Libertà significa essere felici nella necessità in cui si viene trascinati, questo lo aveva capito bene Spinoza, finché questo non diventa un sentire comune non si può dire di vivere nella verità, ammesso e non concesso che vivere nella verità sia di qualche beneficio. Per cui quando sento tutti i discorsi sulla liberazione dell'uomo, che sia per via di comunismo o di capitalismo, mi dico semplicemente: va bene, ma stai calmo, quel che può essere libertà per te può non esserlo per l'altro. Chi si trova bene nel capitalismo ne celebrerà le magnifiche sorti e progressive, l'escluso, l'emarginato dai magnifici benefici del libero mercato, attribuirà all'anticapitalismo il più alto valore morale, ma entrambe le posizioni sono vere quanto una piantina di plastica, vera, lei, nel suo essere plastica, ma non la clorofilla che si spaccia di essere. E in tutto questo, mi direte, dov'è la giustizia? La giustizia è un'invenzione umana, come il dio di Feuerbach.
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