domenica 22 settembre 2013

"L'esempio che ho fatto prima sulla sostituzione del diritto naturale col diritto positivo, è un altro esempio seppur a livello maggiore. Non viene più percepita nei rapporti sociali la presenza di un ordine immutabile, l'uomo si è abituato che sapendoci fare può creare, si può lavorare per costituire una maggioranza che può modificare la costituzione... la costituzione degli Stati Uniti, ma anche le costituzioni europee, 'stanno' perché sono sorrette da una volontà di maggioranza. E quando si tenta di mostrare l'innegabilità di questo insieme di norme allora si comincia a incespicare, a balbettare, perché non si sa esibire qualche cosa di più del diritto positivo. 'Diritto positivo', posto di volta in volta storicamente dall'uomo... che diritto può avere se non per il fatto che una maggioranza di individui si è imposta su una minoranza e soprattutto qui, nei popoli del nord del pianeta, si è imposta una maggioranza che crede nella dignità dell'uomo, nella necessità di rispettare la vita umana, nel rispetto appunto dell'uomo, ma non può vantare una verità di questi atteggiamenti rispetto all'alternativa che qui nel nord, almeno apparentemente, è perdente, ma che nel resto del mondo è prevalente. Perché nel mondo le democrazie dove questi valori sono tutelati sono una minoranza." (E. Severino, Il tramonto dell'epistème).

La morte di Dio è una gran seccatura per chi si accinge oggi a scendere in guerra, occorrerebbe qualcosa di più forte della promessa di portare la pace per chi si accinge a uccidere uomini in nome del rispetto universale della vita umana, rimane sempre sottotraccia quella certa contraddizione che è foriera di debolezza. E' una debolezza intrinseca alle società occidentali quella di non poter più contrapporre una forza ideologica ottusa e per questo saldissima alla forza ottusa e saldissima del nemico. Sì, è vero, ci hanno provato i teocon, ma sul piano ideologico puro, l'ottusità dei teocon rimane molto al di sotto dell'ottusità delle masse che si propongono di combattere. Allora questa differenza di forza e di intensità ideologica (ma si potrebbe anche dire "teologica"), va compensata con la forza dell'apparato militare. Si potrebbe pensare che è una fortuna che disponiamo di bombardieri sofisticatissimi e di sistemi di spionaggio e di portaerei e di missili a puntamento laser. Ecco, a noi cosiddetti occidentali rimane la tecnica, ma qui casca l'asino, perché la sola tecnica non ci può restituire la sicurezza, la certezza di essere in salvo, perché così come oggi la tecnica arride a noi, domani la stessa tecnica potrebbe arridere al nemico. Per farla breve, questi hanno già imparato ad usare le app dell'iPad e Google Earth per sopperire allo svantaggio tecnologico, nur noch ein Gott kann uns retten* e ciò potrebbe significare che siamo potenzialmente fottuti.

* «...in Heidegger mi ha sempre disgustato tutto, non soltanto il berretto da notte in testa ed i mutandoni invernali tessuti a mano e stesi sulla stufa che lui stesso si accendeva a Todtnauberg, non soltanto il suo bastone da passeggio della Foresta Nera tagliato in casa, ma per l'appunto la sua filosofia della Foresta Nera fatta in casa, tutto in quest'uomo tragicomico mi ha sempre disgustato...» (Thomas Bernhard, Antichi Maestri).

1 commento:

  1. Ma Severino è quello dell'eternità degli enti che sembrano emergere da qualche parte e andare chissà dove, ma in sostanza sono, appunto presenti e eterni? Come dire, inutile preoccuparsi di Berlusconi tanto lui è eterno e presente e lo siamo anche noi, quindi anche preoccuparsi del capitalismo o della democrazia è inutile perché tanto gli enti sono eterni e chi se lo prende in **** l'ha già preso in **** dall'eternità che non è tempo, no, ci mancherebbe altro, è lo sporgersi dell'ente su non ricordo cosa.
    Penso che se Bernhard avesse avuto sentore dell'esistenza eterna di Severino l'avrebbe incluso in qualche nota a margine di Antichi maestri sottolineando la sua presenza con una scoreggia.
    Scusami, magari Severino per te è un grande filosofo ... in questo caso insultami pure, non mi offendo. E come potrei? Sono eterno.

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