domenica 31 maggio 2020

Ogni giorno la sua causa

Mo' si sono fissati su 'ste rivolte che li fanno sentire antifa e antirazzisti ma guardate che il Covid non è ancora stato sconfitto e ogni giorno miete più vittime della polizia, dobbiamo continuare a tenere alta la guardia (povero Covid, solo, abbandonato, in quel popoloso deserto che appellano Stati Uniti).

sabato 30 maggio 2020

Il tesoro di Alarico

Quando si lanciano all'assalto della Bastiglia gli americani per primi puntano ai negozi di elettronica. Prendono a martellate le casse, rubano le scatole dei Lego. I visigoti di Alarico si portarono via le statue, questi si fanno inseguire dai Navy Seals per una Play Station. È anche vero che Minneapolis non è Roma e la sua principale attrattiva è il parcheggio del Mall of America. Ogni rivolta ha il bottino che si merita.

venerdì 29 maggio 2020

Aristotele

Lo strumento di lavoro di Aristotele era il sillogismo. Sillogismo, ovvero ragionamento concatenato. Si prenda per esempio il povero Socrate, costretto come sempre a posare come una mummia davanti al consesso riunito degli studenti: Tutti gli uomini sono mortali. Socrate è un uomo. Quindi Socrate è un mortale. Premessa, termine medio, conclusione. Gli scolastici più tardi perfezionarono il sillogismo concludendo senz'ombra di dubbio che Socrate non solo era un mortale ma che senza dubbio non era nemmeno un cavallo ponendo fine a tutta una serie di incresciose illazioni sul suo conto.

Aristotele su Narrate Uomini.

lunedì 25 maggio 2020

L'assistente civico

Vi verrà assegnato un assistente civico a testa che vi osserverà anche nelle camere da letto e quando vi cambiate, anche quando vi toglierete il reggiseno e le mutandine e vi darà il voto con la paletta per capire se l'avete fatto bene o c'è ancora qualcosina da perfezionare, ma tenete presente che lo farà solo per il vostro bene, per il nostro bene, per il bene di tutti. Cominciate a fare le prove che poi arrivo.

domenica 24 maggio 2020

Guarda che perizia, che lampi di classe, non sarà mica la Treccani ma vuoi mettere l'opera d'ingegno:

Poste le basi del suo edificio, Platone si dedicò a decorarlo con fregi e ghirigori. Usò la tecnica del dialogo poiché il suo maestro Socrate gli insegnò che la conoscenza scaturisce solo dal confronto. Il mondo delle idee fu chiamato Iperuranio, un luogo al di là della volta del cielo in cui vivevano la loro vita beata, quali lingotti chiusi in un caveau, tutti i concetti purissimi delle cose impure che popolavano la terra. E siccome non era solo un filosofo ma anche un poeta, affrescò le pareti con scene tratte dal mito in cui i concetti venivano spiegati per allegoria. Celebre l’affresco della caverna (stanza de La Repubblica) o quello dell’auriga (stanza del Fedro), in cui si mostra come l’anima sia come un carro trainato da una coppia di cavalli alati, l’uno, il bianco, portato all’elevazione spirituale, l’altro, il nero, tendente a riportarla alle cose terrene; il cocchiere dovrà dunque avere la perizia di tenere a bada i due destrieri e di condurli con mano salda verso l’Iperuranio, in cui l’anima si abbevera di conoscenze prima di cadere di nuovo nel suo oblio popolato di reminiscenze. [...]

Platone, Narrate Uomini.

