sabato 30 dicembre 2023

Io e l'alcol non siamo molto amici, però a volte, attirato dal bei colori gialli della bottiglia, mi viene voglia di assaggiare un po' di Strega, oppure di annusare l'Amaro del Capo; il whisky, invece, solo sulle ferite, come i cowboy quando devono estrarre una pallottola (si strappa un lembo di camicia dal braccio e se lo mette in bocca, per fare da bite dentale). La mia tecnica per lo Strega e per tutti i distillati che abbiano una gradazione alcolica superiore ai 12 gradi, è di appoggiare il labbro femmineo al bicchierino e di far evaporare l'alcol all'esterno, inalando poi l'aroma col naso, come se fosse un Vicks Vaporub. È dura la vita dei maschi Beta, scherzati fin da piccoli, virilità sempre messa in discussione, pochi peli in faccia, io nel far west avrei potuto fare giusto il chierichetto o il prete, e anche così mi sarei trovato in difficoltà nel passaggio della transustanziazione del vino (ma le chiese riformate bevono vino durante l'eucarestia? boh). (ma la fanno l'eucarestia? boh). (magari a Santa Fe, o a Lafayette). (questa cosa del flusso di coscienza alla Mr Bloom mi sta prendendo un po' la mano). Ho in progetto di assaggiare anche la vodka, ma sempre con la tecnica precedentemente detta "del Vicks Vaporub": mi spalmo la vodka sul petto e poi la inalo di notte.

2 commenti:

  1. Consentimi una breve riflessione: niente di personale ma l'uomo beta è leggermente patetico e l'uomo alfa è francamente ridicolo. L'Uomo Vero è una essenza, una suggestione, uno status che non ha bisogno di alcun simbolo. Forse lo definirei con la lettera "i" che, in matematica indica l'unità immaginaria (la radice quadrata di -1).
    Due soli esempi, a proposito dell'aroma inalato dallo Strega e dal Vicks Vaporub.
    L'uomo immaginario "i" beve il Martini solo secco, estremamente secco: il vermouth (preferibilmente francese) serve solo a sciacquare il bicchiere o il ghiaccio, poi si butta via e si aggiunge il gin. Sembra che Winston Churchill si limitasse a alzare il bicchiere in direzione della Francia.
    Altro esempio è il brodo dello chef Aquilino di casa Savoia: un brodo di carne normale ma nella zuppiera veniva immerso per due volte un pollo arrostito e poi gettato via. In modo da conferire al brodo solo un retrogusto di pollo arrosto.

    RispondiElimina