo del Galactica. Ad Halle, o per meglio dire a Brea, la città degli uomini, ho visto Frodo che comprava una sciarpa. Al ristorante della Paulaner, vicino a un distributore della Shell, ho mangiate patate al forno a forma di minareto e l'insalata con la panna, ma mi piace tutta la cucina tedesca, anche quando è spericolata. Le marmellate, poi, con il burro spalmato sui panini al sesamo e quella predilizione per i sapori dolci e fruttati. Al McDonald's il Big Mac è servito con una salsa arancione che dovrebbe essere di soja ma in realtà è di qualcos'altro, fra gli ingredienti la soja appare solo fra parentesi. Sapeva di Germania. (dentro di me c'è un tedesco, sono uno di loro, forse per via delle mie ascendenze venete).

giovedì 11 ottobre 2012

Randersacker è vicino a Würzburg, tanto perché lo sappiate. In questi giorni sono andato calando: la deliziosa Ochtrup, la meravigliosa Amburgo, in cui ho lasciato un pezzo del mio cuore, poi la deprimente Westfalia e ora questo angolo di strano meridione in salsa tedesca. Per arrivarci abbiamo fatto una coda di tre chilometri (tempo di percorrenza: un'ora) per via di certi lavori di asfaltatura dell'autostrada alle dieci di sera, roba che se lo fai a Napoli minimo scendeva uno della camuorra e gli sparava in culo (i tedeschi più scendi e più sono pasticcioni, è la legge del terùn). Solo alle tre del pomeriggio ero nella metropolitana Dusseldorf a prendermi qualcosa da mangiare presso la locale stazione dei treni (dio come sono belle le tedeschine, pensieri lubrici e lascivi, ora capisco tante cose), mentre adesso sono rannicchiato sotto un sottoscala a scrivere sotto la fredda luce di una lampadina a basso consumo in un paesino sperduto nel nulla (però l'albergatore è simpatico, sembra un vecchio hippie scampato alla guerra di secessione). Ah, la dura vita del commesso viaggiatore!

mercoledì 10 ottobre 2012

Questo paesino in Westfalia invece sembra quello in prov. di Mantova dove sono cresciuto, un proseguimento della padania con altri mezzi, preferisco la grande città. Comunque oggi meritato riposo.

martedì 9 ottobre 2012

Ochtrup mi sarà pure rimasta nel cuore, ma Hamburg è una città meravigliosa, un porto maestoso, stazioni dei treni che sono cattedrali gotiche. Lasciate stare, l'Italia mi sembrerà molto più piccola al mio ritorno, sono nato per l'archittettura del nord, mi sento a casa. Più tardi andiamo a mangiare qualcosa. Dal cliente ho pure fatto colpo, sul gay ovviamente. Simpatico. Caloroso. Poi dicono che i tedeschi sono freddi. Mica tutti. [verso la Westfalia, ci sentiamo, internet permettendo].

lunedì 8 ottobre 2012

Ochtrup è un delizioso posticino vicino all'Olanda, un misto fra un outlet e il paesino di Babbo Natale. Mangiato pizza da Bruna, gentilissima signora della Sardegna (pure interista) con un simpatico cagnolino, quindi albergo carino con connessione in camera e servizi impeccabili. La Germania vista dall'autostrada è una Milano-Como-Brescia con poche aree di servizio, in compenso i ragazzi alla cassa gentili e molto perspicaci nell'intuire la nostra nazionalità, ci salutano con un ciao. Ho notato pure che in Germania è pieno di paesini che si chiamano Ausfahrt e guarda caso ci si arriva uscendo sempre sulla destra. [domani giornata piena di appuntamenti, se c'è connessione ci sentiamo da Amburgo, sennò niente].

sabato 6 ottobre 2012

Paolo Gabriele condannato a 18 mesi. Il Vaticano: «Il Papa lo grazierà». Ma benedica, non poteva graziarlo da subito e così risparmiare processo e pigione al condannato? Benedetti e felici e degni di invidia coloro a cui le iniquità sono perdonate e i cui peccati sono sepolti (Romani 4, 7-8). Ma intanto abbiamo scomodato tv e media, messo in rivoluzione la gendarmeria e l'avvocatura del Vaticano, tolto dei mesi di vita a sua moglie che non sapeva se il merito glielo restituivano intiero e soprattutto sottratto poliziottescamente al maggiordomo la sua collezione di scartoffie e di cimeli della massoneria: scherzi da preti.

venerdì 5 ottobre 2012

Oh ragazzi, lunedì me ne vado in Germania per lavoro una settimana assieme alla mia capa, farò da interprente inglese-italiano (perché i tedeschi non sono mica come i francesi che vogliono parlare solo la loro lingua). Vedrò per lo più autostrade e zone industriali, sono quei momenti in cui mi mancherà molto l'assistenza culturale e morale di Stefano, che di cruccolandia ne sa più di noi tutti messi insieme. Vedrò di fare il possibile, mi porterò il maglione pesante e ogni tanto vi aggiornerò via twitter se troverò qualcosa di curioso e interessante, ma ne dubito, io non sono come Yoshi che posta di tutto, lassù, in Svissera, il mio disinteresse per l'umanità in generale ha raggiunto picchi di assoluta eccellenza.

giovedì 4 ottobre 2012

Comunque ho avuto un momento quest'estate in cui sono stato bene per dieci giorni di fila, i dieci giorni più belli della mia vita da un sacco di tempo a questa parte, si trattava di me finalmente calato nel mio ruolo naturale, e intendo i dieci giorni passati a Palestrina dai cugini e dalla mia nipotina, che lo sapete, il Forma tiene il cuore tenero per i cuccioli di uomo. Accudire un bimbo, o una bimba che dir si voglia, taglia fuori tutte le cazzate in un istante, il vuoto si era riempito e niente e nulla poteva scalfirmi, perché la cosa più importante era lei, nient'altro. Desiderio di paternità? Può essere, alla fine un senso c'è ed è un senso bellissimo (bisognerebbe figliare ogni dieci anni, per decreto).
Quando gli elementi di fastidio sono troppi inutile rincorrerli uno per uno, non ti passa più, screma tranquillamente tutto il superfluo e rilassati, vai avanti per la tua strada, non hai da temere nulla se ti senti apposto con te stesso. Io mi sento apposto con me stesso e la sensazione che ne consegue è dolce. Non mettersi mai nelle condizioni di passare dalla parte del torto, tieni la barra diritta anche in mezzo alla tempesta e quando tornerà il sereno guarderai la tua barca e saprai di avere fatto un buon lavoro, ti sdraierai a prora e ti godrai il cielo azzurro e respirerai a pieni polmoni l'aria fresca di questo lago pieno di stronzi, come un premio che ti era dovuto (la Tinca non sarà un gozzo, una goletta, uno schooner, un brigantino ma è una barchetta comoda e sincera).

