Affascinato dai grandi velieri, da L'Isola del tesoro, da Moby Dick, dalle storie di mare di Patrick O'Brian, oggi finalmente posso disegnarmeli, almeno disegnarmeli, io che sono così scarso a fantasia e che non riesco a scrivere niente che non sia autobiografico o che tragga solo spunto dalla realtà. Scricchiolare di legni e di sartiame, il vento nei capelli, ottoni lucidi, la razione di grog (acqua allungata col rum per non farla imputridire), ticchettanti cabine foderate di mogano, se ne avessi come Elon Musk non butterei i soldi nei social ma mi ci comprerei un veliero per viverci dentro, ancorato stabilmente in qualche porto riparato dalla procella, a guardarmi il mare dal cassero di poppa in vestaglia di lana. (qui l'Amerigo Vespucci con il suo caratteristico rostro/bompresso e le murate a strisce bianche e nere). ("t-" è la firma del mio blog di disegni, t-skizzenbuch)
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