martedì 17 settembre 2013

Sorpresa, al bar i russi litigano per Kant e non per il pallone. Per una volta parliamo di cose serie e visto che ci siamo vorrei chiarire il significato di "trascendentale" in Kant. Trascendentale, ovvero che trascende l'esperienza sensibile, esperienza necessariamente a posteriori, cioè che viene dopo il manifestarsi dei fenomeni (in quanto prima si manifesta il fenomeno e poi se ne fa esperienza). Si sa che dei fenomeni non ci si può fidare, accadono imprevedibilmente, secondo il capriccio del momento. Ebbene, la trascendentalità in Kant si riferisce a conoscenze e questioni che si pongono al di sopra o al di là del divenire, cioè che trascendono l'imprevedibilità dell'esperienza empirica. La trascendentalità è sempre a priori, vieni prima, sta al di sopra, e quindi è universale. Citiamo da Kant attraverso Wikipedia:

«Chiamo trascendentale ogni conoscenza che si occupa non di oggetti, ma del nostro modo di conoscenza degli oggetti, in quanto questa deve essere possibile a priori.» (Critica della ragion pura, A12)

Nella ricerca di qualcosa che possa essere stabile, Kant esclude tutta la vasta dimensione del percepito per appellarsi all'universalità delle forme della percezione. Non mi interessa tanto questa pistola ad aria compressa, quanto il modo in cui tu la percepirai, ed è questo modo che è universalmente condiviso da tutti gli uomini. A questo punto il primo dei due ha estratto a priori la sua pistola ed esclamando: "percepiscimi questo!" ha ripetutamente colpito in testa il secondo con una raffica di proiettili di gomma a posteriori. Questi, cadendo a terra frastornato, pare abbia esclamato: "tanto non potrai mai colpirmi con i proiettili in sé!", e poi dicono che sono degli zoticoni. 

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