Adesso non ve lo posso dire perché non mi va di parlarne pubblicamente, magari più avanti, ora dico solo che, quando credi di avere risolto il problema più grande, la vita sa sorprenderti con sempre nuovi orizzonti di merda. In un altro momento l'avrei presa molto male, ora sono nella fase del sarcasmo per cui in un certo senso me la godo ridendoci un po' su. Tra parentesi, la gente è strana e tanto puttana.

mercoledì 3 ottobre 2012

Pare che inizi l'era biomediatica ("i media siamo noi"), grazie alla diffusione sempre più capillare di tablets e smartphones ecc. ecc., insomma, cose da guru, alla Steve Jobs, per intenderci. Bene, oltre al lavoro, in cui il rapporto umano sembra ancora necessario (almeno per il momento), il mio progetto per il futuro è quello di interagire con il mondo esterno solamente attraverso internet e pare ci stia riuscendo benissimo. Fortunatamente non faccio fatica ad isolarmi, potrei sfruttare questo difetto a mio vantaggio. Chi di voi mi conosce personalmente? Forse una persona sola, sono biomediatico al massimo. Come dite? A che serve essere biomediatico? Cazzo ne so, magari un giorno ci faccio i soldi. Il postino è biomediatico, ci consegna la posta in carne e ossa ma tuttavia in motorino, ed è per questo che il postino è anche un po' biomeccanico. Il sesso? Ci sono le fighe di gomma, le vendono al sexy shop in Via Scalabrini, ci passo tutti i giorni. Si riscaldano pure, tipo la vaporella, perché c'hanno una piccola resistenza nell'impugnatura, cosicché al limite uno si può anche suicidare in modo alternativo friggendosi l'uccello. E la spesa, come la fai, te la fai portare a casa? Nessun problema, attaccare bottone con una cassiera è come flirtare con uno sportello del bancomat. La modernità ci agevola a noi uomini digitali, soprattutto in una calda città del sud come la mia. (Il mio oroscopo oggi mi diceva: cogli le opportunità che ti permetteranno di ampliare il tuo orizzonte esistenziale e culturale).

martedì 2 ottobre 2012

Per una volta che abbiamo trovato il fesso che s'è pigliato la cozza, cioè l'Italia presa nel suo insieme, ma vi pare il caso che i partiti facciano a gara per ripigliarsela? Bersani al governo non ce lo vedo, non ci vuole stare, è uno stile di vita che fa a pugni con la filosofia della bocciofila, la briscola, la scopa d'assi, i pomeriggi nelle case di riposo, vincesse pure Renzi, così sono cazzi suoi. Montezemolo invece fa l'uovo, lo caga, sì, ma con il culo degli altri. Alfano non ne parliamo, che prima di prendere iniziative deve telefonare in ditta perché non ha la firma sulle bolle di consegna. Insomma, il governo è per Monti come una merda che gli si è attaccata alla suola, e più tenta di staccarsela e più minacciano di servigli il bis, certa gente non ha proprio ritegno, non si fermeranno finché non stramazzeranno al suolo, lui e la cozza (l'ha ammazzata Monti, noi non c'entriamo niente).

lunedì 1 ottobre 2012

C'è tanta solitudine in giro, che riguarda anche delle persone che non te lo aspetteresti e che ti sembrano così cool, e invece... noi contemporanei abbiamo il problema opposto. Un tempo i miei cercavano come l'aria la libertà e il vivere fuori di casa, perché in casa la libertà gliela toglievano, perché li costringevano al matrimonio, anche scombinato. Ora noi, che viviamo nelle sconfinate praterie della libertà, ci ritroviamo improvvisamente soli e nella nostra libertà ci rendiamo conto che nessuno ci vuole davvero bene, che uno dopo l'altro uno vale l'altro, e che nessuno ci vuole più sposare (a meno che una cubana non si ritrovi nella necessità di ottenere la cittadinanza). Qui non si tratta solo di portarsi a letto delle persone, qui c'è in ballo qualcosa di più grande, ed è un'incapacità strutturale di volersi bene, di dare e di darsi senza sospetto e senza prudenza. Perché di questi tempi la prudenza è un bene, ma quando è troppa diventa d'impiccio. Detto questo va tutto bene, tranne per il fatto che il tempo passa e nessuno te lo restituisce, a un certo punto bisognerà pur scendere dal piedistallo prima che l'artrosi decida per noi il nostro destino.
Era il lavoro il problema, oggi è andata bene e un po' mi sono ripreso, datemi un lavoro che va bene e vi solleverò il mondo. Ho paura del futuro ma mi dicono che mi dovrò abituare, sarà sempre così. Non è vero che le qualità emergono naturalmente nell'economia di mercato, non sempre le qualità trovano il modo di emergere e bisogna faticare molto per ottenere anche quei piccoli risultati che spesso si perdono comunque nel nulla, diluiti dentro il mare dell'economia globale. Dai, per oggi è andata bene, da domani si ricomincia.

sabato 29 settembre 2012

Comincia qui un'altra crisi di incazzatura che mi toglie ogni voglia di scrivere, ci sentiamo al ritorno.
Per chi mi legge perché magari si rivede lui, tale e quale, a quarant'anni, farò un breve bilancio riassuntivo di quello che si ritroverà per le mani se nel frattempo non si da una mossa: una vastissima cultura, un po' di libri, un lavoro se ti va bene (te lo farai andare bene, e comunque nel frattempo la cultura te l'avranno messa in quel posto), un cazzo di niente ma ancora tanta voglia di sesso (non è vero che passa con l'età, aumenta, quindi non puntare sul fatto che ti metterai il cuore in pace, anzi, a una certa età la questione diventa centrale). E poi la paura di rimanere soli, il panico delle giornate vuote, il nulla. Messa così uno dice: ma come cazzo fai ad andare avanti? Be', ci si abitua a esistere, dopo un po' lo dai per scontanto e non ci fai più caso, senti che così non si può più andare avanti ma ti consoli immaginando come sarebbe bello se cambiassero le cose. Poi magari non cambiano, ma la dolcezza di certe reveries valgono da sole il prezzo del biglietto.

venerdì 28 settembre 2012

Uno studia per tanti anni filosofia in cerca del senso della vita e del segreto della felicità e poi arriva a trentanove anni e si rende conto che l'unica cosa che lo farebbe davvero felice è qualcuno che gli lucidi l'alzabandiera alla mattina. Meglio del caffé e thé al bergamotto con i muffins. "No", dice un'altra scuola di pensiero, "il soffocone alla mattina ti svuota dentro e ti fa perdere le energie, poi vai al lavoro che non sei più in grado di competere, di meritare e fottere i tuoi concorrenti", vale a dire che ti rende meno produttivo. Che ti svuoti dentro è indubbio, ma la civiltà occidentale potrà bene andare a farsi fottere, io rimango della mia opinione.

giovedì 27 settembre 2012

A guardarlo adesso con gli occhi del disincanto è stato un periodo anche interessante, voglio dire quello che mi sono appena lasciato alle spalle, a un certo punto leggevo anche l'oroscopo dei single perché era come se mi aspettassi qualcosa, come quando uno compra un gratta e vinci perché sente che è la volta buona, poi gratta e non vince niente (e infatti mi gratto). Credo di essere abituato alla sconfitta, ancora di più al disincanto. E' un po' come ricostruirsi una dignità agli occhi di se stessi, perché agli occhi degli altri non è successo proprio nulla. Dissimulo, e quando proprio non posso farne a meno confondo le acque e ci cascano, dò altre spiegazioni. E quindi ritorna tutto come prima, il destino non è cambiato, il destino è quel che è (non c'è posto più per me). Abandon.hope@fmentis.it, la ressegnazione mi scorre calda nelle vene come un'iniezione di eroina. (non mi capiscono: amatemi, porcoddio).

mercoledì 26 settembre 2012

L'ultima crisi mi ha lasciato degli strascichi, ora la mia misoginia mi porta a detestare il novanta per cento delle donne, che se sommata alla misantropia che mi porta a detestare il novanta per cento degli uomini, facciamo prima a contare chi non mi sta attualmente sui coglioni. Che poi non è importante, stare sui coglioni a me non è una cosa così centrale nella vita, credo che si possa sopravvivere. L'unica cosa che invece al momento mi tiene allegro sono certe fantasie sessuali molto crudeli che mi addolciscono il dormiveglia, sapeste come dormo beato in questo periodo. L'altra sera sono andato a letto alle nove e mezzo e ho dormito fino alle sette del mattino, ero stanco, incazzato e avvilito, ho mollato gli ormeggi e tutto mi è sembrato più lieve e in un certo modo anche più giusto. Se proprio non la puoi aggiustare nella realtà, rivolgiti all'immaginazione e pareggia il conto. Sto scrivendo attualmente un romanzo di deformazione, l'histoire del cu' e del va a dar via i ciapp.

