Gli altri tre candidati delle presidenziali americane, i minus habentes, non si meritano gli onori della cronaca perché non sono riusciti a guadagnarsi visibilità con le proprie forze, è giusto che perdano, è un principio di libera concorrenza. Quando poi questa concorrenza sia davvero libera è vexata quaestio, solitamente la concorrenza è davvero libera soprattutto per chi la vince, anche grazie all'aiuto di lobbies e comitati d'affari in cui gli uomini sono dopotutto liberi di riunirsi. La libera concorrenza è un miraggio perché un miraggio è in fondo anche la libertà, la libera concorrenza è vera quanto gli enti metafisici dell'Iperuranio, ma voi fate conto che esiste certamente, soprattutto in questo momento in cui la democrazia è così fragile e ha bisogno di tutto il nostro sostegno: votate quella buona, liberamente, per la meno peggio. Poi un giorno discuteremo, a bocce ferme, quando non ci sarà più pericolo per la democrazia, quanto sia democratica una democrazia in cui ci vengono davvero presentate solo due alternative quando in realtà ce ne sono tre, e che le alternative non esistono nella misura in cui si vuole che non esistano. (mi correggo, le alternative non sono tre, perché trattasi pur sempre della stessa solfa, ma se ci sono, almeno che partecipino ai dibattiti, tanto per salvare le apparenze).
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