A casa del mio amico, alle medie, in adorazione davanti al suo impianto stereo, bello, imponente, illuminato come una centrale elettrica, le casse due torri gemelle, discorsi da grandi: ma fin dove si sente? Cun li fnestri verti as sent fin a Felonica! Diobò s'al stusa! Per sentirci Nik Kershaw e i Duran Duran, la synthwave quando non era ancora synthwave. Io canottiera e pantaloncini incastrati nel culo, con lo spacchetto, le gambe più lunghe del tronco, capelli gonfi, occhiali a goccia come Sylvester Stallone in Cobra, Giovannino Coscialunga. Lui aveva fatto l'appendicite e lo aiutavo a recuperare i compiti, ripasso di storia: Giuseppe Mazzini e la Giovine Italia, merenda con il KitKat. Prima o dopo di Chernobyl, non mi ricordo. Avevo capito solo che non si poteva mangiare l'insalata, respiravo piano, per non inalare, questo prima o dopo il mio amico, non mi ricordo. Aveva una bella casa, a due passi dalla mia. E un altro compagno di classe meridionale, figlio di gente che era venuta su a costruire la centrale elettrica, che mi aveva portato a vedere E.T. con suo padre sulla 131 Mirafiori con il cockpit pieno di spie (questo lo possiamo datare con certezza: dicembre 1982). Gli ero saltato sopra il letto a castello, era caduto il letto di sopra su quello di sotto, sotto ci era rimasto un micronauta, me lo aveva riportato il giorno dopo. Che tempi. Erano usciti New Gold Dream, Avalon, Rio, Thriller di Michael Jackson. Gli anni '80 in provincia, a succhiarci il futuro in un piedone dell'Algida, il Simon, il Mastermind. Gennaio: durante il Consumer Electronics Show viene presentato l'home computer Commodore 64. Febbraio: nasce Radio Deejay. Le forze armate israeliane invadono il Libano meridionale, Roberto Calvi viene trovato impiccato sotto un ponte del Tamigi. 30 giugno: undicesima applicazione del minuto di 61 secondi, si sciolgono gli ABBA (era ora). Ci ritroviamo nella curiosa situazione di dover andare avanti per poter tornare indietro, ritorneremo, prima o poi.
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