giovedì 13 febbraio 2025

Esistere, con il significato di ex-sistere, stare, portarsi al di fuori della permanenza, Emanuele Severino avrebbe qui gioco facile nel dire che tutto il mondo si fonda su un equivoco ontologico che si riflette sul linguaggio: la convinzione di non essere, del non essere più, di essere in balia della possibilità del non essere. Direbbe che la convinzione sbagliata di essere destinati all'annullamento è la nevrosi che produce la violenza, la violenza che sublima in volontà di potenza che si crede potente: ma è potenza impotente. Anche "produrre" è una parola chiave del nichilismo: pro-ducere, portare avanti, condurre fuori, dalla condizione del non-essere a quella dell'essere: l'occidentali's karma è il destino di pensarsi un niente, l'occidente, la terra dell'occaso, del tramonto dell'essere. (occaso, dal lat. occasus -us, da occasum, supino di occidĕre, der. di cadĕre ‘cadere’, col pref. ob- ‘di fronte’, il sole che ci cade di fronte, il sole che muore •sec. XIV).

"Verso dove? Verso le terre dell'occaso. L'occaso si troverà".

III (Proteo), Ulisse

2 commenti:

  1. Risposte
    1. Pensa, io non ho mai capito che cosa dice: vorrà dire che anch'io sono incomprensibile?

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