Allora, scendiamo sulla terra e ritorniamo a inzuppare le mani nel samsara, che non è una salsina giapponese. Il Cobra, il bestemmiatore di Capodanno, quel ragazzo di Taranto che suona il rock & roll, l'amante degli animali. Ma pure il crollo delle borse, il lunedì nero, io stesso che non so se troverò la ditta al ritorno dalle ferie. Lasciar scorrere, lasciar accadere, non ho più la forza, non se ne viene a capo. E poi ancora, al festival di Sanremo arriva Virginia Raffaele, proprio nel giorno in cui si materializza un tizio nudo in Vaticano. C'è poi la crisi arabo-iraniana, quella turco-russa, il derby della lanterna. Fa tutto parte di una strategia della tensione, in primo luogo la mia. Tutta questa improvvisa efflorescenza di blasfemia... Anubi, il dio cane, il Signore degli Occidentali, cioè dei morenti, dei dileguanti, dei trapassanti, aveva il suo tempio a Cinopoli (da non confondersi con Paperopoli). Notate come tutto torna? Il cane, la bestemmia, il maiale animale impuro? Se non lo notate siete proprio dei grulli, e che cazzo.
Dopo aver preso del grullo ora dovrò documentarmi su samsara e Cinopoli.
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