Traduco molto in questo periodo, è un'attività intima e molto gratificante, come quando da ragazzo mi mettevo a costruire astronavi e casette con i lego, sono nel mio elemento. Abbiamo bisogno di occupazioni del genere noi che siamo più in confidenza con la vita di dentro che con quella di fuori. Abbiamo anche trovato un libro di Savinio bellissimo, Diario Calabrese, una raccolta di suoi articoli per il Corriere della Sera riproposti senza gli accomodamenti della censura nell'occorrenza delle elezioni del 1948. I redattori del Corriere erano dei poverini già nel 1948, leggendo Savinio se ne ha la certezza diretta (su tutte una omerica "vacca del sole" corretta con "vacca al sole"). Lo leggiamo alla sera prima di dormire restando incantanti dalle continue trovate che ti costringono a tenere l'intelligenza sempre appicciata, e ridiamo anche, come matti, non esattamente una camomilla, ma non riusciamo proprio a resistere. Per fortuna non lo insegnano nelle scuole. Il mondo è forza bruta, numero, sciame di locuste, la fiammella tremolante dell'intelligenza va custodita con cura prima che si spenga definitivamente scomparendo per sempre dalla faccia della terra.
Questa ricerca propiziatoria della luna destra, io la ripeto ogni mese. Certuni mi domandano con stupore come mai io, uomo intelligente, tengo dietro a siffatte superstizioni da donnicciola. Credono costoro che l’intelligenza dissipa il metafisico della vita. Se così fosse, quale uomo intelligente accetterebbe di essere intelligente?
A. Savinio, Partita Rimandata. Diario Calabrese, Rubettino editore.
"Traduco molto in questo periodo..."
RispondiEliminaMi scusi sig, Palis ma..
"Solo la diversione della coscienza può istituirsi come liberazione di un ricordo troppo gravoso."
si potrebbe tradurre come "Nun ce pensa' ?
(L'originale è di Aldo Grasso sul Corsera del 9 dicembre, citato da Erasmo il 10 dicembre)
Sì, può tradursi.
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