mercoledì 1 aprile 2020

Vi ricordate da Fazio di quel padre che si incontrava con la figlia al check point Charlie di Codogno per consegnarle a distanza la spesa manco fosse radioattiva? Ecco, a quel punto di casi ce n'erano già più fuori che dentro. Se c'è una cosa che ci insegna il momento è che i mezzi di informazione indugiano nella ricostruzione della realtà, la rivoltano in sceneggiata, e i più subdoli di tutti sono proprio quelli che dietro la forma del reportage indipendente e fedele alla realtà dei fatti già sanno di dover confezionare quel tanto di indignazione richiesta dal ruolo che devono interpretare. Oggi si fa un certo tipo di giornalismo, si fa smart working sopra una media di precipitato di internet e si rimastica il già digerito di altri, e la realtà non si sa più cosa sia. L'informazione si muove a capitoli, oggi è il capitolo intitolato Codogno, domani quello intitolato l'Italia canta dai balconi, e avanti così a raccontarcela all'infinito.

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