Le gloriose Cinque Giornate

Fontana e Gallera ci hanno rovinato un'onorabilità che risaliva alle gloriose Cinque Giornate, quando erigemmo le barricate in Corso Como accatastando vecchi materassi, una spinetta, due ruote di carro e la petineuse di zia Peppina che ancora ce lo rinfaccia, che l'era la püsè bela del Milàn, contro i Jäger di Radetzki che ci sparavano dal Duomo: se non fosse stato per il Risorgimento saremmo ancora qui a farci curare dal sistema sanitario austriaco, che i vecchi li accoppa pietosamente con un colpo alla nuca, e invece ci abbiamo questi due lombardi, ul Galera e l'alter cun la facia da mort, che si menano tanto il bigolo e non concludono 'na gott.

mercoledì 20 maggio 2020

Istruzioni alla servitù

L'invettiva contro il potere è una cosa volgare, il potere si nutre anche del nostro odio, lo impacchetta col fiocco e poi te lo ripropone sotto forma di vittimismo, e il potere che fa la vittima è una cosa così irritante. Con il potere valga la psicologia inversa, dimostrarsi con lui i più untuosamente ossequiosi e servili per poi urinargli appena possibile nel pentolino del latte, come da Istruzioni alla Servitù di Jonathan Swift. Il potere non merita il nostro odio, il disprezzo sì.

martedì 19 maggio 2020

La svolta

Dice che Repubblica è cambiata, ma cambiata in che senso, che ora la stampano in tessuto non tessuto? No, dice, la linea editoriale, svolta a destra. Aaah! Ma allora va sempre bene per pulirci i vetri, m'hai fatto pigliare un colpo!
Facevamo ironia, noi, sui cinesi sporcaccioni che se portaveno tutto alla bocca, come eravamo candidi, poi invece è uscita la storia che era scappato da un laboratorio, e tutti a dire nooo, guarda che è una fake news!, poi invece Capua, mica Burioni, dice che be', non è da escludere al cento per cento, e adesso 116 paesi hanno chiesto addirittura l'indagine planetaria sull'origine del virus: dimmi se non è un carrozzone, change my mind.

lunedì 18 maggio 2020

L'annunciazione

Dunque narra la storia, o forse la leggenda, che il nipote di Platone, Speusippo, che gli successe alla guida dell'Accademia, attribuì allo zio una discendenza divina. Lui non poteva intuire che più tardi noi moderni, con la consueta perspicacia che ci contraddistingue, ci saremmo accorti della montatura, ma così era in uso allora fra i greci. Racconta Speusippo che Platone, come Apelle, era figlio di Apollo, il dio apparve in visione al padre Aristone mentre era in procinto di giacere con Perictione, la bellissima madre. Aristone restò col membro a mezz'aria, "Ci penso io", gli disse Apollo, "tu diventerai padre di un semidio". Riecheggia un po' la storia dell'Annunciazione della Beata Vergine Maria, ma lo giuriamo, non fu Speusippo a copiare l'idea, sarà stata una svista del logos. (Speusippo era un po' sporcaccione e impose come benefit per la carica di scolarca l'usufrutto di Lastenia, una delle discepole dello zio, con buona pace del #metoo).

È arrivato Socrate:

Il sofismo dilagava ad Atene come un sandalo alla moda, Pericle aveva portato stabilità e lustro alla città tanto da far supporre che l’età dell’oro non sarebbe mai finita, la pace duratura, come sempre, aveva prodotto un generale rilassamento dei costumi e il cittadino informato si sentiva abbastanza raffinato da non credere più a nulla... leggi su Narrate, Uomini.

domenica 17 maggio 2020

Narrate, uomini, la vostra storia

Nuntio vobis gaudium magnum, habemus situm: Narrate, uomini, la vostra storia (cit. Savinio). Volevo fare in tempo a pubblicare anche Socrate ma non mi è venuto come volevo, per ora accontentatevi dei presocratici. L'idea è quella di narrare storie e biografie in modo un po' brillante ma senza esagerare, materiale vario, per esempio in futuro anche le storie dei presidenti americani. Sarà un po' come i libri che avrei voluto scrivere. Spero sia cosa gradita.

