Sofferente come Gadda costretto a guardare il festival di Sanremo dalla sua governante (disclaimer: nessun blogger è stato maltrattato o costretto a guardare il festival di Sanremo, è stata una sua scelta autonoma e ponderata dettata da autolesionismo), sono arrivato al punto di averne piene le uova. Mi si presenta un dilemma: o sono io che pretendo troppo dall'arte musicale oppure è lo stato dell'arte musicale che giace oramai a un livello così miserrimo che occorre raccontarsela bene bene per fare di ogni Lucio Corsi uno Ziggy Stardust, di ogni Giorgia una Aretha Franklin, di ogni Brunori un De Gregori. Uno scoramento infinito mi prende nel vedere questi poverini tentare di emulare artisti a cui loro corrispondono come Little Tony, buonanima, a Elvis Presley. Dice: bisogna accettare il gioco, lo sappiamo che Lucio Corsi non è David Bowie e che Giorgia non è Aretha Franklin, che Brunori non è De Gregori, ma il mito si crea per mitomania, un po' bisogna raccontarsela. D'accordo, ma bisogna vedere perché il gioco deve per forza valere la candela: a che pro mi dovrei applicare a fare tutto 'sto popò di lavorio mitologico per una Giorgia e per un Lucio Corsi? (Ho preso la pora Giorgia e il poro Lucio Corsi ma avrei potuto dire qualunque altro, Da Rocco Hunt ad Achille Lauro, ho stima solo per Massimo Ranieri).
premesso che non posso vantare crediti per quanto attiene la sfera canora (pensavo che Brunori fosse il centravanti del Palermo e di tale Lucio Corsi apprendo or ora l'esistenza, ma ciò non va a mio merito), vorrei eccepire sul fatto che nessuno è costretto a guardare il festival (per esempio io non potrei giudicare non avendolo mai visto dal 1967), tuttavia Sanremo in sé c'entra fino a un certo punto. succede come per la pubblicità e quelli che dicono: a me non m'influenza negli acquisti. il che non è assolutamente vero. siccome sei un ragazzo intelligente penso che hai capito che cosa intendo e tu possa concettualmente afferrare ancora meglio delle mie parole.
RispondiEliminaNo ma è stata una scelta volontaria e perfettamente consapevole guardare il festival, è colpa mia. Comunque ti ringrazio per quel "ragazzo".
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