Funziona la democrazia anche se dovesse vincere Trump? E' pieno di gente che pensa che sarebbe come dare il mondo in mano a una scimmia. Eco avrebbe detto che Trump non legge abbastanza libri. Basta dunque leggere Kant prima di addormentarsi (e non per addormentarsi) per meritarsi la democrazia? Tempo fa anch'io ragionavo in questi termini, e cioè che occorresse prima di tutto educare l'elettorato per avere una democrazia degna di questo nome, ma sarebbe stata una contraddizione in termini. Perché non mettere direttamente i professori di semiologia, che di libri ne hanno letti tanti, a capo delle nazioni? L'idea non è nemmeno così nuova. Il fatto è che i repubblicani sono in confusione e Trump a modo suo rappresenta l'antipolitica, una specie di Berlusconi ma ancora più ricco e ancora più spaccone, e l'antipolitica non si può mettere fuori legge. In buona sostanza, quello che ti tocca democraticamente te lo devi tenere. Sono in ballo fattori economici e politici, c'è in ballo la psicologia, quella che Trump rappresenta è un'idea e per batterlo bisogna lavorare sulle idee, un lavoro immane. Magari l'idea rappresentata dalla sig. Clinton riuscirà a spuntarla su Trump, magari quella di Sanders no, ma tanete ugualmente presente questo: «Non c'è nulla da fare. Tutto è già stato fatto. Ora il Progetto sta semplicemente svolgendosi. Solo perché non senti la ruota del destino girare e le campane suonare non significa che esiste una minore certezza.» (I. Asimov, Fondazione e Impero).
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