martedì 25 settembre 2012

Lele Mora è guarito, andrà ad organizzare eventi per la comunità di Don Mazzi* (cazzi e mazzi, pochissimi i mazzi). Anche Berlusconi se n'è accorto, il Pdl ha bisogno di un profondo rinnovamento, iniziamo col cambiargli nome (Lele Mora ha cambiato nome). E poi dentro una vagonata di giovani, più giovani di quelli di Renzi, così lo battiamo sugli anni. Che poi i giovani mica sono una garanzia, ci sono coglioni fatti e finiti anche tra i giovani. Solo perché siete giovani, che vi credete, che tutto vi sarà dovuto? Arrivate voi, quattro sbarbatelli, e cambiate i connotati al Pdl e al Pdmenoelle? La Polverini, quando arrivò in regione, ripristinò la consuetudine di mangiare in mensa, c'era gente con le intossicazioni, chi prendeva solo le patate, praticamente tutti le guardavano il culo. Eppure non ce l'ha fatta e se non ce l'ha fatta lei pensate di farcela voi aperitaviti? E poi i giovani di oggi saranno comunque i tesorieri di domani. Per dirne una, l'iPhone5 costerà in Italia 959 euro, se non te lo compri distraendo dal bilancio fondi pubblici, come te lo compri, te lo compra Renzi? Eeeh, stai fresco giovane progressista.
Il direttore delle poste del Senato arrestato per spaccio di cocaina, e io infatti li vedevo i senatori a vita belli arzilli quando ritiravano le raccomandate.
Non so se a voi lettori vi è mai capitato di fissare un gruppo di signorine che parlano e parlano e parlano, e ad un certo punto, nel mezzo del cammin della questione, staccate la spina del cervello continuando ad annuire interessati mentre dal retrobottega del vostro inconscio vi balena un pensiero improvviso grande come una casa: MA FATEMI UN POMPINO! E quelle, che nel frattempo si sono accorte della vostra espressione beata completamente fuori contesto: ehi, ci stai ascoltando? Ma ceeeerto, mi stavate raccontando delle vostre interessantissime ferie, considerate che ho spento il cellulare per non essere disturbato!

Se gli scrittori fossero in grado di farsi un pompino da soli, voi lettrici restereste sole adesso... a fissare una pagina vuota. (cit.)

domenica 23 settembre 2012

Così, dopo quei bambagioni di Rutelli e di Bossi, ora è il turno della Polverini, vedete bene che è tutta gente che si fida dei propri tesorieri, che a guardarli non ci vuole un genio della fisiognomica per farsi venire almeno qualche dubbio. No, sei prevenuto, le persone non si giudicano dall'aspetto. Io, ad esempio, dato il mio aspetto sono la passione delle vecchiette, potrei sfilargli la busta della pensione dalle mutande ad averci il coraggio e il pelo sullo stomaco. Ma sono cresciuto di sani princìpi, farei cose bruttissime alle donne, ma solo con il loro consenso. Così non si può nemmeno dare addosso alla Polverini tutta in ghingheri, sarebbe scortesia, e bisogna avere la forza di concedere anche a lei la buona fede, fatto sta che io gente che si vanta di amministrare una regione e poi non si accorge nemmeno dei soldi che gli sfilano sotto il naso, insomma, io 'sta gente non la voterei. Anche se poi si viene a sapere che un ricercatore australiano ha sfatato il mito delle orge degli antichi romani, non erano come comunemente si crede a sfondo sessuale, erano più o meno come le pizzate tra colleghi di lavoro. Il sesso glielo hanno aggiunto quei pervertiti dei cristiani per metterli in cattiva luce agli occhi della storia. Proprio come hanno fatto quei pretini di Repubblica, oramai i più moralisti di tutti, nemmeno il bunga bunga si può fare più e poi fanno pubblicità alle mostre di Mapplethorpe. Invece la festa del De Romanis (non poteva chiamarsi diversamente) era innocente, le teste di maiale erano solo due, purtroppo per un caso fortuito presenti in tutte le foto. E io che già avevo fatto correre la fantasia e mi immaginavo la Renata farcita, no, niente di tutto questo (è un gran peccato).
I ciclisti della domenica fischiano anche alle signore col velo, i mariti ingelositi li aspettano ai semafori per sgozzarli con le roncole. E le biciclette, lo sapete che fine fanno le biciclette? Questo non ve lo dico per non urtare la sensibilità dei cattolici. Caschetto, abbigliamento tecnico, manubrio a corna d'ariete, le scritte Liquigas, Saeco - macchine per caffé e Acqua & Sapone sulle cosce. Il ciclista è sempre un po' arrapato, saranno tutti quegli steroidi che prende, il viagra, il cialis, il tadalafil, la stimolazione prolungata del perineo, lo sa il cazzo. Quando si fermano a pisciare in mezzo alla campagna l'Asl fa il controllo delle falde acquifere, nei paraggi le vacche nascono con due fiche. Ciò non toglie che la suscettibilità dei musulmani è deprecabile, la mia è un'avversione tutta in seno all'occidente.

martedì 18 settembre 2012

Ho il magone continuo per cui niente voglia di scrivere, aspetteremo.

venerdì 14 settembre 2012

Io dico: l'accettazione della propria particolarità è una cosa che un uomo deve risolvere prima dei quarant'anni e non oltre, dopo è troppo tardi, e porca miseria non sapete quanto mi rode essere ancora in alto mare. Non l'accetto, almeno non completamente, non accetto questo mio essere fuori luogo. Soprattutto adesso che mi intralcia anche nella vita. Perché nel circuito del mio processore c'è una falla, un difetto di fabbrica che mi spinge a non accettarlo, quanto mi piacerebbe metterci mano e ripararlo una buona volta senza gettare via tutta la scheda madre, sarebbe un peccato. Il mio ego ferito gronda bestemmie. Questo martirio porterà a brutte cose.
Il mio è un discorso generico, parlo in generale, non parlo di un caso in particolare. Le religioni sono una iattura. E non mi si venga a fare discorsi fuorvianti del tipo: il fondamentalismo falsa la fede, come a voler dire che esistono religioni ad alta e a bassa intensità, ad alto o a basso impatto ambientale. In ogni fede che si organizza in religione si nasconde un tarlo, chi non lo capisce è sospetto all'uomo libero.
Se nessuno riconosce il tuo valore sei una nullità, uno scherzo della natura, uno da prendere per il culo. Non importa quanto vali, se non ti viene riconosciuto vali zero. Tu puoi essere il più premuroso degli uomini, il più ben disposto verso la gente, ma se questo non è considerato un valore vali comunque una sega. Gli spree killers non è che li giustifichi, però li comprendi.

giovedì 13 settembre 2012

Matteo Renzi è il figlio illegittimo del conte Mascetti, una bischerata di gioventù, tant'é che anche il Mascetti s'è guardato bene dal riconoscerlo, 'un le sa fare le supercazzole.

