Se la storia siamo noi allora qualcuno mi deve spiegare (De Gregori, oppure Hegel) come sia possibile che da questa accozzaglia di otto miliardi di sderenati possa emergere un qualche senso razionabile, ma senza scomodare i poeti e le categorie filosofiche, come sia possibile che siamo ancora qui a domandarcelo, che nonostante tutto il merdaio di guerre, accoppamenti, di omicidi di massa e al dettaglio, di stupri di gruppo e violenze minute, l'umanità si regga ancora in piedi, ci vuole una gran volontà di vivere e una pervicace ostinazione nel sostenere la commedia, forse la fede nell'avvenire, forse la paura di morire, a testimonianza della formidabile tenacia dell'istinto di conservazione come regola fondamentale della vita sulla terra (si nasce hegeliani, si muore schopenhaueriani): la storia siamo noi, nessuno si senta offeso, questa campo di morti sotto il cielo, na na na, na na na....
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