venerdì 28 agosto 2020

Teorema

Siccome Trump è antipaticissimo allora Biden è avanti nei sondaggi, siccome le elezioni si avvicinano allora è testa a testa, siccome rivince Trump allora ha trovato il modo di abbindolare gli americani. Come diceva Ceronetti, i sondaggi non valgono più di un consulto di fegati scoperchiati ma servono a tenere allegra la combriccola. Poi magari vince il Bene e per quattro anni abbiamo sconfitto il Male, salvo poi riemergere dagli abissi come Godzilla al prossimo Presidente degli Stati Uniti stronzo e cattivo, perché tutto sommato lo schema è semplice: pensa come un bambino di undici anni nemmeno troppo intelligente e lascia perdere scienze politiche, vedrai che ci prendi.

mercoledì 26 agosto 2020

Abronzatissimo

Di Maio è un fototipo 6, si abbronza anche al bagliore del cellulare, si abbina bene alle scarpe marroni e alle cravatte color fegato, è nato così, c'è niente da fare. C'è del razzismo nel far notare che è scuro, ce l'hanno con lui perché è piccolo e nero, come Calimero. L'abbronzatura è diventata cool in tempi relativamente recenti, precedentemente contraddistingueva le classi meno abbienti, come muratori e contadini, i padroni no, se ne stavano all'ombra, e le loro figlie avevano la pelle d'alabastro. E' con la civiltà dei consumi e la moda della villeggiatura che si è diffusa l'usanza di arrostirsi la pelle sui sassi e chi risultava pallido alla riapertura degli uffici, come per esempio il sottoscritto, di fototipo 0, veniva additato come un misantropo e un apostata del progresso. Insomma, io scagionerei Di Maio, anche se non mi sta simpatico, perché abbronzatissimi si nasce e lui modestamente nacque.

martedì 25 agosto 2020

Un problema di poppe in Sant'Agostino

Fin dalle prime pagine delle Confessioni, Sant'Agostino si rivolge a noi con parole equivoche (Invocazione a Dio): “ma esiste dentro di me un luogo, ove il mio Dio possa venire dentro di me, ove possa venire dentro di me Dio, Dio” (sì ma stai calmo) “E poiché anch'io esisto così, a che chiederti di venire dentro di me, se tu non fossi in me?” (Dio è dentro di te ma non è mai entrato dentro di te, è ab ovo dentro di te, sempre. Tu dirai: posso almeno andare da solo in bagno? No, Dio viene con te anche in bagno, è lì con te che tifa per te).

Poi attacca con le “poppe” (Nascita e Infanzia): “mi accolsero dunque i conforti del latte umano, ma non erano già mia madre e le mie nutrici a riempirsene le poppe,” (ah no?) “bensì eri tu, che per mezzo loro alimentavi la mia infanzia” (Dio riempie le poppe) “Qual era dunque il mio peccato di allora? Forse l'avidità con cui cercavo piangendo le poppe?” (a cercar le poppe non si fa mai peccato) “ma non si può ritenere innocente chi innanzi al fluire del latte dal fonte materno” (le poppe) “non tollera di condividerlo con altri” (le poppe sono di tutti, è sancito dalla carta dei diritti fondamentali) “che pure ha tanto bisogno di soccorso” (a chi lo dici). E siamo solo alla pagina quattro.

[Agostino su Narrate, Uomini]

Ricordi

Ti ricordi, ragazzo del secolo scorso, quando la satira in Rai era stata appaltata a Castellacci da Reggio e Pingitore da Catanzaro, quando Pippo Franco imperversava con i monologhi sulla scala mobile e Oreste Lionello satireggiava ossequioso Andreotti con la gobba finta e la testa incassata nelle spalle in una comicità tutta deferente da giullare di corte? Grasse risate. Anche al cinema era tutto un Giovannona coscia lunga e un Gran pezzo dell'Ubalda, fino a quel Ciao Marziano smaccatamente ispirato a un racconto di Flaiano nel mesto tentativo di darsi una allure (complesso dei Vanzina). Pippo Franco si candidò in seguito per il Senato nella lista "Democrazia Cristiana per le Autonomie" con il sostegno di Andreotti. Ritentò la fortuna alle primarie di Fratelli d'Italia per la candidatura a sindaco. Per conto mio modestamente nacqui nell'anno di "Patroclooo! E il soldato Camillone grande, grosso e frescone". Montesano invece fa il Diego Fusaro su Facebook, tutto torna.

