venerdì 17 febbraio 2023

Sotto la minaccia di un'irruzione polare

Nemmeno più una bella giornata ci possiamo godere in santa pace, le temperature sono miti, è vero, l'aria è primaverile e il sole irradia tutt'intorno un delizioso teporino, però poi compio l''errore fatale, mi dico: "ma vediamo cosa mettono nei prossimi giorni" e vengo risucchiato immantinente nel gorgo infernale dell'apocalisse metereologica: "Pioggia e neve tornano entro fine Febbraio, le previsioni meteo confermano l'irruzione polare", "Marzo, sarà un maledetto avvio di Primavera! Ora vi diciamo perché rischiamo tanto...", "Riscaldamento Stratosferico! Il Meteo dell'Inverno può ancora venire stravolto, vediamo perché". Sì, oggi è una bella giornata, ma ogni grado in più del previsto è colpa dell'uomo, non sottraiamoci alle nostre responsabilità, è gradevole l'aria primaverile e il teporino e tutto il resto, ma la cosa puzza, che cosa ci sarà sotto? Il caravanserraglio permanente dell'allarmismo pianificato ha preso il sopravvento sul normale corso degli eventi, per vivere serenamente gli ultimi giorni dell'umanità converrà ritirarsi dal mondo e dedicarsi agli studi classici o a passatempi più innocui come la filologia romanza o la trifonia dei mongoli.

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