Bertrand Russell, ahimè, gode di buona stampa, ma non posso perdonargli la meschinità con la quale liquida il pensiero di Nietzsche in quella raffazzonata accozzaglia di lezioncine filosofiche che è la sua Storia della filosofia. Ahimè ha vinto per giunta un Nobel per la letteratura, quando si sa che in fatto di letteratura anche solo un Gadda o un Céline potrebbero cagargli in testa su tutta la linea. Ma si sa, il Nobel è una faccenda politica, e Russell era a quei tempi un mito della contestazione giovanile. C'è nel giudizio su Nietzsche il pregiudizio del filosofo analitico nei confronti dei continentali e l'accusa assai trita e cretina di aver ispirato il nazismo. Bertrand Russell è un cretino. Il che non vuol dire che non sia anche intelligente, si può essere molto intelligenti e anche cretini, e questo è proprio il caso di Bertrand Russell.
Nessun commento:
Posta un commento