Rispetto per le cose

Stamane in viale Felice Cavallotti, patriota, un signore si toglieva la mascherina per starnutire perché giustamente non voleva insozzarla. Le mascherine secondo alcuni sono come le pattine della mia cugina di Sermide, che non bisognava usarle perché si sporcano. C'era un signora dalle mie parti che preferiva abitare con le galline per tenere pulita la casa che aveva i pavimenti lustri come specchi e i divani ancora incartati nel cellophane. In questa sacralità per la dimora nuova dopo anni vissuti nel casotto per gli attrezzi riecheggia il rispetto che abbiamo oggi per i dispositivi sanitari, io per esempio conservo le mascherine nella formaldeide mentre per me uso il sapone per i panni. E' roba comprata in farmacia, l'hanno fatta gli scienziati.

lunedì 24 agosto 2020

Sant'Agostino

"Aurelio Agostino d’Ippona, comunemente noto come Agostino, Santo e Dottore della Chiesa, vescovo, teologo e venerato maestro del cattolicesimo, nacque a Tagaste, sulla costa dell’odierna Algeria, il 13 novembre dell’anno del signore 354 sotto il segno dello scorpione."

Sant'Agostino su Narrate, Uomini

Del come condurre un’esistenza nel vizio e uscirne santi e puliti come il sederino di un neonato (furti, concubinaggio, eresie e molto altro, non perdetelo!)

venerdì 21 agosto 2020

Plotino

  "áphele pánta, fuggi il mondo, elimina ogni cosa"

Plotino (Enn.V, 3, 17)

 “Sul letto di morte, nel podere ereditato presso le terme vescine, Plotino con un ultimo filo di voce raccomanda ai discepoli riuniti intorno al povero giaciglio di restituire il divino che è in loro al divino del Tutto. Eustochio, presso di lui, vede un serpente sgusciare attraverso una crepa nel muro e in quel momento il maestro spira. “Tutto” fu l’ultima parola pronunciata dell’ultimo filosofo greco, ogni cosa era ormai disposta per l’avvento del cristianesimo.” 

Plotino su Narrate, Uomini

(La fatica che ho fatto a terminare Plotino, non mi ispirava per niente, e infatti il testo è poco ispirato, tuttavia preso un impegno occorre portarlo a termine. Avanti il prossimo)

mercoledì 19 agosto 2020

Nuove disposizioni attuative in fatto di igiene e sicurezza personale

Il virus rimarrà per sempre con noi e cambierà per sempre le nostre abitudini. Scompare l'usanza di attaccarsi alle guance di donne anziane fingendo affezione parentale, "questa è tua cugina", e tu dentro che pensi: "ok, insaliviamo la vecchia". Passi per le parenti giovani e di bell'aspetto, ma sono quelle con la dentiera che ti si attaccano come carta moschicida. Finita anche con quell'altra usanza medievale di stringersi le mani, e io direi di darci un taglio anche a questa moda cretina di darsi di gomito, che se è vero come è vero che nella sua piega dovremmo starnutirci dentro allora tanto vale strizzarci direttamente i capezzoli. Basta tocchettarsi con gente con cui non condivideresti manco la tazza del cesso, su queste violazioni della privacy in forma di convenevoli io volentieri mi adeguo alle norme igieniche vigenti, per tutta la vita. E in discoteca le ginocchia piega un po' poi scodinzola così batti forte le tue mani e fai qua qua, non rompere i coglioni.

