Non crediate questa volta di cavarvela a buon mercato, che tanto sono questioni loro e possiamo starcene tranquilli a prenderci il te coi biscottini mentre quelli si agitano e assaltano ambasciate, no, perché voi non avete idea della pressione che esercitiamo su quelle culture, noi, con il nostro Dio Denaro, il Capitale contro le povere religioni del libro minacciate di estinzione. Perché le religioni, in fondo, sono l'ultimo baluardo contro il definitivo trionfo del capitalismo americano e del pensiero unico occidentale. Le religioni, capito? Che se non altro hanno alla base l'ethos. Poi lascia stare tutti discorsi sulla presunta supremazia di questa o di quella confessione rispetto all'altra, sta di fatto che è l'atteggiamento religioso che si pensa superiore a quello ateo/nichilista: "non credono in niente, poveretti". In ballo c'è la vecchia questione del "se Dio non esiste, allora tutto è permesso", anche se non saprei dirvi se mi fido di più di un uomo che non uccide perché glielo ha detto il suo Dio o perché semplicemente è una cosa che gli fa orrore, probabilmente più del secondo, ma trovandomi nell'eventualità andrebbe benone anche il primo (comunque sempre di fidarsi si tratta). Concludendo, io dico che il nostro procedere da nichilisti (o da atei, scettici o agnostici che dir si voglia), sarà pure un sottoprodotto della lavorazione del capitalismo (io dico più "della tecnica"), ma non mi pare sia così poi da disprezzare: è così terribile fare affidamento solo su se stessi? (in quanto uomini di fronte al destino, dico, non nel senso di partire per un'isola deserta).
Dio non esiste, il problema è convincere quelli che ci credono in un dio, qualunque sia.
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