domenica 26 novembre 2023

Abbiamo calcolato una durata media di permanenza delle emergenze di una, massimo due settimane, questo per i fatti di cronaca, per i conflitti armati si va invece da un minimo di tre settimane a svariati mesi salvo epidemie o cambiamenti climatici, il mondo è insomma sotto minaccia della fine a intervalli periodici che seguono più o meno l'andamento delle stagioni, si rovesciano equilibri geopolitici, si chiudono ambasciate, si decide il destino di popoli nel giro di qualche giorno, e chi volesse appassionarsi seriamente a una causa fa appena in tempo ad appuntarsi al petto la bandierina che subito gli tocca di rincorrere l'urgenza successiva, le fatiche di Sisifo.  

1 commento:

  1. beh, la colpa è sempre dei liberali. L'importanza dell'informazione è molto sopravvalutata. Non dico che non ci debba essere il diritto ad essere informati da un'informazione libera, dico che questo diritto non è (come vorrebbero far credere i liberali), più importante, più utile, ontologicamente diverso, dal diritto di mangiare un gelato o fare una passeggiata in centro. Per il resto l'informazione (intesa come comunicazione di notizie) è per definizione l'esatto opposto della conoscenza.

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