mercoledì 12 agosto 2020

Mattinata

Non dormivo stamattina, erano circa le cinque e dalla finestra aperta giungeva il suono degli uccelli marini, pellicani, pinguini, gabbiani Jonathan Livingstone ed altre specialità acquatiche. È rilassante il suono degli uccelli marini al mattino, vien quasi voglia di finire il Moby Dick, prende quasi una voglia di grandi spazi aperti, di aprire le ali all'avventura, quasi. A un certo punto mi era addirittura sembrato di sentire l'asfalto bagnato, miraggio, acufene, intervallato dal rumore delle rotelle dei bidoni della differenziata, vetro-lattine (bidone verde), che ormai svuotati venivano ricondotti al loro posto da premurose balie generalmente di origine filippina. Mondata dei suoi misfatti notturni, pushers, puttane e grassatori, la città sembra concedersi un attimo di tregua, conviene approfittarne. C'è sempre un furgone che passa la mattina e che sobbalza ad ogni asperità come se il cassone fosse sempre sul punto di perdere tutti i suoi bulloni, quello è il segnale che scatena l'inferno.

Passeggiata

Ieri sera siamo usciti a cercare il fresco ma non si è reso reperibile, invano lo abbiamo cercato lungo i viali alberati che costeggiano la città murata, invano lo abbiamo inseguito al lago dove tuttavia non ve n'era traccia. La città all'imbrunire era per metà deserta e per metà ammassata ai tavolini dei bar in piazza come in una rassegna cinematografica del locarnese. Tutti molto belli i turisti e le turiste, come al solito svedesi (probabilmente svizzere, svizzere tedesche o tedesche tedesche, ma per brevità svedesi), coi loro impeccabili prendisole comprati in saldo su Asos, sembrava il set di Tempesta d'amore. Chi ha detto che quest'anno non ci sono i turisti? E per giunta senza mascherina (i turisti sono nostri clienti e in quanto clienti hanno sempre ragione). Ai margini del cerchio magico l'umanità frolla e derelitta stendeva sulle panchine i piedacci sporchi e noi attraversanti questa umanità giusto nel mezzo, poveri ma belli, a squagliarci con gran dignità senza darlo a vedere, che ci si fa brutta figura con i turisti (il turista paga e giustamente pretende l'ordine e la pulizia).

domenica 9 agosto 2020

Progresso

La digitalizzazione del rapporto medico/paziente è buona cosa, la chiarezza incontestabile dei caratteri stampati in vece delle zampe di gallina che i medici usavano vergare sui foglietti delle prescrizioni facilita di molto la vita ai farmacisti che dovevano precedentemente passare alcuni importanti esami di grafologia. In passato i medici erano tenuti a scrivere male apposta per questioni di prestigio sociale, sorpresi a scrivere a chiare lettere Mibefradil o Dexfenfluramina venivano immediatamente espulsi dall'ordine e ricoperti di piume e catrame. Celebre il caso del primario di pneumologia che vinto il primo premio a un corso di calligrafia dichiarò di essere imbianchino per non finire nei guai. Per fortuna il mondo va avanti e non accadono più certe cose che ormai ci fanno solo sorridere, e tutto questo grazie al progresso.

sabato 8 agosto 2020

Giudizi storici

Ancora quando sento parlare di Conte Premier la mia mente intende Antonio Mister, questo Giuseppe lo considera un impostore. Che c'entra Conte con Nembro, mi dico fra un tè e una fetta biscottata, se la prendano con Gasperini! È come con la destra e la sinistra, giacché non ho gattonato da piccolo non mi viene automatico distinguerle al volo, si aggiunga poi che sono mancino. Io questi al governo li tollero come una ineluttabile sciagura, tutti i governi italiani sono calamitosi, non nel senso della calamita, nel senso della sciagura.

