I tedeschi ancora mi inquietano, non tanto quelli che ho visto in carne e ossa quando ho fatto il mio safari in Germania per lavoro (i tedeschi comuni mi sono sembrati del tutto normali, indistinguibili dai milanesi), dico i politici che ho visto in televisione. Hanno tutti quella fissità, quella plasticità da Hitler-Jugend. Tutti molto pettinati, assemblati in materiale plastico, o kevlar. Passi la leader di Alternative für Deutschland, che pure è lesbica e sposata con una singalese (mandando in corto circuito tutte le relazioni dei profilers), ma pure quelli moderati sembrano tutti dei freddi strumenti tecnologici, come gli altoparlanti sul pulpito del Bundestag. Il Bundestag sembra la saletta executive di un aeroporto. Non hanno più uno spirito i tedeschi, solo quello genericamente tecnologico che ormai è la cifra di tutto l'occidente. Il paraurti di un SUV, un seggio del Bundestag, un trolley della Samsonite, sembrano usciti tutti dalla stessa fabbrica. La massima di Adolf Loos, “l'ornamento non soltanto è opera di delinquenti, ma è esso stesso un delitto" ha fatto tutto il giro, la mancanza di ornamento, il design minimalista, è diventato l'ornamento di cui più si abusa oggidì. Non comunicano nessuna umanità, diffusori al posto delle bocche, bottoni al posto degli occhi.
Negli anni '40 mia sorella e io avevamo una governante (oggi si direbbe una baby sitter o una badante). Parlava in tedesco ma era austriaca. Il cognome era Sperl, il nome non lo ricordo ma mia sorella e io la chiamavamo "la strega pelosa". Erano anni di guerra e "la Sperl" ci insegnava a cantare canzoni in tedesco.
RispondiEliminaAncora oggi sono in grado di cantare
"Ich hatt'einen Kameraden,
einen bessern finds du nit..."
oppure
O tannenbaum, o tannenbaum,
Wie treu sind deine Blätter..."
e qui finisce la mia competenza nella lingua tedesca.
Meine Haushälterin war Frau Blücher
EliminaLa citazione di Mel Brooks è perfetta :)
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