sabato 16 maggio 2020

Post di alta economia

Il Covid è piombato dal cielo a recidere in un sol colpo il complesso intreccio dei processi socio-economici che menavano il carretto del mondo. I cinesi, in tutto questo, serafici a riprendere la produzione delle loro chincaglierie, come se vi fosse la stessa richiesta di prima. Mah, vedremo. Certo è che al momento di un pelapatate rosa a forma di piccione se ne sentirà meno il bisogno, però mai dire mai. L'economia è fatta anche di questo, di superfluo. Senza dimenticare che i cinesi producono anche brugole di alta precisione e di quelle ce ne sarà sempre bisogno, per le porte di alta precisione. I tedeschi dal canto loro hanno interrotto la produzione di Volkswagen che ne hanno dei silos pieni. Si concentreranno sui mezzi commerciali prevedendo un aumento delle consegne a domicilio e se proprio gli avanzeranno delle Golf le cannibalizzeranno per rattoppare i Transporter. Anche gli aerei si adegueranno e li faranno coi posti più larghi a sedere così che Giuliano Ferrara potrà finalmente volare più comodo e senza farsi tentare da teorie malthusiane. Sarà un mondo diverso dove io non troverò lavoro, vivrò dei prodotti della terra e mangerò cetrioli coltivati nel bagno. Se continua così mi affilierò a Patreon e dovrete pagare l'obolo se vorrete continuare a leggermi. È l'economia, bellezza, e non ci potete fare niente.

Il batticuore per l'umanità

Il batticuore per il benessere dell'umanità, Das Herzklopfen für das Wohl der Menschheit, è un'espressione di Hegel che calza a pennello per Pippo Civati, che poi mi sia giunta tramite quel turboanticapitalista chic di Fusaro è irrilevante. Oggi ti fai crescere i baffi, ti metti una magliettina casual che ti dà l'aria smart da designer di piani cottura e hai già fatto l'impegno civile, comodamente seduto da casa tua. Ma come Civati qualsiasi altro o una sardina presa a caso. Dice che ha il merito di avere ricordato tutti i giorni Silvia Romano, ma per queste cose oggi ci sono degli strumenti appositi, tipo i bot, solo che lui ci metteva in più il batticuore. Io, intesi, ho il batticuore per tutti, per tutti i poveri cristi del mondo che se la passano male, prendo anche una pastiglia per questo, e nemmeno voglio prendere la posa del cinico ma sarà mica il battito di un tweet di Civati ad aver mosso i servizi segreti turchi in Somalia. È dalla sproporzione fra le belle intenzioni del twittatore gigamunito e la maleducazione che ci sarà poi voluta per liberarla che nasce la risibilità della questione.

Profili

Fabristol mi chiedeva giorni fa se avevo un profilo Twitter, ce l'avevo ma non lo usavo, adesso lo uso, voglio dire che ci scrivo, www.twitter.com/Sandro_Palis. Fate presto perché ogni tanto cambio username. (mi sembrava troppo cretino Twitter e ancora devo convincermi del contrario).

giovedì 14 maggio 2020

I chicaghesi

E poi c'è la tribù dei chicaghesi che la menano tutti i giorni con l'economia, vedono e prevedono, formulano teorie, divinano inascoltati, e poi alla fine arriva il fondo salvastati. Il Covid, poverini, li ha colti di sorpresa e scombussolato tutto il ciclo delle filippiche, come una bomba a mano caduta in un consesso di ciuchi. Ce ne sono che organizzano brain storming in videoconferenza, tutti amici dai tempi della scuola, abbozzano qualche teoria intorno a mezzanotte e di lì a mezz'ora sono già dentro i loro letti. Occasionalmente si tengono bordone anche per radio dove convengono assertivi fra di loro, si presentano come se la sapessero molto lunga e portatori di messaggi sconvolgenti e se alla fine non avranno dato questo grande apporto all'economia però almeno si sono tenuti compagnia. Chiudono dicendo che tutto va in malora.

