domenica 8 settembre 2013

Immortali mortali, mortali immortali, viventi la loro morte e morenti la loro vita. L'accordo è che ci potevamo sparare con le armi da fuoco, far saltare con le armi da scoppio e squartare con le armi da taglio, le armi chimiche non valgono. Muoiono troppo in fretta, è antisportivo. Il tempo è un fanciullo che giuoca sparando i dadi. A questo punto non ci interessa chi ha gasato chi, bisogna sapere che la guerra è comune a tutte le cose, di tutte la regina, e gli uni disvela come buoni e gli altri come cattivi. Non si può morire due volte della stessa arma, i bombardieri in cabrata e in picchiata sono gli stessi e i medesimi. Per dimostrare quanto siamo civili bombarderemo i cattivi con bombe convenzionali a puntamento laser, una gamba qua, una gamba là, noi non scenderemo mai al loro livello. E poi ci va un certo impegno di uomini e di mezzi per bombardare chirurgicamente degli obiettivi, è un po' come la lotta fra l'uomo e la balena, fra il cervo e il cacciatore, c'è il caso che ci si rompa un unghia a tirare il grilletto, non è un'attività priva di rischi. Mentre le armi chimiche... con le armi chimiche ne fai fuori mille con una sola bomba, è un'arma da codardi. Per quanto tu possa scappare, tu non potresti mai trovare i confini della guerra: così profondo è il suo logos.

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