martedì 22 agosto 2023

Alla fine siamo finiti a parlarne, di Paola Egonu che non avrebbe i tratti tipicamente etruschi, che fra tutti i popoli italici erano poi quelli più xenomorfi, che si diceva venissero da Marte o dalla Grecia, mentre i più italici di tutti semmai erano i bruzî e i sanniti, più dei galli senoni, per non parlare dei veneti. (a proposito, di Paola Egonu avevo fatto una caricatura che non ho mai pubblicato perché mi era venuta troppo poco etrusca). Ma poi lo sport non è più questione etnica, nella pallavolo naturalizzano ormai anche le russe che possono essere scambiate per friulane alte, non è questione di sangue, altrimenti bisognerebbe fare il test del dna anche alle bocciofile di Ponte Chiasso, dove notoriamente si infilano i pensionati ticinesi, in tutto e per tutto uguali a quelli italiani (a proposito, io sarei per l'annessione del Canton Ticino, faccio presente al generale). Poi è vero, il movimento lgbt+ è diventato più chic di un negozio di Ralph Lauren, e simpatico uguale, ma certi argomenti non attaccano, semmai bisognerebbe fare come gli antichi romani, che dove passavano garantivano a tutti la cittadinanza romana, anche se i conquistati non conoscevano l'uso della moka e non seguivano le partite di pallone. (gli americani per esempio, la loro cittadinanza non la mollano, eppure facciamo tutti parte dell'impero). Siamo tutti normali oramai, se volete la tipicità ci sono i trulli, c'è anche penuria di attaccanti in nazionale, se ne conoscete uno bravo, anche se non ha i tratti tipicamente etruschi, segnalate alla Figc che possiamo naturalizzarlo col decreto ricrescita.

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