Atlantico

In America vige lo stato di natura, sopravvive il più forte, e questa belluina lotta per la vita manda in visibilio gli atlantisti di casa nostra che la lotta per la vita l'hanno vista solo dal divano, come Tocqueville nel suo studiolo a magnificare l'epopea dei pionieri con la copertina sulle spalle e la domestica che gli porta la camomilla. A suo modo anche l'atlantismo è una forma di batticuore per l'umanità, un romanticismo, perché è una bella parola, rimanda agli alisei, alle sconfinate praterie del mare, e in più ci vengono fuori dei bei loghi per le riviste con i velieri che fendono le onde a vele spiegate, perfetti per regimental ministeriali ton sur ton. Sono cattivi gli atlantisti, a loro piace vedere la gente che finisce col culo per aria, perché da ragazzi, all'università, i marxisti si prendevano tutti i riflettori e che rabbia che facevano con le loro menate terzomondiste, per cui anni dopo si sono messi a menarcela in senso opposto. Col tempo sono diventato atlantista pure io ma più che agli Obamagate - perché gli atlantisti sono così democratici che tengono per un solo partito, quella repubblicano - mi interessavo all'Nba, un grande circo colorato pieno di energumeni tatuati come ergastolani ma più ricchi di quello della Luxottica che si montano a vicenda per buttare una palla dentro un canestro, un vero show, ma che dopo un po' finisce per stomacare come le gelatine gommose al gusto Coca-Cola. Insomma, dell'America bisogna esserci appassionati, come quello che è stato a Cuba e quando torna si iscrive ai corsi di latinoamericano. Ci vorrei anche andare in America, per vederla dal vero, per tornare a casa e dire poi agli amici: l'America è proprio come si vede alla tivù, l'è tutta un cinema.

mercoledì 13 maggio 2020

Le Marché d'esclaves

Tra l'altro il tema della donna bianca venduta al mercato delle schiave da sordidi mercanti in caffettano andava assai di moda sul finire del secolo XIX, accessorio indispensabile per ogni boudoir o salottino moresco che si rispettasse, il massimo del kitsch. Alfiere del genere Jean-Léon Gérôme, accademico di Francia, nemico mortale dell'impressionismo e gran ritrattista di fondoschiena. Come dipingeva lui i culi nemmeno Bouguereau, che li faceva troppo magri. I culi di Gérôme erano invece platonici nelle forme e nelle dimensioni, abbondanti ma mai stucchevoli. Fra l'altro lui e Bouguereau dei gran sporcaccioni che al riparo della sacralità dell'arte ne mettevano su tela di tutti i colori. Questi accademici erano perlopiù dei borghesoni molto pieni di sé che dipingevano per la république e su commissione di borghesoni ancora più sporcaccioni di loro. Gran moralisti, pomposi fino alla vanagloria, magnificatori delle forme classiche e delle pose plastiche, nei loro ateliers si erano organizzati un gran commercio di modelle nude, piuttosto giovani, che facevano atteggiare nelle pose più pruriginose. Sopravvive ancora oggi il retrogusto per questo esotismo crudelone e ferino: se una donna torna velata da una lunga prigionia allora è compromessa, ormai soggiogata al feroce saladino. Va da sé che nel giudizio del moralista è già esplicato il suo immaginario.

martedì 12 maggio 2020

La vicenda di Silvia Romano cade proprio a fagiolo per un'informazione che aveva spolpato il Covid-19 fino all'osso, una ventata d'aria fresca per i media e pure sui social è tutto un riprendere i colori, è arrivata la primavera. Meme stantii come briosce di una settimana hanno lasciato il posto a babbà freschi freschi, come il meme Aisha/Mia Khalifa che è partito forte come quello di Morgan risalente all'età precovidiana. E non è solo la conversione, avete notato che la mamma di Silvia Romano si è tolta la mascherina per baciarla in aperta contravvenzione alle disposizioni ministeriali? E con Giuseppi Conte a meno di un metro di distanza! (per non dire della mascherina tricolore di Di Maio, ma qui ci sarebbe da aprire un'altra parentesi). Le migliori battute sul riscatto comunque sono quelle su Twitter: Feltri tiene tutte le ricevute. Che meraviglia la vita.

