martedì 7 marzo 2023

Come fu che affrontammo una pandemia seguendo la scienza

Vi spiego com'è andata: arriva una pandemia, nessuno è pronto, il piano pandemico degli ospedali è ridotto a un fascicolo chiuso in un armadietto (ma ti pare che arriva una epidemia globale? Ah AH ah), panico generale, chiamano gli esperti, gli esperti non sanno che pesci pigliare, la politica chiede di agire (la politica deve sempre mostrare di fare qualcosa, qualsiasi cosa purché si faccia), esperti e politici mettono allora in piedi una task force per coordinare una risposta, vale a dire una filastrocca comune da somministrare alla gente ormai in preda al panico, e allora in un primo momento in cui usare le mascherine era come toglierle al personale addetto, l'unico in grado di usarle correttamente, all'improvviso va bene tutto, anche le sciarpe sulla bocca da portare in fila indiana fuori dai supermercati, ormai è panico generale, le evidenze scientifiche sono saltate, si fa tutto alla carlona: si lava la spesa con l'amuchina, si erigono barriere in plexiglass nelle aule, si progettano cubicoli per gli stabilimenti balneari, arriva il lockdown, si fermano le persone trovate a vagare da sole sulla spiaggia, vale tutto, come a carnevale. Poi, fermi tutti, arriva il totem, il vaccino contro il Covid, l'impazzimento generale giunge alle sue estreme conseguenze: si discriminano i non vaccinati come se fossero portatori di peste, gli untori manzoniani, colonne infami vengono erette quotidianamente dall'informazione, c'è chi vuole metterli in galera, ridurli a pane acqua, reintrodurre la pena di morte, ormai il gioco è sfuggito di mano, la politica mente sapendo di mentire (non è un grosso problema), alla fine tutti si ammalano comunque anche da vaccinati perché il vaccino lenisce solo gli effetti, non implica l'immunità, tuttavia su questa presunta immunità varano un lasciapassare che permette di andare a lavorare (chi non si vaccina è sospeso dal lavoro), il foglio di via permette a gente potenzialmente contagiosa di contagiarsi fra vaccinati in tutta sicurezza, alla fine l'immunità di gregge fa il resto, tutti contagiati dalla variante meno pericolosa, immunizzati dal virus ma credendo di essere immunizzati dal vaccino che ha ormai assunto la forma di una patente di benemerenza civile. Ora è tutto finito e un colpo di spugna laverà via le colpe ("andavamo alla cieca ma eravamo in buona fede").

6 commenti:

  1. grazie di cuore per questo résumé, assai corretto, assai calzante, narrato in modo giustamente concitata per rendersi conto che poi, alla fine, abbiamo sprecato (o trattenuto dentro stracci davanti alla bocca) fiato per niente.

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  2. Una ricostruzione critica della vicenda ma aderente ai fatti, E tuttavia vorrei dire che la pandemia ha dato fiato e argomenti a un certo ascientismo piuttosto diffuso. Le scienze naturali non sono cosa astratta: sono il desiderio di conoscere la verità (scienza pura o teorica, che non può e non deve essere regolamentata e scienza sperimentale che vuole modificare la realtà e che può e deve essere regolata).
    Sollecitato dai media, che volentieri si occupano del magico, del religioso, dell'irrazionale, l'atteggiamento ascientifico confonde la prima con la seconda e, a volte, porta a degli eccessi irragionevoli di cui i no.vax sono l'espressione più evidente.

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    1. Sono stati gli illustri rappresentanti della scienza ad aver screditato la disciplina, ad averla svenduta per un posto in prima pagina e un seggio in parlamento, i novax sono la foglia di fico dietro alla quale nascondono il loro pessimo comportamento.

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  3. Sarà pure vero quello che scrivi ma io volevo sottolineare come si stia diffondendo il senso dell'irrazionale. E' certamenta opinione criticabile ma io penso che andare sulla Luna sia stato utile e mi sembra irrazionale pure Feyerabend,

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    1. Se si diffonde il senso dell'irrazionale si vede che il razionale non garantisce più quel senso di salvezza dai pericoli di cui tutti si ha bisogno, potrebbe essere una sua incapacità intrinseca, dove per razionale si intende, come mi pare che tu intenda, la sola razionalità scientifica.

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