Ho ritrovato quel libro, non era finito al macero, si tratta di "Bentornata Realtà - Il nuovo realismo in discussione" a cura di Mario De Caro e Maurizio Ferraris, titolari della pippa mentale in questione. Qui ho ritrovato il contributo di Eco, un saggio dal titolo "Di un realismo negativo", e rileggendolo ancora una volta, ancora una volta per scrupolo, posso dire che il giudizio rimane sostanzialmente lo stesso: grande sfoggio di erudizione, umorismo da settimana enigmistica, citazioni colte, soprattutto dell'amato San Tommaso (quel medioevo chic così ben tradotto sullo schermo da Sean Connery), per arrivare alla fine a dire che, beh, sì, esiste una realtà irriducibile che resiste ad ogni possibile interpretazione. Se lo dice lui sarà vero. «La testimonianza peggiore in favore di un'opera è l'entusiasmo con cui la massa si rivolge ad essa», la stessa massa che oggi lo celebra senza averci capito un tubo, quasi a voler riscattare la propria ignoranza omaggiandolo del suo affetto postumo, ma più per fama che per contezza.
Sicuramente ci sarà molta verità in quello che scrivi su Umberto Eco, e comunque io non mi potrei permettere di esprimere giudizi se giusto oppure no, trovo però esagerato dire che la massa lo celebra ed anche la definizione precedente di "una caricatura di uomo colto". Ma forse perché faccio parte della massa che vuole riscattare la propria ignoranza, a prova di ciò il fatto che
RispondiEliminaho imparato il significato di contezza.
(certo che leggere "pippa mentale" qui è come trovare doris day su youporn)
RispondiEliminaIn realtà io sono un teorico del mondo come pippa e rappresentazione
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