mercoledì 12 settembre 2012

La rassegnazione poi ti dà anche fiducia, nel senso che sei talmente conscio della tua totale inadeguatezza rispetto al mondo che i tuoi rapporti con la gente si quietano e passi pure per una persona posata e sicura di sé, quando addirittura imperturbabile. Guardate che è buffo. Poi ti viene da pensare: ma inadeguato rispetto a cosa? A quelle quattro stronze a cui devi rendere conto nella vita? E rendere conto di cosa? Sucatemelo. Va be', era uno sfogo, cancellate l'ultima parola, non era quella più appropriata. La parola più appropiata era: succhiatemelo. Che è una cosa per cui non mi sono mai sentito inadeguato.

martedì 11 settembre 2012

Dice: manco ci arrivo alla penzione, tanto vale tentare la sorte e lavorare in nero tutta la vita che almeno vieni incontro alle esigente degli imprenditori. Va be', non ti pagano, ma non mi pare il caso di fare i preziosi noi che siamo cresciuti nella bambagia (e moriremo nell'acquaragia).
All'improvviso un clic improvviso dentro la testa e nel torace. Per il torace era il prolasso della valvola mitrale, che tra l'altro può condurre a morte improvvisa (se non mi sentite da un momento all'altro sapete il perché), per la testa era quell'assestamento della faglia che diceva: ma perché ci devi stare male? Non disperarti, non angustiarti, sei il primo tu che ti devi volere bene e in fin dei conti qualcuno che ti vuole bene c'è (c'è sempre qualcuno che ti vuole bene, basta lasciargli la possibilità di farlo). Sono una chiavica di uomo per via di questo bisogno irrazionale di essere amato, un uomo alla mia età non dovrebbe avere certe debolezze ma, sapete, io sono sempre l'originale. L'uomo debole che vi sa ascoltare, pieno di premure e di piccole attenzioni, l'uomo dolce che vi sa curare, l'uomo femmina che si fa inculare; il piccolo orsacchiotto di fiducia, quello che non vi farà mai storie per come siete sfatte, quello che non vi mollerà mai e che alla sera quando tornate a casa vi preparerà la cena (se è a casa), vi laverà i piatti e vi massaggerà i piedini stanchi con le mani che sanno di Svelto.
Ho scambiato la felicità per il divertimento. Spesso quando mi diverto non sono felice, al contrario, se sono felice mi diverto. Dico, esiste uomo più saggio a questo mondo? Bah.

domenica 9 settembre 2012

Rassegnarsi ad essere ciò che si è_è una cosa alla quale ancora non sono preparato.

sabato 8 settembre 2012

Anche i vecchietti del ricovero mi danno la paga in fatto di voglia di vivere, sapeste che vite che hanno vissuto... Mi fanno: lei è sposato, ha figli, è fidanzato? E io lì non so cosa rispondere preso in contropiede da tutta quella fiducia che mi concedono. Allora faccio un po' la commedia: no, le donne non mi vogliono. E come mai? Perché sono stupide. E loro sorridono e poi si mettono a raccontare di quando avevano fatto il militare a Zagarolo, artiglieri di contraerea, e del vinello bianco, delle belle ragazze che ancora si ricordano il nome ("certi fianchi!", accompagnando con un movimento eloquente delle mani)... io rimango un po' così, basito e anche un po' scornato. Credo che attualmente, noi contemporanei, ci stiamo un po' troppo complicando il pane (e di conseguenza anche il pene).
Cronache dal lago. Una signora sulla sessantina spiegava oggi all'autista del C60 che aveva divorziato dal marito perché era geloso e intanto gli domandava se era sposato. L'autista, un giovane esemplare di bel brianzolo, rispondeva con un sorrisino: sì, da 6 anni. A sorpresa, a Camerlata sale un trentenne con gli occhiali da sole che la chiama "amò", le passa i soldi del pranzo ("toh, per il panino, sei contenta?") e si mette a toccarle le zinne sul sedile davanti, quindi procede a limonarla. Quando pensi di avere visto tutto nella vita, la vita sa sorprenderti con le sue trovate.

venerdì 7 settembre 2012

Conclusa la fase della speranza vana e della tenerezza che mi faccio, credo proprio che si aprirà la fase della scrittura ritrovata, quanto vi dice bene a voi lettori. Prossimamente su questo blog: le sapide analisi politiche, quelle di sempre, analisi che non ne troverete uguali in nessun altro blog e vi sfido a dimostrarlo. I lunghi monologhi dell'autoanalisi, l'eterna autoanalisi che non porterà mai a niente, e inoltre le intuizioni, i giochi di parole, le sciarade, il calembours di una mente malinconica e geniale che non trova più altro significato che consumarsi nella scrittura. Sono tornato quello di qualche anno fa, solo più triste di prima (mi pare come se non fosse mai passato il tempo da quel lontano 2004 in cui mi misi a scrivere su internet, alla fine non cambio mai).
Senz'altro mi piacerebbe che un giorno il M5S potesse fare la stessa fine della Lega Nord, mi piace vedere il potere in mutande, però non posso fare a meno di notare un certo accanimento dei giornali nazionali, anche gratuito. Non so chi sia questo Casaleggio ma la volontà di farne un nuovo Belsito è evidente. Pare che si lamentino che nel movimento non c'è democrazia. Ma d'altronde, democrazia che significa? I grillini e il capogrillo in testa sono intimamente depositari di verità indubitabili, queste verità sono l'essenza stessa del movimento, da queste verità scaturisce per ipostasi anche il messaggio di speranza e redenzione di cui i seguaci si fanno esclusivi portatori. Se la democrazia non li premia è perché è corrotta dai poteri marci, se li premia è perché non poteva essere altrimenti vista la necessità del repulisti, e quando ci si trova di fronte a una necessità che senso ha scegliere per alzata di mano? La necessità non ha alcunché di democratico. E chi vuole dissentire, chi ha una opinione diversa? Come nella Lega dei bei tempi: il capo in persona si incaricherà di sputacchiare la fatwa direttamente sul coppino del malcapitato che non potrà che essere svergognato pubblicamente per conclamata apostasìa.
[avvertenza: questa è la continuazione del post precedente con altri mezzi]. A Cernobbio si riunisce il partito del Monti-bis, tanto, ve lo dico: Cernobbio è il paese degli stronzi. Como è già il paese degli stronzi, ma Cernobbio lo è ancora di più. Per giunta questa zona è talmente ricca di stronzi che quando trovi delle belle persone la loro bellezza automaticamente risalta, per contrasto. Non si capisce perché al mondo si trovino queste particolari concentrazioni di stronzi in certe particolari zone geografiche di stronzi, è così, bisogna accettarlo. L'unica cosa che possiamo fare e cercarci dei percorsi alternativi. Magari da Cernobbio in un modo o nell'altro ci devi passare tutti i giorni? Eh, che ci possiamo fare, la vita è una merda e bisogna anche mangiarsela, ci aveva visto giusto il divin marchese. Però d'altro canto non si può mangiare merda per tutta la vita, dico bene? Allora facciamo così: cominceremo a farla mangiare anche agli altri (il guaio è se gli piace).
Oggi è la giornata del disprezzo, sento che potrei disprezzare tutta l'umanità per un periodo equivalente all'eternità. Non che mi senta superiore, al contrario, ma viaggiare sempre controcorrente in un mondo costruito per andare in una certa direzione finisce per stressarti oltre misura e si può anche ricadere nella trappola dell'incazzatura. E' un trappola in quanto incazzarsi non porta ad alcun risultato, bisogna invece rimanere lucidi e mostrarsi imperturbabili anche di fronte ai provocatori. Vedete, è veramente difficile risalire la corrente da soli, senza mai poter contare su qualcuno, senza mai essere compresi, accettati o amati da qualcuno, che è poi il mattoncino fondamentale della felicità. Ma io non lo faccio apposta, potessi scegliere scivolerei anch'io a valle nella giusta direzione, solo che non posso perché non ci sono tagliato. E adesso la volete sapere una cosa buffa? Che scriverne e sapere che verrò letto da voi un poco mi consola, mi fa sentire un po' meno solo e mi da il coraggio di continuare a trovare un senso. Il peso della mia particolarità mi schiaccia ogni giorno di più, basterebbe una sola persona che mi dicesse una buona volta: mi vai benissimo così come sei, di solito a queste persone mi lega un affetto speciale che è la ragione ultima del mio stare qui. (sono un uomo pieno di paure, è questa la magagna principale).

