sabato 29 settembre 2012

Per chi mi legge perché magari si rivede lui, tale e quale, a quarant'anni, farò un breve bilancio riassuntivo di quello che si ritroverà per le mani se nel frattempo non si da una mossa: una vastissima cultura, un po' di libri, un lavoro se ti va bene (te lo farai andare bene, e comunque nel frattempo la cultura te l'avranno messa in quel posto), un cazzo di niente ma ancora tanta voglia di sesso (non è vero che passa con l'età, aumenta, quindi non puntare sul fatto che ti metterai il cuore in pace, anzi, a una certa età la questione diventa centrale). E poi la paura di rimanere soli, il panico delle giornate vuote, il nulla. Messa così uno dice: ma come cazzo fai ad andare avanti? Be', ci si abitua a esistere, dopo un po' lo dai per scontanto e non ci fai più caso, senti che così non si può più andare avanti ma ti consoli immaginando come sarebbe bello se cambiassero le cose. Poi magari non cambiano, ma la dolcezza di certe reveries valgono da sole il prezzo del biglietto.

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