giovedì 19 settembre 2013

Siamo organici al capitalismo, la sua intelligenza fa si che egli ci tenga incollati alle nostre scrivanie privandoci del tempo necessario ad escogitare un piano per oltrepassarlo. E chi ha il lavoro si lamenta perché è schiavo e chi non ce l'ha perché non gliene danno. Le mie stanche e povere membra tacciate di codardia, sono un piccolo borghese che indulge sul suo iPad. La tesi è che la filosofia deve essere prassi e che la prassi deve consistere nel superamento del capitalismo, chi vi rinuncia è un vile. Ebbene, io vi ho rinunciato, sono un collaborazionista, porto con me una capsula di cianuro nel caso mi facciano prigioniero. Ma a me le bende per il dito chi me le ha date? Il capitalismo. E il Betadine®? Di nuovo lui, il capitalismo. Che i fautori della decrescita felice mi vogliano curare con l'acqua e l'aceto, o col reattivo di Lugol? Meglio fare scorte.

2 commenti:

  1. A me fare male un braccio. Ci portavo l'ombrello.

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  2. Il capitalismo svanirà e torneremo al feudalesimo. Elettrificato, dove si può. Avrò dei problemi a reperire il Clenil per l'asma allergica? Probabilmente sì e saranno cazzi miei. Che ci vogliamo fare, è la prassi, chi vi rinuncia è un vile.

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