Il flusso di notizie ormai mi è diventato insopportabile, c'è una tale dose di ammaestramento, di precettistica elementare, un breviario morale per sciampiste (povere sciampiste, non è giusto che ci vadano sempre di mezzo. Ne ricordo per esempio una che mentre mi faceva i capelli mi illustrava le teorie economiche di Vilfredo Pareto, le dormite che mi sono fatto, mi svegliavano giusto per pagare). Di solito non seguo i notiziari, ma ogni tanto ci capito mio malgrado e allora sento sgorgarmi dentro una specie di distacco buddista, una laetitia animi in tutto simile al nirvana: laetitia, animi diffusio; tristitia, animi contractio; cupiditas, animi progressio; timor, animi fuga est* (non fate caso al latinorum, ho copiato da internet, ho la maturità contabile). Di fronte alla follia del mondo la nostra opinione è un esercizio di narcisismo, serve a niente, tutt'al più serve ai furbacchioni per imbastirci sopra un fatturato con la scusa dell'agorà digitale.
*Sant'Agostino, In Evangelium Ioannis tractatus, XLI - L
Applausi. La mia giornata è giù stata appagata
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