Sono affascinato da quei nietzschiani della Gintoneria, quelli che vivevano al di sopra del bene e del male nel loro universo di coca, dompero e puttane, soprattutto quando a un certo punto, raggiunto il vertice ultimo della catena alimentare, non sapevano più a cosa attaccarsi ed entravano nel circolo vizioso dell'eterno ritorno: sempre più coca, sempre più dompero, sempre più puttane. La casa di lui, tutto bianco-cristallo illuminato a led, le Ferrari a noleggio coi cerchioni lavati con lo champagne (ma solo quello che sapeva di tappo, ci assicura il suo sommelier), i "povery", che poi non sarebbero i veri poveri, quelli come me e voi, ma i ricchi col braccino corto che non cacciavano i mille euro per un bottiglione di dompero. Povery. Le puttane, altrimenti dette cavalle, più politamente escort. Il Dom Perignon, altrimenti detto dompero. L'avventore tipo, il broker del Dubai, palestrato, tutto tatuato in faccia, che fa musica trap. Rampolli e rampolle di importanti famiglie milanesi, quello che ha speso un milione in una sola notte, la fidanzata ragazzina, quello che pagava duemila solo per parlare. La coca pippata su Instagram, lo sciabolatore di spumante, quello che aggiunge il sale dell'Himalaya con il gomito. E cosa credete, dietro c'era tutto un lavoro, cinquanta ore di fila senza dormire, nietzschiani veri, mica quelli che stanno a Ca Foscari. A Milano i prezzi delle cavalle sono aumentati più delle case, almeno 2k a botta, e non si conosce crisi.
Meglio di Arbasino!
RispondiEliminaEh, troppa grazia! Comunque è meglio, sì, pompiamoci un po'.
EliminaPómpati: è una perla
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