Purtroppo spesso chi non ha talento pensa di far l'artista attraverso l'impegno civile, ne abbiamo esempi lampanti al Festival di Sanremo, il perfetto e assiomatico spettacolo nazionale con le sue immancabili e doverose campagne di sensibilizzazione, dove c'è sempre una canzone che, signora mia, è tanto bella e parla di un tema così importante (quest'anno pare sia il turno dell'Alzheimer). Non manca mai, tra l'altro, l'ospite affetto da qualche malattia rara, il caso umano che ci fa sentire tanto buoni, come a Natale, riuscendo nell'impresa di far appassionare anche il bisnonno alle magnifiche sorti e progressive del nuovo Achille Lauro o al dramma personale di Fedez, con locali gruppi di supporto per Brunori Sas, seguito come uno spirito guida dalle testate regionali del Tg della Calabria, manco fosse David Bowie: Sanremo, anche la Chiesa cosentina tifa per Brunori Sas. Il vescovo Checchinato: «Il suo brano è bellissimo». Qui in Calabria nel pantheon delle autorità civili non manca mai il prete, come l'acquaiolo nel presepio. (noi, dal canto nostro, tifiamo per la new wave).
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