lunedì 11 maggio 2020

La gazza

La gazza è un animale molto elegante, veste il frac meglio del pinguino, che come dice la parola stessa è pingue e cammina come un pagliaccio del circo. La gazza invece no, possiede zampette lunghe da fenicottero e piumaggio di coda simile a due bacchette, che quando le apre sembrano un ventaglio, e le remiganti superiori bianche e contornate di nero, che quando le apre sembrano un mazzo di carte. Hanno fatto il nido sul pino di fronte e l'altro giorno hanno scacciato uno sparviero che voleva mangiare i piccoli, o forse era un falco, o un condor delle Ande. Sono più grandi dei piccioni e fra tutti i pennuti sono i più intelligenti, infatti bisogna stare attenti che non ti rubino le cose, specialmente la settimana enigmistica perché gli piace risolvere le sciarade.

domenica 10 maggio 2020

Tanti telegiornali, stesse informazioni, stesso lessico: il piuttosto che, il clima surreale, la natura che si è ripresa i suoi spazi. È da sei ore che Rai News ripete uguali le stesse cose su Silvia Romano, le stiracchia con un'enfasi da ultim'ora che è diventata quart'ultima o quint'ultima. Quando la finiscono col telegiornale della una riattaccano con quello delle due con la stessa reporter di prima che ripete con la stessa enfasi le stesse identiche cose. Gli stoici la chiamavano palingenesi, la pedissequa riedificazione dello stesso universo, solo che loro parlavano di ere geologiche e noi qui di minuti secondi. Ma mi dicono che la colpa è mia che sto ad ascoltarli uno dietro l'altro mentre mangio, che l'informazione oggi è fatta per chi accende giusto in quel momento la televisione ed è ancora digiuno di notizie, come se non t'inseguissero già sul cellulare, le notizie, dalle sei del mattino, ma va ben. Questi sono i tempi, l'informazione oggi è rimasticazione infinita del medesimo osso spolpato del midollo fino a quando non dà più brodo e l'unica cosa da fare è prestarle attenzione con leggerezza, come si fa con le musichine che suonano dentro gli ascensori.

mercoledì 6 maggio 2020

Marx aveva predetto la fine del capitalismo ma non si era parlato di covid-19. Parla di plusvalore ma non si era mai detto di affetti stabili. Millecinquecento pagine e non una parola su Crisanti e Cartabellotta. Mah. Comincio a nutrire forti dubbi sulla validità del marxismo.

martedì 5 maggio 2020

Nuove uscite editoriali

Ho speso tutte le mie energie psicofisiche per settare un sito su WordPress di prossima apertura dove pubblicherò biografie di filosofi ma anche, per esempio, dei presidenti degli Stati Uniti d'America con il solito taglio sbarazzino che ci contraddistingue, un luogo dove raccogliere stabilmente la mia produzione letteraria, si fa per dire. Vorrei almeno finire i presocratici prima di pubblicarlo, restate sintonizzati.

È vera gloria?

Parlando seriamente, non ce l'ho con il giornale di Luca Sofri, può capitare anche che lo legga, però la sensazione è che sia molto facile per loro passare da paladini della corretta informazione con il senno del poi, sono molto precisi ora ad elencare e riassumere la cronistoria del coronavirus in Italia, ma è un po' come la storia della nottola di Minerva che spicca il suo volo a giornata già conclusa, a fatti già accaduti. Non pretendiamo dal Post che predica il futuro, ma il giornalismo, santo dio, dovrebbe anche essere capace di mettere in guardia per tempo elaborando dati freschi a sua disposizione, è nelle sue prerogative. Purtroppo però quando i dati a sua disposizione sono una rimasticatura accurata di notizie già date da altre testate quello che si produce è un prodotto inerte, un replicatore automatico di opinioni.


