giovedì 20 febbraio 2025

Con tutta la cultura che abbiamo alle spalle noi europei, figli dei greci, figli dei romani, scopritori dei diritti, vaticinatori dei rovesci, non riusciamo a far fruttare questo enorme know how e a trasformarlo in azione pratica, vantaggiosa, conveniente, siamo diventati museali, enciclopedici, retrospettivi, e quando ci mettiamo a organizzare il futuro lo organizziamo secondo i canoni della città del sole, della repubblica platonica, con tutta l'albagìa dei professori di liceo classico (albagìa s. f. [forse der. di alba, attraverso il sign. di «vento dell’alba»]. – Alterigia, presunzione, boria che deriva da una considerazione troppo alta di sé. Enciclopedia Treccani). Non ci sono diritti che non si impongano con la forza, l'idea irenica che non deve sempre vincere il più forte è smentita dalla forza con la quale i diritti degli europei si sono voluti dichiarare universali (irènico agg. [dal gr. εἰρηνικός, der. di εἰρήνη «pace»] (pl. m. -ci), letter. – Di pace, che promuove la pace. Enciclopedia Treccani). Noi sappiamo oggi più di quanto non abbiano mai saputo i nostri colleghi uomini (e donne) del passato, ne conosciamo di cose attorno all'atomo, e quando abbiamo finito le nozioni da apprendere ce ne siamo sempre inventate di sana pianta di nuove, come lo strutturalismo, il decostruttivismo, la metafisica della presenza. Museali ed enciclopedici, i nostri diritti ci paiono ingiustizie, il nostro vantaggio un'eresia. Finirà male.

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