Ho una teoria, che informarsi di più in realtà non informa, intendo attraverso i modernissimi mezzi messi a disposizione da internet. Si crea a livello mentale una specie di bias per cui il cervello non si mette a cercare il vero (ammesso che esista un vero nei fatti di cronaca) ma si innesca invece un meccanismo che crea risposte verosimili e confermative, nel senso che vanno a confermare quel che già si vuole sapere. Ora, la teoria non è nuova e non è nemmeno originale, ma riflettendo sopra quei frullini che sono i social, con la loro abitudine a indurre nell'utente una certa risposta a determinati stimoli (condividi, discuti, sei parte attiva del grande intrattenimento democratico), mi appare più che mai evidente. La curiosità di informarsi rimane sempre, ma nel frattempo è intervenuto un certo scetticismo su quanto viene raccontato dall'informazione e dalla controinformazione, che ormai si azzuffano beatamente fra di loro lasciando nel frattempo i fatti inspiegati, abbandonati al loro destino.
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