giovedì 6 settembre 2012

Me ne rendo conto, so di avere molti limiti, sono quel che sono, sono un anticonformista. Ma ci scommetto le piume che se avessi molti più soldi andrei già bene così, chiavi in mano, pur con tutti i miei limiti. Il denaro è un grosso argomento. Se hai già una casa, un buon lavoro e una buona famiglia alle spalle tutto è più agevole, il denaro è afrodisiaco ancor più delle cozze. La cosidetta "buona posizione", il santo Graal per le femmine in cerca di marito. Solo che giunte a un certo punto si rendono conto che non c'è più tempo e allora è il panico, il fuggi fuggi generale dalla condizione di single, perché un uomo con una buona posizione e una certa disponibilità nel portafoglio difficilmente preferirà una vecchia carampana a una giovane cacciatrice di talamo ancora nel fiore degli anni. Ed è qui che per noi della seconda fascia scatta la rivincita: se avremo la pazienza di aspettare, un esercito di retrocesse ci calerà in braccio direttamente dalle serie superiori, l'usato garantito, donne entusiaste e per nulla inacidite, desiderose di scegliere noi come ripiego. (scherzi a parte, le dinamiche della vita sono ben ridicole). In compenso io sono molto profondo e intelligente, e in più le faccio ridere, vedo che sono doti veramente molto apprezzate. (a volte, nel corso di queste strabilianti dimostrazioni di doti intellettuali, mi viene l'irresistibile impulso di scendere al livello inferiore e sbattere la mercanzia direttamente sul tavolo, chissà che non sia un argomento migliore).
Vendeteli a Draghi i vostri calzini spaiati, ve li compra lo stesso, senza limiti. Non importa se siete disordinati, lui vi compra i calzini spaiati ma con la promessa che mettiate ordine una buona volta nel vostro cassetto, sennò non ve li compra più. Draghi compra anche i sandali usati, li sterilizza e li rivende come nuovi su eBay, women well worn used ballerina's. E compra anche le mogli e i mariti che non si sopportano più, li divide, li ricataloga per generi e forma delle nuove coppie meglio assortite che non si lasceranno mai. Draghi è un santo, un rigattiere, compra anche i tavoli senza gambe, ma sia chiaro, solo per tenere lo spread sotto controllo.

mercoledì 5 settembre 2012

Io non è che mi sono allontanato dalla politica per capriccio, io mi ero allontanato dalla politica perché volevo lasciare decantare il pd, perché appena nato sapeva di vuoto e volevo farlo un po' invecchiare per vedere se migliorava, se si riempiva. E ora che l'ho lasciato invecchiare posso dirlo con certezza: il pd è sempre lo stesso, quello vuoto, quello scadente di sempre. Non mi addentro nemmeno nella diatriba dei morti viventi e dei vivi morenti, non serve a nulla, sta di fatto che nel pd la strategia prevale sempre sui contenuti, e sono strategie infinite che non si risolvono mai. Quanti mesi saranno passati da quando ho mollato tutto, sei, otto? Be', stanno ancora lì dove li avevo lasciati, a tentennare fra Vendola e Casini. E soprassediamo su Casini, la coquette dagli occhi dolci che tutti la vogliono e nessuno se la piglia, se non nel didietro. Quindi mi rivolgo ai giovani: o' voi che vivete in un mondo incerto e privo di riferimenti, scegliete il pd se volete andare sul sicuro, le stesse indecisioni di oggi erano quelle di ieri e continueranno ad essere quelle di domani, non è poco.
Quando si verifica un incidente nucleare vicino casa non mi importa sapere quante centrali nucleari ci sono nel mondo, mi importa sapere di quella centrale in particolare. I giornali non fanno imformazione, riempiono degli spazi, se non si arriva a quel tot di battute ricorrono al riempitivo. Forse sbaglio a non essere un seguace di Beppe Grillo, scommetto che Beppe Grillo sa esattamente cos'è successo oggi nell'impianto di Fessenheim, e lo sa dal 1992.

martedì 4 settembre 2012

CSI: Il killer della bussola. Se ne va in giro ad ammazzare la gente, lui, perché c'ha il trauma. Come Dexter, che taglia a pezzi i matti perché da piccolo gli hanno fatto a pezzi la madre. Gli americani sono la fabbrica dei serial killer: ci troverai il carpentiere che si è inchiodato un dito che va in giro a inchiodare le dita. E quello che s'è incollato le orecchie che va in giro a incollare le orecchie, il killer delle orecchie. E quando gli fai rivivere il trauma spesso guariscono (ma il più delle volte li ammazzano). Il killer del mascarpone, uccide le sue vittime vendendo uova scadute. Il killer del camion frigo, uccide le sue vittime investendole con un camion frigo. Oh, insomma, non se ne può più.
Devo ritrovare la forza sovrumana della rassegnazione e cercarmi un surrogato, tipo la voglia di filosofeggiare di nuovo come ai bei tempi, e credere nella riscossa civile di questo paese dandomi all'impegno politico, e tutto questo non è sovrumano? Che cazzo devo fare, oggi non ho nemmeno la lista della spesa da sottoporvi, mica tutti i giorni si può comprare della roba da mangiare. Che cristo poi mi viene in mente di uscire dal mio cerchio magico, ma dove le vado a trovare io certe idee? Mi faccio quasi tenerezza, quasi. Chi nasce tondo non può morire quadrato. Chi dice Roma capisce toma. Ma non sarebbe più dignitoso piantarla di piagnucolare e affrontare la cosa con dignità? Sì, credo proprio di sì, affrontiamola con dignità, contegno, che il contegno ci rende belli.

(non credo di essermi rotto le dita dei piedi, non mi fanno male, sono solo un po' rosse dove hanno preso il colpo, è normale. A muoverle non ci sento niente di strano, a toccarle nemmeno. Sui taglieri di legno bisognerebbe mettere delle etichette del tipo: "achtung!" e indossare le scarpe antinfortunistiche invece di fare i fighi in infradito).

Oggi non è successo niente, almeno fino ad ora. Quei giorni che se vissuti oggi come dieci anni fa non fa alcuna differenza, anonimi come sempre. Tutto è precario, soprattutto il lavoro, ed è questa fonte infinita di infinito scazzo. L'unica cosa che vorresti precaria è invece la costante, quella certa mancanza che non smette mai di mancarti.

Oh, c'è anche il problema di cosa mangiare stasera. Stasera lo danno CSI?

