Keith Haring col suo horror vacui pieno di omini del cazzo (letteralmente), confinato nella cultura pop degli anni '80 e rimasto lì, a farsi i seghini con gli omini nervosini. Che poi uno dice: be', Keith Haring pare niente, ma c'è tutto uno studio dietro, c'è Capogrossi dietro. Non scomodiamo Capogrossi e il primordialismo plastico, per carità, al massimo dietro Keith Haring ci sta La Linea della Lagostina (quanto mi irritava da piccolo, mi metteva una mestizia addosso, e un tale nervoso, che ancora adesso mi fa venir voglia di affondare gli incisivi dentro una gommina della Ständler). Intesi che la cultura pop è ormai un bagascione che si trascina stracco fra buste della spesa e rigurgito di trapper (trasü de ciòc), passa Banksy con uno stencil e ti nobilita il locale pompe. No io non la capisco più l'arte contemporanea, sto rivalutando Bouguereau perché sapeva disegnare i piedi (anche se devo dire, secondo me era un po' pervertito Bouguereau).
Bouguereau era normalissimo: siamo pervertiti noi.
RispondiElimina"Chiare, fresche et dolci acque,
RispondiEliminaove le belle membra
pose colei che sola a me par donna;
gentil ramo ove piacque
(con sospir’ mi rimembra)
a lei di fare al bel fiancho colonna;
herba et fior’ che la gonna
leggiadra ricoverse
co l’angelico seno...."
E' la stessa visione di Bouguereau. Se questa è perversione...è anche la mia.
io il "pompiere" l'ho messo in esergo al mio blog
RispondiEliminal'arte contemporanea non esiste:
https://diciottobrumaio.blogspot.com/search?q=guggenheim
Sempre sotto gli occhi e non me ne ero accorto.
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