Disse una volta quel bellimbusto di Reagan: Mr. Gorbachev, tear down this wall! E quel muro non erano altro che le mutande di ferro con cui il blocco sovietico aveva creduto di poter sottrarsi alle turpi attenzioni del libero mercato mentre sotto era già tutta una scalmana. Sappiamo tutti com'è andata, il muro è crollato di botto e l'occidente ha inondato le terre vergini dello zar con il suo sperma denso e appiccicoso al sapore di Pepsi-Cola. Per un po' la verginella si è goduta l'ebrezza della copula, poi si è fatta più furba e si è ripresa poco alla volta la sua dignità, e adesso vagheggia addirittura di riscattarsi dal padrone. Ma come, non ti trovavi bene in questa casa? Non ti mancava niente: vitto, alloggio e soldi da parte, come si usa qui da noi. Niente, la signorina Russia si è stufata, rivuole indietro quello che è suo. Finché la tratteremo da servetta continuerà a tormentarci per dispetto.
Se la Russia dominasse l'intero globo terracqueo a parte San Marino puoi scommettere che vedresti Lavrov 24/7 a lamentarsi di come si sentono accerchiati dalle tre cime del Titano
RispondiEliminaSì, sono incontentabili.
Eliminalo diceva anche Carlo Galli: "se ti chiami 'Impero Russo' vuoi non invadere? via, siamo seri..."
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