Ruhenol.

lunedì 3 settembre 2012

Stasera settembre era troppo grigio e triste per tornare a casa senza darsi una botta di vita, così sono andato a fare la spesa al supermercato. Il supermercato è allegro, è pieno di luci e di colori. Era quasi vuoto, le cassiere apatiche come sempre, ma vuoi mettere una sera al supermercato invece di tornarsene subito a casa? Non riesco più a darmi un senso. Ho comperato: la birra Fischer, il the Ati, la mozzarella S. Lucia, lo yougurt del Carrefour, 20 sacchetti Domopak, Cuki vaschette R31 5, Fontina Valdostana dop e 3 zucchine non di marca. Mi sarei buttato sotto le macchine. Non fosse stato perché era tardi avrei fatto anche un giro all'Oviesse per vedere se finalmente hanno messo fuori i pantaloni di mezza stagione, chissà. Stasera mozzarella e pomodoro che non c'ho voglia di cucinare, poi lavaggio piatti e a letto. Speriamo che la morte mi colga nel sonno, così la facciamo finita, una buona volta. Credo che finirò di leggere un libro, oppure mi faccio una partita a scopa sul Samsung. Voi che mi consigliate, libro o partita a scopa? Per giunta mi è appena caduto il tagliere del formaggio su un piede, dio bono, mi vogliono ammazzare a rate.

domenica 2 settembre 2012

Omaggio a Emilio Fede, del Movimento Glande Italia.

"Mammarosa guardava passare la gente, riconosceva i suoi clienti e fingeva d'ignorarli, vecchia del mestiere e pratica del mondo com'era. [...] Non era vecchia, ma si capiva che da molto tempo aveva rinunciato ai veri godimenti, se mai ne aveva avuti con quella sua figura di donna-cannone e quella voce rauca da ergastolano. Chi governa il piacere, al piacere deve saper rinunciare. Ed è certo che Mammarosa aveva fatto questa rinunzia fin dall'inizio della sua clausura; tanto è vero che una volta, al Pozzi Martino, un omaccio di cento chili che per capriccio aveva preso a corteggiarla e si dichiarava pronto a soddisfarla, rispose: "Ma va a dà via el cù, Martin! Te capisset no che mi senti nanca pù a rivà el batél?".  

(Piero Chiara, Il piatto piange, Alemanno Berlusconi Editore)
Un comico che perde il senso dell'umorismo sacrificandolo per il bene del paese*. In verità a quest'uomo dovremmo fare un monumento, è un vero stoico, sta sacrificando se stesso per il bene della gente, di questi tempi è cosa rara. Cos'è successo? Che a Grillo nessuno lo vuole picchiare e un po' se ne risente, siamo un paese di uomini d'amore in cui storicamente le persone acquistano di valore se assumono il ruolo delle vittime. Ma cosa si aspetta Grillo, che gli avversarsi siano così colpiti dalle sue denunce, e così contriti, da non restituirgli il favore? Perché se Beppe Grillo si da del pazzo allora è falsa modestia, ma se glielo danno gli altri è attacco alle istituzioni, "il rito dell'odio" è prerogativa soltanto sua, del M5S (della X° MAS). Tipico di chi crede d'essere dalla parte della ragione, di avere una missione da compiere, la sindrome dell'ultimo baluardo... Ma quand'è successo che lo scontro politico s'è abbassato al livello del Pulcino Pio? Mi ricordo che negli anni '80 ridevo delle sue battute, ma avevo quindicianni, perché tra psiconano e pdmenoelle siano più o meno lì.
Cucinare è passatempo per single e impiccio per le coppie che di solito tengono più da fare, niente è più gratificante del piacere di cucinare per sé, soprattutto quando ti devi ancora perfezionare e non vuoi avvelenare i tuoi commensali. Però bisogna avere del tempo a disposizione, io mi dedico il fine settimana, nei feriali mangio e non mangio, ma soprattutto non mangio, faccio gli aperitivi. Il fine settimana metto anche le lavatrici. Oh cazzo, tengo i panni da stendere dentro la lavatrice! (vedi che scrivendo ti vengono in mente le cose?)...

... c'era un cazzo di biglietto urbano dentro una cazzo di tasca di un cazzo di pantalone.

giovedì 30 agosto 2012

Sono così intimamente incazzato col mondo e con me stesso che per il momento è meglio che non scrivo niente, potrei pentirmene.

martedì 28 agosto 2012

Nonostante la città sia ancora deserta e siano sparite anche quelle poche attrattive. La ricciolina ucraina coi polpaccioni e i leggins che vedevo sull'8 quando tornavo a casa la sera, l'indiana dal vestitino svolazzante, magra come un chiodo, che saliva alla stazione nord. Oppure quella del bar, la Dacia Maraini, per via dell'ombretto celeste (sarà una scelta di vita). A guardarla bene Como non è poi così brutta al tramonto, bisogna darle merito. Ci sono persone che abitano a Losalcazzo, in postacci invivibili al margine di periferie inguardabili e come siamo fortunati noi che alla sera possiamo goderci il faro di Brunate o il Baradello illuminato. Esci e se hai l'accortezza di schivare le risse fra ecuadoregni potresti anche passare una piacevole serata. Da solo, ovviamente. Fai attenzione agli ubriachi, al trasù de ciuc, specialità comasca. Un sacco di avvinazzati a Como, perché è una città fredda, è chiaro. Oggi in pausa pranzo uno seduto vicino a me, un tatuato, parlava al telefono con un amico: "Mah... sai, faccio sempre le solite cose con gli stessi amici, non è che c'hai un'amica da presentarmi?". I giri di amicizie a Como sono come tribù di consanguinei, finisce che non ti puoi fare la tua migliore amica pena la scomunica, e s'intende nemmeno l'amica del tuo migliore amico, ma allora, dico io, a che cazzo servono gli amici? Questo qui, poverino, cercava una donna fuori dal suo giro, sangue nuovo. Se è disperato lui che c'ha il tatuaggio, figurati io... io sono la perla di Labuan.
Guardate che Grillo, ringhiando e sputando, ha posto un problema eminentemente esistenziale e a dir poco filosofico: seppellire vivi i morti viventi, già, ma come si fa? E qui sta la genialità del personaggio, altro che Lenny Bruce, altro che Andy Kaufman! I morti viventi sono più morti o sono più viventi? Forse dovremmo seppellire morti i vivi morenti? Ah, perfetta simmetria dell'ossimoro! 

Io nun ce l'ho con Grillo, io ce l'ho con quelli che gli stanno a fianco e non lo buttano dde sotto (additare gli idioti non è un salvacondotto, non ci mette al riparo dall'idiozia, siamo oramai così avanti nel processo di decomposizione che una classe politica ridicola genera essa stessa i suoi anticorpi ridicoli).

lunedì 27 agosto 2012

Alcuni uomini bevono la propria urina, l'urina può contenere glucosio, tassiamo l'urina in quanto bibita zuccherata.
Il primo giorno di lavoro dopo le ferie è sempre un po' così ma guardo avanti. Ricordo il tempo dei magoni, la nostalgia delle abitudini, di una ragazza bionda con gli occhi azzurri che mi toccava, era l'anno di Bella d'estate (brutta d'inverno). Adesso invece un cazzo, solo un po' di fastidio ma tutto sommato niente al confronto delle depressioni adolescenziali e dell'infinite noie, le malinconoie... era proprio bisogno di compagnia e io chissà cosa mi credevo. Quando mi manca la tinca divento nervosa, se solo frequentassi un po' di gente in più penso che potrei essere felice. Lo penso ora, poi magari mi sbaglio. Poi magari mi stufo anche della tinca. La tinca è diffusa in tutte le acque dolci a corso lento: laghi, fiumi, canali, vasche da bagno, docce. Preferisce i fondi melmosi e ricoperti di vegetazione. Sopravvive anche in ambienti poveri di ossigeno. In inverno non si nutre muovendosi lo stretto indispensabile, seppellendosi parzialmente nella melma, talvolta nei paltò. Sta all'occhio vigile riconoscerla sotto la pelliccia.