giovedì 6 agosto 2020

Le Labrene

Come ne Le Labrene di Tommaso Landolfi ho in orrore i gechi. Non fanno niente!, dicono le zie, ma io non ho paura che mi uccidano, ho paura che mi cadano sulla testa. Ne avevamo due al mare, per vincerne l'orrore avevo chiamato il numero uno Ugo e il numero due Pier Marino. Ugo era grasso e senza coda, Pier Marino caudato e malnutrito. Ugo era entrato in cucina una sera sul tardi e si era infilato dietro un mobile guardandoci dritto negli occhi. Altro che animaletti paurosi, il figlio di puttana non mostrava alcuna intenzione di abbassare lo sguardo, anzi provocava. Decidemmo di rinchiuderlo dentro la cucina previa accensione di un fornelletto antizanzare (elettroemanatore) nella speranza di stordirlo o di indurlo a scappare da dove era entrato, funzionò. Con quale coraggio quella notte ci mettemmo a dormire nei nostri lettini non saprei, a volte siamo capaci di gesti straordinari, per non dire sconsiderati. Pier Marino si aggirava invece per la tromba delle scale ma la sua magrezza non testimoniava a favore delle sue capacità venatorie. Non sapeva scegliersi l'habitat, erano scale povere, già precedentemente battute da Ugo, non c'era più niente da inghiottire, neanche un moscerino. Queste entità inquietanti popolano gli appartamenti delle case del sud che hanno sempre l'aria di essere abitatrici provvisorie di una natura aggressiva e trionfante. Ugo lo rividi poi sul muro del terrazzo, lato strada, intento a ingollarsi un moscone. Pier Marino, sempre più magro, lo intravidi sul muro di casa al calar del sole, gli cadevano i pantaloni, non c'è da meravigliarsi se l'anno prossimo troveremo di lui soltanto lo scheletrino spolpato dalle formiche. Comunque l'uomo non si potrà dire vero dominatore del mondo finché non avrà debellato i gechi dalla faccia della terra, ed eventualmente la natura.

lunedì 3 agosto 2020

Aggiornamenti

Poi alla fine ha rinfrescato, lo diceva anche Kant, basta non uscire di casa e arriva tutto nella vita ("Allgemeine Naturgeschichte und Theorie des Himmels oder Versuch von der Verfassung und dem mechanischen Ursprunge des ganzen Weltgebäudes, nach Newtonischen Grundsätzen abgehandelt", pagina 4). Non è tanto il caldo quanto l'umidità, i primi a risentirne sono i capelli. Gli esperti consigliano di asciugarli bene prima di uscire e usare solo spazzole di setole di cinghiale. Le signore cinghiale lo sanno e si strusciano tutto il giorno contro il vello dei maritini per avere il manto morbido e lucente. Per fare un esempio a Bagdad oggi c'erano quarantatré gradi ma l'aria era così secca che i piccioni cadevano a terra già arrostiti, mentre a Jaipur già lessati, con le carote. L'umidità è tutto.

sabato 1 agosto 2020

L'aggrumazione degli elettroliti

Stiamo attendendo la pioggia come un'apparizione della Madonna, c'è hype, è attesa per domani in tarda serata e dovrebbe riportare la temperatura sotto il limite della trasmutazione della pelle in colla vinilica. L'estate mette a dura prova le ghiandole sudoripare, esse partecipano alla regolazione della temperatura corporea mediante l'emissione del sudore, sono ghiandole glomerulari avvolte a gomitolo nel derma, le quali, oltre un certo grado di umidità, non riuscendo più a contrastare la tensione superficiale dell'aria iniziano a sudare esse stesse e ogni bicchiere d'acqua ingerita evapora all'istante affiorando immantinente a fior di pelle, la quale acquista la scivolosità di un'anguilla sciroppata: dunque mangiate tanta frutta, non uscite nelle ore più calde, trattenete la pipì altrimenti vi liofilizzate (scherzo, non fatelo, si va incontro alla morte).

Letteratura scientifica: “Questo sistema si dimostra però inefficiente qualora la pressione parziale di vapore acqueo in atmosfera sia maggiore di quella corporea: in questo caso il sudore non evapora e compare la caratteristica sensazione di bagnato in associazione ad un aumento della temperatura corporea”.