Sui pacchetti di biscotti, ormai, il ritorno alla natura, tutto sulla stessa confezione: con 100% farina integrale, ricchi di fibre, impastati coi piedi, con farro integrale croccante, senza olio di palma, con grano tenero da agricoltura solidale, senza zuccheri aggiunti, con zucchero di canna integrale biologico, macinato a denti, più piccoli, più grandi, più buoni, più nuovi, antica ricetta, nuova ricetta, insomma, non sanno più cosa fare per rifilarteli come genuini, una coda di paglia lunga un chilometro tra bio, solidale, integrale, sostenibile, rustico, interamente compensato, tracce di senape, ecc. (ormai le tracce di senape si trovano ovunque, pure nel detersivo per la lana), e poi in tutto questo dagli alla Ferragni perché ha fatto pubblicità ingannevole, certo, è solo lei il problema, il panettone, dagli al panettone. Va detto: alla pubblicità va concessa un po' di licenza poetica, sennò non funziona, è come sul curriculum vitae: ottima conoscenza dell'inglese parlato e scritto, e poi si scopre che lo parla come Renzi (first reaction: shock).
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