domenica 26 agosto 2012

"Bisogna si faccia una scuola di cornamusa padana", che è quello che attualmente manca di più sul territorio, una rete capillare di corsi di baghét bergamasco ma in pelle vaccina, da non confondersi con la zampogna meridionale in pelle ovina. L'intuito del capo, anche se provato dagli scandali, non smette mai di stupire. L'inno padano, il Và a dar via el cù, suonato con le cornamuse. Dio che pathos, che groppo in gola, che magùn!*
E poi dovrei ritornare a occuparmi anche di politica, che gli argomenti personali li ho quasi esauriti. Dovrei ripartire dalle aste, cioè dalle cose semplici, dal litigio con Di Pietro al nuovo progetto del centrodestra, Grossa Italia o Lunga Italia, per non far confusione con la "Grande Italia" di Benito Mussolini*. Fuor di scherno, questo continuo ripescaggio berlusconiano della toponomastica fascista non può che rimandare alle grottesche atmosfere di Vogliamo i Colonnelli. Non mi stupirei di ritrovare tra i grandi elettori del nuovo soggetto politico i vari Vittorio Emanuele Ribaud, Gavino Furas, Teofilo Branzino, i Bassi Lega, i Quintiliano Turzilli, le Contesse D'Amatrice, in realtà è già così. La nostalgia dell'avvenire come la si rivive in certe fiction Mediaset: l'Ape Regina con la veletta che sale sulla Balilla mostrando la riga delle calze, il sidecar guidato da Gabriel Garko in mostrine ed alamari, Ezio Greggio a fare d'attendente, col féz. Dio Madonna. Galeazzo Ciano era un bell'uomo che sapeva stare a tavola e affascinare le signore, non erano tutti picchiatori. Per intenderci, Beppe Grillo non è il fascista, è il comico qualunque, la mutazione della satira in intento moralizzatore, che non è più di destra né di sinistra, è il bar sport istituzionalizzato. Ma per nostra fortuna vincerà il PD.
Due tedeschine in abbigliamento sportivo che facevano l'amore... che facevano le flessioni sullo spartitraffico erboso davanti al Carrefour*, solitamente adibito a cacatoio per cani. Il clochard di viale G. Cesare non credeva ai suoi occhi e dalla sua casa-panchina girava il collo stupito da tanto teutonico distacco per il traffico (in verità modesto) delle ore dieci. I tedeschi arrivano a Como e vorrebbero farne una città normale, di quelle nordiche dove d'estate le studentesse in shorts si leggono l'etica nicomachea a piedi nudi distese sui prati. Quasi mi commuovo. E io intanto entravo nel supermercato e mi guardavo bene dal comprare lo yogurt Müller perché è prodotto in Germania e acquistavo invece il cremoso alla fragola prodotto a Lentate sul Seveso, per fare uno sgarbo a quella stronzetta della Merkel, che già mi sognavo vittima di una sessione bdsm con due grossi wurstel infilati da parte a parte in quel suo corpaccione flaccido... dovete scusarmi, ho la digestione lenta, a volte mi sento soffocare e mi sveglio gridando in piena notte inseguito dal distruttore nero di A. E. Van Vogt, che non è quello dei girasoli. Il richiamo di Cthulhu, lo so per esperienza, si neutralizza con il Brioschi, il richiamo della tinca - quello è più prepotente - nemmeno con il bromuro.

sabato 25 agosto 2012

L'aspettavo la pioggia, volevo capire se la chioma di Beatrice avrebbe sfiorato anche la città di Como, e invece i tuoni s'odono lontani e qua e là qualche bagliore, un po' di fresco, ma molto relativo, visto che per farlo entrare in casa mia bisognerebbe aprire dei varchi nei muri. E invece mi ricordo che a Palestrina rinfrescava la sera, da dare fastidio sulle braccia nude, quando ci si sedeva a un bar a mangiare un gelato. Sono stato anche a Castel S. Pietro (Romano), appena sopra Palestrina, dove nel '53 hanno girato Pane, amore e fantasia. Una bellissima terrazza dalla quale i volonatari della protezione civile lumavano l'orizzonte in cerca d'incendi sotto il sole cocente del primo pomeriggio. E c'era un bar, forse anche l'unico del paese, coi tavolini all'ombra, dove i vecchi giocavano a scala 40. Forse non vi ho mai detto che ho un debole per la scala 40, sono molto vecchio dentro. Per cui mi era venuta la voglia di sedermi assieme a loro con una birretta o con una gazzosa o con una schweppes ad aspettare di chiudere in mano nello stupore generale degli astanti... ma perché non posso vivere come loro? (adesso vado che è tornato indietro il temporale).

venerdì 24 agosto 2012

Mi sarei un po' stufato anche della fase introspettiva e del piagnisteo del single (mi sono tolto i pantaloni, sappiatelo, questo è un post scritto in mutande ma c'ho il permesso, qui fa un caldo talmente umido che sembra la mazzonia). Oggi passavo per una via del centro diretto da mio zio, dovevo recuperare un mazzo di chiavi: il deserto dei tartari. Ad un certo punto mi sono ritrovato solo davanti alla casa di Alessandro Volta, l'avita dimora, c'ero solo io e il rumore dei miei passi dentro le ciabatte dell'OVS, gnic-gnoc, una cosa imbarazzante. Pur non essendoci l'ombra d'anima viva ho rallentato per ridurre l'impatto acustico e per un attimo ho ceduto allo scoramento...

... solo un paio di giorni prima me ne stavo in panciolle a Palestrina coccolato dai cugini, me ne andavo anche in giro per Roma e tutto sembrava più leggero, la vita più vivibile nonostante il sole a picco e quella cazzo di navetta sostitutiva che dalla Stazione Termini porta a P.zza del Popolo. Roma è una città cialtrona, più di tanto non le si può chiedere. Come dice mia cugina: le città del sud sono disorganizzate ma in compenso ti regalano tanto calore umano (intendendo che organizzazione e calore umano sono due grandezze escludenti, o l'una, o l'altra). Un esempio di calore umano: in quella specie di catacomba che chiamano metro un caos che sembrava di essere in un bunker di sfollati. Centro informazioni, uno spilungone vestito da impiegato delle municipalizzate a domanda risponde compulsivamente: "l'Agnanina?" (ma va a cagar tì e l'Agnanina). E tutto questo perché volevamo andare al MAXXI, che per arrivarci devi attraversare luoghi desolati quali l'ex villaggio olimpico e cattedrali nel deserto come l'auditorium di Veltroni, chiuso dietro a dei cancelli così categoricamente serrati che pareva la casa circondariale dell'IKEA. A un certo punto ho provato l'impulso di suicidarmi in tangenziale, ma avevo un obiettivo, cioè visitare 'sto cazzo di MAXXI. Tanto, sudati eravamo sudati, tanta fatica non poteva finire in niente. Via Guido Reni è una di quelle vie che non dovresti mai fare attraversare a chi soffre di depressione, nemmeno a quelli che son guariti e che sono a rischio di ricadute (per non parlare di via Flaminia e viale Tiziano). Mai visto tante foglie morte, ci sono finito dentro fino alle caviglie. Ma non è in autunno che cadono le foglie, fossero quelle dell'autunno precedente? Fatto sta che questo MAXXI lo troviamo è ci appare chiaro fin da subito il messaggio dell'archistar: l'evento è il MAXXI in sé, cioè la struttura, quello che ci sta dentro lo damo ar gatto, sperando che l'apprezzi.

