giovedì 7 giugno 2012

Ritorno dell'ironia

Escludendo la terapia che costa un botto e non dà risultati, ho cominciato a sondare alcune possibilità che mi si parano dinnanzi: 

1. Uccidersi. Una soluzione che sul momento potrà sembrare a più l'unica praticabile ma che a ben guardare comporta pur sempre il rischio di morire (Durkheim is amused).

2. Iscriversi a un corso. Come avevamo detto di uncinetto. Con la sfiga che mi ritrovo frequentato da una manica di froci. Allora di cucina. Idem. Ginecologia?

3. Sperare che cada dal cielo, come il guano dei piccioni.

4. Cambiare genere. Aprire agli uomini, sono sicuro che un manico lo troverei, sono bellino. Mi occorrerebbe molta concentrazione però.

5. Le chat. Non c'ho più l'età, e poi mi scapperebbe di entrare in 18 e dintorni (Moccia is amused).

6. Una crociera per single. Via Costa, che i prezzi si sono abbassati.

...

Se a qualcuno ne vengono in mente delle altre pregasi postarle. (Forma Mentis da oggi ufficialmente su fb, cerca la lampadina alata).

15 commenti:

  1. Guarda, quando io ho crisi di malinconia, lo scrivo su Facebook, e magari anche sul blog come stai facendo tu. Dopo un bel pianto o due (ma gli uomini non piangono, pare...), qualche coccola virtuale dagli amici e amiche di FB, e una congrua dose di cioccolato fondente, riparto come nuova. Fino alla prossima volta in cui un accumulo di anti-ormone mi faccia vedere di nuovo tutto nero, anzi peggio, grigio...
    Ti invio una buona dose di coccole virtuali, per il resto dovrai arrangiarti tu!

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    1. Ti dirò, io piango a dirotto altrimenti mi vengono dei mal di testa che nemmeno il moment, casomai il problema è che al momento piango troppo, non mi basta nemmeno più la consolazione del blog. Grazie per la vicinanza, cercherò di arrangiarmi, come sempre.

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  2. Scrivere, continuare così, con questo tocco di magnifica ispirazione.

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  3. Ma tu mi leggi nel pensiero!
    Da capo: io ti leggo, lascio bollire dentro di me, magari una notte, per capire cosa mi viene a galla, e poi tu scrivi quello che era venuto a galla a me pensando a te e come me l'ero scapolata tutte le volte che stavo simil te. Un paio in vero.
    Oltre all'ironia, mi ha salvato la paura di essere ridicola ai miei occhi. Sono sempre riuscita a ridere di me prima di trovarmi ridicola. :))
    Ma veniamo ai punti:

    1. basta non avere fretta, visto che è la soluzione definitiva per tutti, una guarigione collettiva :))

    2. taglio&cucito/uncinetto: naaa. L'età media non è quella giusta, meglio un corso di tango argentino, un master in quellochevuoitu, soccorritore in CRI, yoga e similari, palestra e piscina. (Metodo Oxford: stancarti, sfinirti, dormire, perchance scopare. Poi si vede.)

    3. mmm, scatologica ed escatologica

    4. va dove ti porta il cuore :))

    5. il rischio delle chat under 18 è che ti trovi degli over 60.

    6. vedi punto 2.

    7. "Gli dei dentro gli uomini" J. S. Bolen

    8. Musica, tanta musica.

    9. vedi commento di Luca


    Cari saluti dalla ziata del lago :))

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    1. Eh, meno male che c'è qualcuno che mi capisce perché io alle volte non lo so se mi capisco, o forse mi capisco troppo bene e distolgo lo sguardo. Beh, grazie, in questo momento tutte le dimostrazioni di affetto mi sono care, sapere che nei paraggi c'è qualcuno simile a me che in qualche modo è sopravvissuta già un paio di volte mi consola, ce la posso fare pure io.

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  4. Si sopravvive anche più di un paio di volte. È quando si smette di tormentarsi per qualcosa che ci si deve chiedere se si è ancora veramente vivi.

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    1. Sono stato morto per tanto tempo ma ora ho tanta energia

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  5. Ascoltare a sfinimento le Suite Francesi di Bach (in particolare le prime 4) suonate da G. Gould: o si precipita in uno stato di catatonica beatitudine o si ha voglia di accettare (nel senso di strumento contundente) la causa di cotanto malessere feriale (e non solo).
    S.

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    1. Mi succede la stessa cosa ascoltando in loop Temporal Vessels dei Tropic of Cancer, tanto che a un certo punto scivolo quasi in una dolce epilessia.

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  6. Fare il giro del mondo.
    ricordandoti di scriverci qualcosa, ogni tanto.
    Ciao

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  7. riparti dalle cose che sai fare: di sicuro, scrivere.

    metti assieme un manoscritto, l'ironia e' uno dei doni che hai, se pensiamo a quelli che provano a scrivere ironicamente senza averne il dono - i giornali di centrodestra ne son pieni, il primo nome che mi viene e' mario giordano - la differenza tra te e loro e' colossale.

    detto questo, diventare un grande della letteratura italiana, anche se contumace, potrebbe non servire: morselli si e' ammazzato lo stesso. (era una battuta, ma non troppo: il malato va riportato alla realta', deve guardare in faccia la sua condizione).

    ci dev'essere qualcosa in 'sto fatto che sei bellino e non scopi. se uno e' bellino e gli funziona, in giro c'e' da scorticarsi l'uccello, certo se non ti proponi con facce lunghe e pugnette infinite.

    parla con tutti, scrivi un romanzo e non rompere i coglioni.

    anskij

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    1. Mai venuti i romanzi, non sono bravo a raccontare storie più lunghe di una facciata. L'aspirazione di diventare un grande della letteratura italiana l'avevo a vent'anni, direi che di sogni non si vive però, oggi mi accontenterei di diventare un buon disegnatore per tessuti, un coordinatore, un capo divisione e aumentare lo stipendio. Come vedi i miei sono sogni molto borghesi.

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  8. -Non sentirti troppo bene- disse una.
    -Sentiti male- chiarì l'altra.

    Il signore dei tranelli

    Oh insomma tutto passa, la vita fa merda né più né meno di prima, ci si sente soli poi si trova qualcuno, poi ci si sente soli di nuovo ecc.
    Ed è anche irritante quando vedi un nuovo commento e poi scopri che è un maschio.
    Sentiti bene.

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