sabato 30 giugno 2012

E' un'illusione la solitudine, una suggestione, come il caldo, come il sentirsi bagnati quando si è asciutti, è una grandezza percepita. L'infelice e l'impassibile sono la stessa persona, basterebbe avere solo la forza sovraumana di ignorare i sintomi e percepirne per tempo le avvisaglie, e scacciarla via come si allontana qualcosa di estraneo che non ci appartiene. E' forse una gara tra noi e loro? Buona parte della solitudine mi ricade addosso per l'invidia, smettere di invidiarli e ristabilire l'autostima mi aiuterebbe a rientrare nei ranghi. Poi, come incoraggiamento, avere per le mani un corpo, un aggeggio, una fantasia o qualcosa di simile per avere l'illusione di essere in due oppure per dimenticarsi proprio di esistere.

1 commento:

  1. La percezione della solitudine dipende tantissimo dal posto in cui ci si trova. Ci sono posti in cui la solitudine ce la si gode, dove andare a mangiare da soli al ristorante è una pacchia e non ci si preoccupa di apparire degli sfigati solitari. Ce ne sono altri in cui è pesante e intollerabile, dove senti tutto il grigiore attorno e ti viene l'ipocondria. Conosco un posto in cui la solitudine è la condizione naturale e il tempo scorre così rapido mentre ti masturbi che se ti distrai diventi vecchio senza accorgerti. In un altro la solitudine è insopportabile, ma in quel posto è facile raccattare per strada qualche balordo con cui stare insieme.

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