[continua]

giovedì 23 agosto 2012

La novità è che mi sento assolutamente a posto con me stesso. Casomai sarete voi, e con voi intendo "categoria femminile", a farmi perdere tempo perché non capite niente. No, non è un'accusa, nel caso specifico è una constatazione. Pare che non abbia niente fuori posto, me lo hanno confermato, continua dunque il mistero perché io sia ancora solo, boh. Oddio, mica devo fare le gare, mi era presa questa smania solo perché avevo l'urgenza di farla vedere ("farlo" vedere) a una certa persona. Che stupidaggine. Sù, non siamo più bambini, un po' di amor proprio. Discuto amabilmente, sono intelligente, sono ironico e sto alla battuta, il mio messaggio è: "io sono qui, mi dovete prendere voi", è così difficile da capire? Più di metterlo a disposizione gratuitamente (dico "gra-tu-i-ta-men-te"), e in più offro anche la consumazione... mi mancano i bordelli.

Io credo che ci sia un equivoco di fondo, mi vedono così tranquillo e apparentemente sicuro del fatto mio che pensano: "questo qui non ha bisogno di niente, che uomo fortunato!". Che uomo incompreso.

Forse hanno bisogno di vedere delle debolezze in un uomo, per poterlo redimere, per poterlo salvare, per poterlo cambiare, troppo tranquillo un uomo le spaventa, oddio, dove potrò mettere le mani? Tranquille, vi rassicuro io: le mani e anche le labbra, di posti ce ne sono a iosa.
Tornato son tornato, ma non so se c'ho voglia ancora di menare il bigolo con le storie delle donne ecc. ecc. Son tornato da Roma rassegnato ma al tempo stesso rasserenato, c'è altro nella vita. Va bòn, poi si vedrà, devo mettere la lavatrice.

domenica 12 agosto 2012

venerdì 10 agosto 2012

Il cancro ci tiene alla famiglia, ma a quante pare la famiglia non ci tiene al cancro. Non trovate che sia uno spreco, un peccato, essere così ben disposti verso una nuova vita e non trovare il modo di realizzarla? E' un gran peccato, sì. Non intendo il matrimonio, non intendo i figli, ma una relazione stabile, un progetto, tentare l'intentato... che beffa. Voglio dire, non posso continuare a vivere da ragazzino alla mia età. Non siamo più liceali che limonano sulle selle dei motorini. La comodità di un letto per cambiare posizioni in tutta sicurezza e non gravare sui muscoli lombari. Una cucina con un frigo pieno di bifidus e di birra e di tutte le cose buone che fanno ingrassare. Donna di panza, donna di sostanza. Io me lo domando veramente: com'è possibile non riuscire a realizzare un sogno così modesto? La mia vita per me è un mistero. C'è una subroutine del codice sorgente che mi costringe all'isolamento contro la mia stessa volontà? Chi è il master of puppets? Non ci posso credere che sono ancora sul mercato, ultimo scaffale in alto, nell'angolo cieco: compratemi, vi prego.

giovedì 9 agosto 2012

Sono ufficialmente in ferie, lunedì parto. E non voglio sapere niente di problemi di lavoro, se ce la faremo o meno, se mi toccherà cercare ancora, non importa, di qualcosa vivrò. Ho voglia di compagnia, di chiacchiere, di femmine, di andarmene in giro per li castelli, non ce la può fare un uomo solo a caricarsi tutto il peso del mondo sulle sue spalle... mi manca solo la fragolina sulla torta, ma questa volta senza inutili isterismi: voi vi sposavate donne orrende e violentissime e voi siete imbruttiti. Io aspettavo le donne giuste e ora sono uno splendido quarantenne.

mercoledì 8 agosto 2012

Dal 5 Venere mi è entrata nel segno ma qui ancora non s'è visto nulla, non mi sono cadute come grandine dal cielo, nulla ha potuto nemmeno il mio sguardo magnetico. A un certo punto questo pomeriggio mi stava ritornando anche il magone ma ho detto no, questa volta non ci ricasco. Che vantaggi mi porta? La differenza tra lo stare bene e lo stare male è molto sottile ed è una fortuna, così come ricadevo facilmente nel pessimismo così ho imparato a ricadere nell'ottimismo, o quanto meno a passarci sopra. Mi domando: tutta questa fatica che sto facendo, questa lotta contro me stesso e l'isolamento in cui mi sono cacciato porterà un giorno i suoi frutti? Capita a volte di sfiorare qualcuna con la mano, così, per gioco e in amicizia, e mi prende non già la voglia carnale di portarmela a letto, prima ancora mi prende un'infinita voglia di tenerezza, perderei tutto pur di essere ricambiato... Dal 5 Venere mi è entrata nel segno, ed è ancora troppo presto, ci vuole tempo perché ingrani, magari devo aspettare l'autunno o magari l'inverno, o magari un altro inverno ancora sconosciuto, ed è meglio che non ci penso perché è davvero un'enormità questo futuro che incombe, senza promesse. Questa è la testimonianza di una persona sola.

martedì 7 agosto 2012

Non trovo più il senso. Arriva il momento in cui un senso bisogna darselo, vi dico: bisogna darselo. Mi manca: toccami in un certo modo. Mi mancano: i tuoi piedini freddi. E la litania delle tue lamentele. Donne che vivono la loro vita con uomini di cui si lamentano in continuazione e a te che invece si rivolgono con parole dolci tutt'al più si confessano. Di queste prese per i fondelli le donne non se ne accorgono, o meglio, voglio sperare che sia così, in caso contrario... non c'è cosa più fastidiosa dello sproloquio delle coppiette, come se volessero fartela pesare, come se lamentandosi ti volessero alleviare il peso della solitudine: resta da solo che fai proprio bene! Ma ricordate, il giorno in cui sarete voi a rimanere soli, e quel giorno verrà, vi sarà resa la cortesia. Da tutta questa letteratura riguardante la supponenza dei fidanzati o, peggio ancora, degli sposati, si potrebbe ricavarne un libro con un finale degno di uno splatter: la moglie impalata, il marito evirato, non si fanno sconti.
Tanto attesa questa vacanza e tanto me la fanno penare. Non vi posso dire il casino che è successo sul lavoro, dico solo che al ritorno dobbiamo ripartire praticamente da zero. Quindi, con questa spada di Damocle che mi pende sul capo, mi accingo a fare la mia bella vacanza sperando di riuscire a staccare la spina almeno per una decina di giorni. Altra questione: sto diventando come Berlusconi, oramai penso solo alla fi. "Caspita, sei cambiato, ora sei più solare, adesso sì che è un piacere lavorare con te!". Bastava così poco? Cioè mettersi nella condizione di essere più appetibile. Faccio il piacione. Fare il piacione rende simpatici, e io che credevo il contrario. Significa probabilmente che non ho capito una mazza della vita. Donne, fatevi vive che mi serve un tassello per completare l'identikit, organizzerò un concorso a premi, in regalo un esemplare d'uomo che non se ne trovano più molti su questa terra... nel mio pigro girovagare per i postriboli della rete, capita a volte che mi facciano completare le voci del mio profilo. Descriviti: sei simpatico, romantico, timido o solare? (marziano). Studi? (no, lavoro). Ti piacciono alte, basse, more o bionde coi capelli lunghi? (e che, ci mettiamo a fare i difficili?). Taglia? (taglia comoda che poi ci penso io a ripassare gli orli)... no, non ce la posso fare, dovrei vincere la repulsione per 'ste cazzate, soffocare l'orgoglio e mettermi al livello di una lettrice di Moccia, e allora mi chiedo: ma ne vale la pena, non si può rimediare una donna volando a quote più normali? Mah, non sono io che sono strano, è il mondo che pretende l'impossibile da me.