sabato 11 luglio 2015

La Stessa Europa con Tsipras

Lo so che l'argomento rischia di annoiare, ma è così divertente per noi sbertucciatori della grecità da cartolina che non possiamo esimerci dall'affondare il coltello. Mi riferisco al lungo giro di valzer di Tsipras, partito per sfidare la troika a petto nudo e poi ritornato a più miti consigli concedendo per eccesso di zelo anche un po' più del necessario. Se vuoi che ti prestino i soldi devi uniformarti a certi parametri di bilancio e incidentalmente restare nell'euro. Ora agli irriducibili romantici del sol dell'avvenire non resta che un sogno di una notte di mezza estate e un primo pacchetto di misure draconiane in stile Monti, tutta qui la rivoluzione, perché nemmeno i proletari vivono di sentimenti e tutto alla fine si misura in denaro. (a detta di Tsipras, il piano sarebbe migliore di quello precedente, quello a cui s'oppose il gran rifiuto, e in ogni caso lui non svende il paese anche se l'accordo non è esattamente quello promesso in campagna elettorale: scendente dal pero, amici di sinistra, mollate il pupo, scegliete la dignità).

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