Ci stiamo dedicando, per esempio, a rileggere quello che Il Post scriveva nei primi giorni della pandemia, il solito elenco di opinioni ben presentate senza troppa enfasi e con il consueto equilibrio, fra cui spicca l'opinione di Walter Ricciardi, consulente del governo sul coronavirus, che così diceva: "si dovrebbe «ridimensionare questo grande allarme, che è giusto, da non sottovalutare, ma la malattia va posta nei giusti termini. Su 100 persone malate, 80 guariscono spontaneamente, 15 hanno problemi seri ma gestibili in ambiente sanitario»" (In Italia il coronavirus risulta essere in undici regioni, 26 Febbraio 2020). Niente panico, si diceva, guarda che giornalismo equilibrato, come non cede alle paure. "gestibili in ambiente sanitario". Se l'opinione pubblica si forma un'idea qualcuno però gli darà pure un'imbeccata. 


Come diceva Crisanti a Otto e mezzo il 18 marzo, Crisanti l'eretico che andò controcorrente suggerendo in Veneto di fare più tamponi: "Ma scusi, ma non sono stati media, politici, opinion leader tutti quanti insieme a convincere gli italiani che bisognava andare a prendere aperitivi in piazza, muoversi, fare ripartire Milano, l'industria, il turismo e così via, mentre il virus allegramente si spandeva in Italia?...", la Gruber glissava scaricando sulla classe politica.


Poi vennero puntuali e descrittivi i post sul disastro in val Seriana. Dopo. C'è rimasto in Italia qualche reporter vero che testimoni i fatti vivi sul campo o sono diventati tutti aggregatori di terze parti?

La sospensione dell'anno scolastico non comporterà altro disagio per le zucche vuote degli studenti italiani che la cancellazione del finale della seconda guerra mondiale, che di solito la si studia in fretta e furia gli ultimi due giorni dell'anno perché nei due trimestri precedenti ci si è dilungati a stufo sul Parini e il Risorgimento. Ma d'altronde basta mettere su Focus che manda Hitler e Tutankhamon tutto il giorno, sicché alla fine gli si formerà una tale palta nel cervello che crederanno che le piramidi le ha costruire Speer e Imhotep la Cancelleria del Reich: change my mind.

lunedì 4 maggio 2020

Verismo

Il giornalismo è una forma di narrativa che ha la pretesa di rappresentare la realtà, una specie di verismo, vero come l'Andrea Chénier rappresenta al vero la rivoluzione francese. Se però uno va all'opera è per godersi la clamorosità della finzione, mentre il giornalismo pretende che gli si renda l'onore dovuto alla sua funzione, quella di informare. Più che informare però il giornalismo crea degli scenari verosimili il cui intento è quello di avviare un commercio con la coscienza del lettore che si sentirà all'occorrenza ora più indignato, ora più intelligente. Bisognerebbe fondare un giornale scritto benissimo ma che abbia per oggetto solo notizie inventate di sana pianta, ci sarebbe da divertirsi e gli effetti sull'opinione pubblica sarebbero praticamente gli stessi. 

domenica 3 maggio 2020

Droplets

Peraltro la questione dei droplets mi ha aperto gli occhi sul fatto che quando parliamo ci sputazziamo continuamente addosso. Vada per gli affetti stabili, ma pure il vicino con la piorrea. Per cui ho deciso che porterò la mascherina anche nella fase 8. Uno studio americano, considerando i casi nelle case di riposo, ha ipotizzato che gli operatori sanitari, per farsi meglio udire dagli anziani un po' duri d'orecchi, li innaffiassero a distanza ravvicinata con i loro droplets da mane a sera. Per i poveri audiolesi, ahimè, non c'era scampo. La soluzione, lo dice sempre lo studio americano, sarebbe urlargli forte da molto lontano. Per cui oggi la scelta sarebbe tra uccidere un innocente e un'epidemia di faringiti. La vita è sacra: vada per le faringiti.