martedì 14 febbraio 2023

Poi dice che la gente si disaffeziona

Ho sentito Calenda che minacciava l'intenzione di andare casa per casa, di convincere persona per persona, ci manca solo questo, che venga a suonare alla porta per spiegarci cos'è un vero liberale, fortuna che sono tutte fregnacce. Il nonno faceva dei bei film, ha fatto pure Pinocchio, il Pinocchio con Manfredi e Franco e Ciccio, c'era sempre una certa tendenza all'apologo morale, è vero, ma almeno non era così pedantemente molesto e maestrino come il nipote. Altro grande luogo comune della politica, soprattutto in occasione di una disfatta elettorale, è il ritorno al territorio, il tornare alla gente, il che implica dal punto di vista semantico un precedente allontanamento, e per quale motivo questo doloroso allontanamento su cui poi piangere regolarmente le proverbiali lacrime di coccodrillo? Calenda è uno che ha studiato, un competente di professione, a forza di studiare la teoria si sarà dimenticato della pratica, il suo dice che è un "partito d'opinione" ("partito con un limitato gruppo di iscritti, che si propone essenzialmente di influenzare e orientare l’opinione pubblica", De Mauro), ma allora deciditi: o fai i numeri o lasci che qualcuno traduca in voti il tuo lavoro di influencer. Ecco, appunto, vogliono fare tutti gli influencer, vincere le elezioni da casa, poi a un tratto s'accorgono che c'è pure la gente e cominciano ad interessarsene annunciando grandi reportage etnografici sulle riserve indiane dov'è possibile trovare la gente ancora allo stato brado, tipo i reportage della Riefenstahl sulla cultura Nuba in Sudan. Poi dice che la gente si disaffeziona.

1 commento:

  1. Così la voglio, Maestro: con questi colpi di gran classe, iconoclasti quanto basta

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