Ha piovuto finalmente, abbiamo avuto la nostra razione di acqua mensile, adesso aspettiamo l'episodio di agosto e nel frattempo mettiamo in atto tutte le procedure di resilienza, quest'acqua ci dovrà bastare per altre quattro settimane. Dai tuareg abbiamo appreso l'imperturbabilità, dalle lucertole spinose del Sahara il trucco di sollevare alternativamente le zampine sulla sabbia rovente, dalle rane psicotrope del Mojave lo stratagemma di succhiare la condensa dei cactus senza rimanere attaccati con la lingua, insomma, natura magistra vitae. Per sopravvivere alla natura bisogna farsi natura, un esatto processo di mimesi è il solo che può garantirci la salvezza, come Achille a Sciro travestito da donna noi ci facciamo zolle riarse e piante grasse, guai a incrociare lo sguardo di Medusa, guai a sfidare vis-à-vis il sole rovente, si rischia la fine di Icaro, o di Prometeo, che rubato il fuoco agli dei ha dovuto pagar dazio e patire l'eterno tormento. Resto comunque dell'opinione che Icaro con una buona protezione solare ed evitando di uscire nelle ore più calde sarebbe potuto scampare al disastro.
questi sono i post che apprezzo di più. anche se parlano di pioggia, ma comprendo la situazione locale. qui non manca giorno che non cadano almeno due gocce.
RispondiEliminaN.B. Icaro non è caduto a causa del sole. Questa è la versione ufficiale. La verità è che è stato colpito da un Mig libico. Tieni la confidenza per te.
Anche a me piacciono di più, infatti sto cercando di scriverne di più. Le mie informazioni dicevano che era stato colpito da un drone ucraino sotto falsa bandiera.
EliminaPuò essere, ma bisogna tener conto che i tracciati radar sono stati manomessi
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