domenica 17 novembre 2024

Il nostro ecosistema artificiale si chiama civiltà, che come dice la parola stessa è la presunzione di vincere la natura chiudendosi entro le mura della città, dove si crea quella natura diversa che è la legge positiva contrapposta a quella naturale. Pur amando la vita di città, non mi illudo più di tener fuori dal computo la potenza della natura, e per potenza della natura intendo tutti gli aspetti che sfuggono alla presunzione di poterla dominare, compresa la presunzione, ormai tramutata in nevrastenia, di poter rimediare ai guasti del riscaldamento globale.

2 commenti:

  1. Io sono incivile: non vivo in città, La potenza della natura invade la mia vita, almeno dal punto di vista alimentare: in queste settimane sono quasi pronti finocchi, cicorie, spinaci, cavolfiori precoci, verza,, broccoli napoletani, broccoli calabresi, broccoli toscani, cicoria, bieta, spinaci e radicchio. Ma è una lotta senza quartiere contro le lumache.

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    1. Noi stiamo curando un barile di olive cosiddette ammaccate, un tentativo di raffinamento della natura che richiede molta pazienza.

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