mercoledì 25 settembre 2024

Tutta l'hybris della guerra si riassume in quell'autorizzazione all'omicidio che a un certo punto, in una società normalmente ben regolata secondo i pacifici criteri borghesi, viene da un giorno all'altro concessa ai suoi cittadini più volenterosi dall'autorità ufficiale: ecco, adesso puoi uccidere, anzi, ti diamo pure il confetto del buon Gesù se uccidi quelli giusti! Non ha importanza chi ha ragione, di casus belli è piena la storia, a un certo punto, semplicemente, è un libera tutti, e una volta slegata la bestiola impossibile distinguere con chiarezza tra soldati e civili, tra innocenti e colpevoli, un buon pretesto si trova sempre per accoppare in nome della ragion di stato. Ma questo è solo il primo livello, la prima linea, se così si può dire, perché dietro le linee, opportunamente a distanza, si agitano tutti i rancori dei pacifici cittadini che evacuano quotidianamente i loro sterco nelle cloache dei social network: dagli al russo! dagli all'ucraino! dagli a quel carognone d'un libanese! dagli all'israeliano! abbiamo l'intelligence più dritta del mondo! due a uno per noi! Gratta gratta, ci vuole un niente per riscoprirsi quelli di sempre, alla faccia di tutti i solenni proclami di civiltà.

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