Abbiamo già detto tutto sul terrorismo, non c'è nulla da aggiungere, piuttosto avrei voluto parlare del nostro amico Raúl e del giudizio sempre troppo indulgente dei compañeros nei confronti di Cuba, la mitica Shangri-La del socialismo reale, dove anche i dissidenti politici hanno diritto a vitto e alloggio gratis presso le accoglienti case di correzione del regno (ve l'ho mai detto che canto Dos Gardenias mentre lavo i piatti? Talvolta anche El Carretero, sono intonato). Ho sentito il principe Caracciolo dire che molti giovani del quartiere Molenbeek prendono una deriva nichilista. Oh, non scherziamo, il nichilismo come proiezione ontologica del teppismo è concezione vetero-moralista, il vero nichilismo, quando non è declinato severinianamente (e allora non lascia scampo), è la condizione di colui che non può credere in niente e si ritrova suo malgrado a doversi confrontare con gli uomini e col mondo, roba seria. Ma s'è fatto tardi.
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